Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

sabato 23 marzo 2013

Lettera al Giornaletto di Saul - Della categoria: "italiani datevi una smossa"




Ante Scriptum
Caro Paolo non ero a conoscenza che tu dividi gli infiniti articoli che pubblichi in categorie.
Per questo mio scritto io suggerirei categoria: "italiani datevi una smossa"
Questo mi ricorda di un episodio accadutomi circa 70 anni fa; stavo camminando con mio padre su di un sentiero nelle montagne svizzere e buttai in terra la carta di una caramella, uno svizzero che mi ha visto farlo l'ha raccolta e se l'è messa in tasca dicendomi che avevo fatto una cosa che non si deve fare.
Non l'ho mai dimenticato e da allora non lo ho mai più fatto.
Sarà possibile far capire agli italiani il comportamento di quello svizzero??
Un abbraccio,  Roberto (dal Sud Africa)

 Lettera condivisa 

Buona sera amici
Oggi ho ricevuto da Roberto Gorini un audio email sull'attuale situazione Italiana.
Se siete interessati andate nel suo blog dove scrive articoli di economia e benessere.

Oggi ha spiegato in modo molto chiaro che sia se rimaniamo nell'euro o se ne usciamo non abbiamo più la possibilità di salvarci perché i nostri debiti sono oramai impossibili da sanare a causa della loro entità e della nostra incontrollabile spesa.

Se vi ricordate, nei giorni delle elezioni io dissi che era necessario di votare per avere un governo forte che potesse governare.

Invece siamo andati proprio all'estremo opposto.

L'Italia è come una famiglia che è piena di debiti e perciò è necessario avere una guida ( padre o madre ) che sia forte, severa, non permissiva e bonacciona, che costringa tutti al necessario risparmio anche se durissimo, in modo che le spese e i costi rimangano assolutamente sufficientemente inferiori alle entrate in modo da poter poco alla volta pagare i debiti.
Questo deve essere  fatto anche se sono causa di sofferenze e limitazioni di ogni tipo, anche se causano il risentimento dei familiari.

Gli italiani devono scendere in piazza non contro un governo avveduto ma invece contro gli sprechi di qualsiasi tipo, contro l'inefficienza, contro la corruzione, contro le mafie, contro i privilegi, contro il menefreghismo, contro il voler pensare solo al proprio interesse e non quello della comunità e cosi via.

E' però necessario capire che tutti questi cambiamenti non possono essere fatti da nessun governo da solo.

E' l'intera nazione che deve cambiare, sono tutte le persone insieme che  devono rimboccarsi le maniche e affrontare la situazione urlando se vedono questi problemi intorno a loro senza avere paura di niente perché questo è il bene di tutti, perché questo è giusto e questo dovrebbe essere il loro dovere.

Il governo deve organizzarsi per sapere ascoltare il popolo, per dare più potere al popolo in modo che ognuno possa andare a denunciare le cose che sono da cambiare.
Per fare questo il popolo deve dimenticare i partiti, i rancori personali, uscire dal proprio orticello e pensare al proprio paese.

Sono sicuro che causerò la critica di molti perché penseranno che sono matto, che chiedo l'impossibile ma non è così perché queste sono cose normali se usciamo dal nostro paese e andiamo verso i paesi più a nord dove troviamo che quasi tutto va in modo molto migliore.
Io nel mio piccolissimo, data la mia conoscenza di quasi tutti gli altri paesi di questo nostro pianeta, posso solo cercare di svegliare i cuori.
Saluti a tutti 

Roberto   Anastagi

2 commenti:

  1. Ciao Roberto, sono andrea, da BS.

    Tecnicamente il problema che l'italia libera di uscire dall'euro, ma il suo debito ci rimane dentro, se tu mi presti mele sane non posso restituirtele marce. Quindi per uscire dall'euro occorre prima dichiarare il default, che per significa che nessuna banca italiana restituir mai pi a nessuno un centesimo (il capitale di tutti i gruppi bancari principali all'80 percento BTP). Quindi abbiamo un cappio al collo, che ci tiene appesi ad un aereo in volo, non so se sia meglio tenercelo e soffocare o sfilarcelo e farla finita subito.

    Dovremmo darci tutti una mossa? Secondo Confcommercio (dati di ieri) lavoriamo quasi una volta e mezzo i tedeschi o i francesi. Pi di cos...
    Forse pi che una mossa faremmo meglio a darci una calmata. Ma in questo il ruolo della direzione politica essenziale, in una situazione da otto settembre l'autodisciplina dei singoli pu poco.

    ciao,
    andrea

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  2. PS: vedo che sono sparite tutte le lettere con l'accento. Sta peggiorando anche google.

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