Egr. Paolo/Saul,
leggo sempre con interesse il tuo
quotidiano Giornaletto di Saul, in quanto esso mi fa conoscere il mondo che mi circonda,
mondo che a causa della mia età e della mia distrofia muscolare io non riesco a
viverlo in maniera diretta, come facevo fino a qualche anno fa.
Naturalmente,
essendo due persone diverse, tu ed io, anzi di culture abbastanza opposte, non
sempre condivido le impostazioni tue e quelle dei tuoi interlocutori.
Man mano
che dette diversità si rileveranno dalla lettura del tuo Giornaletto, io te le
evidenzierò per partecipare al medesimo.
Tu e i tuoi corrispondenti, giustamente, vi
meravigliate delle attuali condizioni
politico-culturali del nostro Paese, e in particolare, dei nostri partiti e dei
pubblici amministratori.
Giusto, ma permettimi di dire a voi tutti che ognuno ha
il governo che si merita e gli italiani questi partiti si meritano, compresi
l'Italia dei Valori e il movimento 5 stelle.
E' una questione di tempo, ma poi
tutti, o quasi tutti, raggiunte le poltrone si adeguano al sistema, o forse
cercano di raggiungere il potere per partecipare al sistema medesimo.
Questo lo
dissi venti anna fa nei riguardi di Di Pietro, per esperienze dirette, e da
tempo lo vado dicendo nei riguardi di Grillo, e ciò da quando, apparentemente, era
soltanto un comico.
Ma agli Italiani sono sempre piaciuti i comici, anzi i
guitti. Nel 900, dico 900 e non 1900, Roma papalina veniva definita la città dei delitti e dei veleni. E più o meno agli Italiani, nella stragrande
maggioranza cristiani, andava tutto bene.
Trecento anni dopo, Dante definiva la
povera Italia DONNA NON DI PROVINCIE MA BORDELLO e denunciava che nella medesima
LE LEGGI SON, MA CHI PON MANO AD ESSE ?
Per non farla troppo lunga sorvolo su
Macchiavelli e sul Guicciardini.
Nel 1823 o giù di lì, Leopardi affermava che
il popolaccio italiano era il più cinico dei popolacci europei. Più tardi,
alla fine dell' 800 e ai primi del '900, scrittori e politici affermavano che
non era difficile governare gli Italiani, era inutile.
Agli inizi di questo
millennio, la Oriana Fallaci cosi' scriveva:
L'ITALIA GODERECCIA, FURBETTA, VOLGARE DEGLI
ITALIANI CHE PENSANO DI ANDARE IN PENSIONE PRIMA DEI CINQUANTA ANNI E CHE SI
APPASSIONANO SOLO PER ,LE VACANZE ALL'ESTERO O LE PARTITE DI CALCIO. L'ITALIA
CATTIVA, STUPIDA, VIGLIACCA, DELLE PICCOLE IENE CHE PUR DI STRINGERE LA MANO AD
UN DIVO O AD UNA DIVA DI HOLLYWOOD VENDEREBBERO LA FIGLIA AD UN BORDELLO DI
BEIRUT... L'ITALIA SQUALLIDA, IMBELLE, SENZ'ANIMA, DAI PARTITI
PRESUNTUOSI ED INCAPACI CHE NON SANNO NE' VINCERE NE' PERDERE PERO' SANNO COME
INCOLLARE I GRASSI POSTERIORI DEI LORO RAPPRESENTANTI ALLA POLTRONCINA DI
DEPUTATO O DI MINISTRO O DI SINDACO, L'ITALIA ANCORA MUSSOLINESCA DEI FASCISTI
NERI O ROSSI CHE TI INDUCONO A RICORDARE LA TERRIBILE BATTUTA DI ENNIO
FLAIANO: "IN ITALIA I FASCISTI SI DIVIDONO IN DUE CATEGORIE: I
FASCISTI E GLI ANTIFASCISTI" ..NON E' NEMMENO L'ITALIA INFINGARDA
E SMIDOLLATA, L'ITALIA CHE SUL LETTO DI MORTE MIO PADRE DESCRIVEVA CON QUESTE
PAROLE: IN ITALIA SI PARLA SEMPRE DEI DIRITTI MAI DI DOVERI, .......CHE CHI NON
COMPIE IL PROPRIO DOVERE, NON MERITA ALCUN DIRITTO......CON QUELL'ITALIA,
L'ITALIA POVERA CHE NE CONSEGUE, POVERA NELL'ONORE, NELL'ORGOGLIO, NELLA
CONOSCENZA E PERFINO NELLA GRAMMATICA.
Questi sono parole degli Italiani. Vediamo ora i
giudizi degli stranieri: UN LORD INGLESE COSI' SCRIVEVA A VOLTAIRE NEL 1723: "IN
ITALIA TANTI COMPLIMENTI E POCA BONTA'....UN PARADISO ABITATO DA DIAVOLI".
Shilley a sua volta nei primi dell'800 così definiva la maggioranza degli Italiani: "UNA TRIBU' DI SCIAMANNATI DAI CUI OCCHI
NON BRILLA UN MINIMO DI INTELLIGENZA"
A meta' dell'800 Ruskin cosi' scriveva: "L'ITALIA MI FA PENSARE AD UN TESCHIO DI YORICK PULLULANTE DI VERMI IN CUI
DELL'UMANO C'E' RIMASTO SOLO IL FETORE."
Potrei continuare, ma nulla cambierebbe. Quello che
però voglio dire è che tali giudizi io li ho riscontrati vissuti dal nostro
popolo, nella mia lunga vita quotidiana, come tu dovresti già sapere grazie
alle mie lettere di qualche anno fa.
Consentimi di dirti che neppure il tuo Giornaletto e i tuoi corrispondenti o collaboratori hanno fatto, per quanto mi
concerne, eccezione. Se non ricordi le mie reiterate denunce, fammelo sapere, e
io te le rammenterò.
In ogni caso, permettimi di scriverti
con riferimento ai contenuti del tuo sempre, in ogni caso, interessante "giornalino".
Oggi mi soffermo sulla tua seguente affermazione: "ED IN EFFETTI LE SPINTE A VOLER SALVARE LA RELIGIONE sono GIA'
PRESENTI ALL'INTERNO DELLA SANA COMUNITA' CRISTIANA"
Consentimi di dirti
che, proprio sulla base di quanto tu stesso hai affermato a monte di detta
dichiarazione, affermazione che io pienamente condivido, non credo che
all'interno della comunità cristiana ci siano componenti sani. Forse ci sono,
ma perché non conoscono che cosa è il cristianesimo, cominciando dalle
indicazioni di Gesù.
Io credo che le persone sane, una volta conosciuta nella
sua totalità la dottrina in questione, si rifiuterebbero di
salvarla.
Saluti
Massimo Sega
ages@valdelsa.net
Foto di Gustavo Piccinini
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