Questa, sotto riportata, NON è una analisi politica, questa è
una tiritera ad personam che elegge Berlusconi quale “mostro” per antonomasia e tutto il
resto viene di conseguenza. Ergo i Monti, i Bersani, i Casini e altra gentaccia
simile finisce, di fatto, per risultare più gradita o comunque meno peggio del
“mostro Berlusconi”. Il che oltretutto è un assurdo perché qui: il più pulito
ci ha la rogna!
Noi che non abbiamo simpatie per nessuno, che in caso di elezioni
ce ne andiamo al mare, possiamo allora permetterci di stilare una nostra, sia
pure approssimativa analisi, senza guardare in faccia a
nessuno.
Premessa: che Berlusconi voglia ridiscendere in campo per i suoi
interessi privati è ovvio, che
il berlusconismo sia comunque una faccia di
questo Sistema è altrettanto ovvio. Ed ancor più ovvio è il fatto che
ben poco ci si può aspettare dalla politica del Cavaliere e dal suo entourage.
Detto questo dobbiamo ora considerare che in Italia, a seguito di
una specie di colpo di Stato da parte dei banksters, sono stati eletti al
governo un gruppo di cosiddetti “tecnici” il cui ruolo, i cui scopi e le cui
iniziative portate avanti fino a questo momento, ed altre preannunciate, non
lasciano alcun dubbio: affossare il paese stringendolo sempre più nella truffa
del debito pubblico, drenare tutto quello che è possibile drenare dalle tasche
dei cittadini e togliendolo dalle spese, anche le più necessarie e sacrosante
dello Stato, onde consentire al paese di pagare i sempre crescenti tributi
imposti dall’usura bancaria internazionale. Non che i “governi politici” non
perseguano anche loro questi obiettivi, ma per i governi politici è una
imposizione dei poteri forti che li condizionano, per il golpista Monti invece è
una precisa e cosciente missione direttamente commissionata dal sistema
bancario.
Di fronte a questa minaccia, concreta e reale, se per una qualsiasi
contraddizioni interna al sistema stesso, se per la paura di essere
letteralmente spazzato via dalla politica del paese (rischio serio che sta
correndo il centro destra di Berlusconi), il Cavaliere ha deciso di mettere fine
al governo Monti,
la notizia non può che essere ritenuta positiva.
Qui stiamo affogando in mezzo all’Oceano e non possiamo che
attaccarci a tutto, anche ad una stecchetta di legno dei
gelati.
Berlusconi è un grande paraculo e grande gestore dei media, ha
immediatamente capito che nel paese sta crescendo una protesta, sempre più
motivata, contro il potere bancario. E’ una ultima possibilità che gli è rimasta
per avere qualche argomento. Non a caso, infatti, le sezioni del Pdl stanno
affiggendo manifesti “contro il potere delle banche”.
E’ ovvio che si
tratta di demagogia, dello sfruttamento della coscienza popolare, ed è
altrettanto ovvio che ben poco potrà essere fatto contro il potere bancario
anche da un, tra l’altro molto difficile se non quasi impossibile, ritorno di
Berlusconi al governo. Del resto il potere bancario può essere smontato solo se ci si pone
fuori dai circuiti internazionali che lo sostengono, come qualche Stato è
riuscito a fare.
Se consideriamo poi che, tra le critiche al governo Monti, il Pdl
ha anche avanzato quella per il voto allOnu favorevole al seggio di osservatorio
della Palestina, ci rendiamo conto della demagogia berlusconiana. Una accusa a
Monti, oltretutto cervellotica, perché quel voto non poteva che essere scontato,
e oltretutto il governo Monti è uno dei più filo israeliani che abbiamo mai
avuto, tanto da conseguire accordi militari con Israele, anche se alcuni di
questi accordi erano già stati iniziati da precedenti governi.
Ma che questi temi, bene o male, forse in questo caso più male che
bene, siano esplosi e dovranno in qualche modo essere portati avanti, che si
coalizzano ambienti, settori e personaggi, per una politica contraria all’usura
bancaria, può essere un aspetto positivo.
Non è un caso che, il braccio armato dei Banksters, La Repubblica
di De Benedetti, percepito il pericolo, stia dando fuori da matto, non è un caso
che immediatamente certe agenzie di rating, hanno mandato messaggi ricattatori:
per tutti costoro Monti deve finire di compiere lo scempio e la rapina per la
quale era preposto. Dopo di che è già previsto il passaggio ad un governo di
Centro sinistra guidato da Bersani, sempre gradito al potere bancario.
Non è un caso che ambienti ultra atlantici si sono subito
preoccupati di un Berlusconi che vanta una certa nota amicizia con
Putin.
Per concludere, tutto questo discorso che non può che essere
confuso e apparentemente contraddittorio, diciamo: noi non ci aspettiamo nulla di buono da un ritorno di Berlusconi e
dalla sua demagogia, ma reputiamo positivo che Berlusconi abbia sgonfiato il
“palloncino dei banksters” (sempre poi che mantenga questa iniziativa, perchè
qui ancora nulla è definitivamente deciso).
Riteniamo positivo che nel paese vengano agitate tematiche contro
l’usura bancaria, nella speranza che “da cosa, nasca cosa”.
Maurizio Barozzi
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