Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

lunedì 16 settembre 2013

Il Giornaletto di Saul del 17 settembre 2013 – Tutti figli della Terra, chiesa cattolica addio, talmud docet, decentramento e federalismo, Apollonio il Cristo pagano..


More che si fanno chiare

Care, cari,

la simpatica immagine che vedete in apertura ci è stata inviata da Anthony Ceresa. Evidentemente l'ha recuperata da qualche post un po' razzista perché la didascalia diceva “...ecco con Letta come saremo fra dieci anni..”.  Ma Caterina rigira la frittata e dice:
“Magari, guarda che espressione serena ha la ragazza..”. Insomma, si va verso una società multirazziale? Beh, che c'è di male? Siamo comunque tutti umani. L'importante è sentirsi parte della stessa comunità, perdendosi in essa pur mantenendo le differenze. Il dettame bioregionale dice proprio questo: chiunque può essere bioregionalista purché riconosca la sua identità nel territorio in cui vive e nella comunità locale. In fondo ci provarono anche gli antichi romani, quando decisero di ampliare il diritto di cittadinanza a tutti gli abitanti dell'impero. E di razze ce n'erano parecchie attorno ed oltre il Mare Nostrum. Se vogliamo giungere al superamento delle diatribe religiose e di colore sarà bene che ci consideriamo tutti figli della stessa Terra. L'invito vale per bianchi, neri e gialli. Per cristiani, musulmani ed ebrei...... I politeisti pagani lo sanno già!

Bologna. Riconquistare la sovranità – Scrive Del Vecchio: “L’Associazione Riconquistare la Sovranità invita gli iscritti, i simpatizzanti, i curiosi e tutti coloro che sono interessati al tema importante della riconquista per l'Italia della propria sovranità politica ed economica, all’Incontro del 28 Settembre 2013, alle ore 17,00, presso Centro Sociale Giorgio Costa, Via Azzo Gardino 48, Bologna. Saranno illustrati e dibattuti le analisi, le proposte, l’organizzazione, l’obiettivo, il progetto, l’azione. L’Associazione Riconquistare la Sovranità ambisce a unire il maggior numero di cittadini italiani intorno a un progetto di salvezza nazionale e di giustizia sociale...” - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2013/09/bologna-28-settembre-2013-ars.html

Livorno. Conferenza – Scrive Iuri Paganucci: “Prima conferenza d'inizio lavori autunnali con Fabio Cerboni, specialista in cefalea e vertigini e Alessandro Gonnelli, specialista in creazionismo e fisica quantica. Con questa del 26 settembre, diamo inizio ad un ricco programma di conferenze ad ingresso libero (un piccolissimo contributo, per le spese organizzative, sarà gradito). Info. iuri.paganucci@inwind.it”

Aguzzano. Ripresa delle attività – Scrive Centro Cultura Ecologica: “Sabato 21 settembre dalle ore 9.00 alle 14.00 nell'area verde di pertinenza del Centro di Cultura Ecologica (Parco di Aguzzano, via Fermo Corni, snc - Roma - ingresso accanto al campo di calcetto), riprende il consueto Mercato Agricolo Biologico del terzo sabato del mese. Info. centrodiculturaecologica@inventati.org

Chiesa cattolica: addio spiritualità - Mi sono smarrito l'altro giorno a leggere un giornalaccio locale, durante il rito del cappuccino bollente al baretto di Treia, guardando le foto a colori della visita, in un centro delle Marche, dell'ex segretario particolare dell'ex paparatzy, l'arcivescovo Georg Gaenswein, sfavillante, cinto di indaco, circondato da altri alti prelati sorridenti e violacei. La fiera delle vanità in salsa pseudo-religiosa. Un'intera pagina piena di nulla.... Sembrava il report di una riunione di uomini d'affari d'alto rango che si scambiano convenevoli..- Continua:

Sarzana. Buddisti – Scrive Indaco: “Cari amici, è con grande piacere che vi invitiamo all'incontro sulla meditazione con Cristiana Ciampa Tsomo. Sabato 5 ottobre 2013, alle 15,30, Via dei Fondachi 4, Sarzana. Info. indacosarzana@gmail.com

Gas ed ipocrisia. Scrive F.B.: “È una frode la 'responsabilità di proteggere' di cui parla Obama. Israele non ha mai ratificato quei trattati internazionali e gli Usa li hanno ignorati assistendo Saddam Hussein che gasava gli iraniani con il sostegno dell'Amministrazione Reagan..”

Siria. Cannibali all'opera – Scrive Fernando Rossi: “Poiché i mercenari e i criminali travestiti da musulmani hanno già dimostrato nei continui casi di cannibalismo, di non avere alcuna coscienza a cui fare appello, non resta che confidare nell'esercito siriano e nelle squadre di autodifesa dei cittadini siriani. Che siano loro a scovarli ed eliminarli. Mentre per i mandanti del Bilderberg, Trilaterale, CFR, Usraeliani, Sauditi e NATO non resta che augurarci, per ora, che lo champagne dei loro festeggiamenti si trasformi nel peggior veleno, .... poi i conti li regoleremo a parte, se la giustizia terrena arriverà prima di quella divina...”

Viterbo. Nella merda – Scrive Michele Bonatesta: “Essì, VITERBO E’ PROPRIO UN CESSO A CIELO APERTO! - Illustrissimo sindaco di Viterbo, ing. Leonardo Michelini, mi consenta. Mi consenta - come direbbe l’immarcescibile leader del Pdl Silvio Berlusconi -, mi consenta di rivolgermi a Lei forte della simpatia che nutro nei suoi confronti, forte (ancora) del ricordo che ho di Lei dei tempi (non proprio prossimi) in cui Lei era un giovane consigliere comunale di Viterbo, democristiano DOC, giovane professionista neofita della politica e pertanto dotato di entusiasmo e - quel che più conta - di idee e di proposte...” - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2013/09/leonardo-michelini-sindaco-di-viterbo.html

Sprechi ed inquinamento: “Scrive FAO: “Ogni anno vengono sprecate nel mondo 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile. La Fao, ritiene che un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato, per un costo mondiale di circa 750 miliardi di dollari all'anno (il PIL di Turchia e Svizzera assieme). La Fao ha spiegato che il cibo prodotto ma non consumato genera 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra nel pianeta. Colpa soprattutto della produzione di cereali per mangimi e di quella della carne.”

Ferrara. Economia alternativa – Scrive Gruppo Economia: “Il 22 settembre 2013. Analisi e proposte per uscire dalla crisi finanziaria. Incontro promosso da un gruppo di cittadini ferraresi e dalla Comunità Emmaus di S. Nicolò, Ferrara per la conoscenza del pensiero economico con il patrocinio del COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell’Umanità Incontro con Giovanni Zibordi...” - Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2013/09/ferrara-22-settembre-2013-incontro-con.html

Giornaletto – Scrive Marco Bracci: “Caro Paolo, è da tempo che penso di darti il mio piccolo contributo, ma mi son sempre dimenticato di (ri)chiederti il conto corrente che avevo a suo tempo cancellato e quindi sono in ritardo. Me lo rimandi ?”

Mia rispostina: “Grazie per il pensiero! Inviare a mezzo conto corrente postale N° 84177153 intestato a Paolo D’Arpini, Via Mazzini, 27 – Treia (Macerata) – CAP: 62010. Coordinate Bancarie Nazionali: CIN:B – ABI: 7601 – CAB:14500 - Codice IBAN: IT62 BO76 0114 5000 0008 4177 153”

Onu furbacchione – Scrive Roberto Duria a commento dell'articolo http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/09/15/ban-ki-moon-venghino-signori-venghino-come-il-segretario-dellonu-vende-patacche-per-conto-di-usa-israele/-: “Ci hanno educato a guardare con rispetto all'ONU.... e invece sono dei furbacchioni come tutti gli altri...”

La “dottrina” dei giudei – Scrive Fabrizio Belloni: “Nelle “yeshivot”, le scuole talmudiche, si studia il Talmud, uno dei libri sacri degli ebrei. Ed i più radicali, gli estremisti, ortodossi o no, ne seguono i dettami, soprattutto nei confronti della Palestina. Del resto la nascita dello stato di Israele, ed i successivi scontri con gli Arabi confinanti stanno a dimostrare la veridicità di quanto affermato. La situazione della Striscia di Gaza e di quanto vi succede è solo l’ultimo esempio in ordine temporale. Elenco di seguito alcune frasi e la loro collocazione contenute nel Talmud, e commentate da rabbini vari che ne hanno fatto l’esegesi. Ognuno ne tragga le conclusioni che crede.” - Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2013/09/talmud-bouquet-di-concetti-del-popolo.html

Maccarese. Festa dell'amicizia – Scrive Riccardo Oliva: “Iniziativa organizzata da Memento Naturae in collaborazione con Amicizia e Solidarietà in Via Castel San Giorgio 225, Maccarese (Fiumicino). Sabato 21 Settembre 2013 dalle ore 12. Un contesto allegro e divertente per mettere in partecipazione realtà associative e persone che operano per il bene collettivo. Info. info@mementonatura.org”

Vignola. Eventi post mercatino – Scrive Piero Negroni: “Prossimi incontri post-mercatino alla Bifolca, in via dei Gelsi: mercoledì 18/09 "LA DECRESCITA, L'ECONOMIA SOLIDALE E I GAS" a cura di Pierre Tosi; mercoledì 25/09 "SALUTOGENESI: salute e malattia non sono opposti ma due poli ed il Direttore d'orchestra siamo noi" a cura di Sabine Eck. Info. piero.negroni@teletu.it

Monza. Federalismo e decentramento – Scrive Giancarlo Pagliarini: “Federalismo non significa due o tre euro in più o in meno. Si tratta di mediazione tra diversità e unità. Gli enti territoriali federati devono essere sovrani a tutti gli effetti sui propri territori con sovranità irrevocabili, e devono avere la capacità di resistere alla naturale tendenza espansiva del potere centrale....” - Continua con appuntamento a Monza del 19.09.13: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/09/federalismo-e-decentramento-sono-due.html

Torino. Lavoro e decrescita – Scrive Alternativa Torino: “Sabato 21 settembre il gruppo torinese di Alternativa organizza un incontro pubblico presso Cinema Teatro Agnelli – Via P. Sarpi 111 a Torino per dare spazio a modelli alternativi ed esempi concreti di lavoro in un modello di sviluppo improntato sulla decrescita quantitativa”

Roma. Meditazione Zen – Scrive Aliberth: “Lunedì 16 Settembre, alle ore 19,00, IL GRUPPO CHAN 'KUNG-AN' RIPRENDERA' I SUOI CORSI REGOLARI DI MEDITAZIONE CHAN... SE QUALCUNO E' INTERESSATO PUO' CHIEDERE INFORMAZIONI: info@centronirvana.it - centrokung.an@libero.it - oppure ai nr. di cellulare 327.5655081 (Vincenzo), oppure 338.7021800 (Alberto)”

Apollonio. Il Cristo pagano – Scrive Bagiu: “Apollonio nacque a Tiana, in Cappadocia, intorno al I° secolo d.C (le date precise di nascita e di morte sono però controverse) e sin dai primi anni della sua giovinezza studiò la filosofia Platonica presso i sacerdoti del Tempio di Esculapio di Egeo da cui ebbe numerose iniziazioni (da qui le sue qualità taumaturgiche), ma fu la Teosofia di Pitagora che focalizzò talmente il suo interesse da essere considerato il Messia del Pitagorismo. Su questa controversa figura, una prima differenziazione va fatta fra...” - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2013/09/il-cristo-pagano-cui-si-ispirarono-i.html

Quante sorprese ci sono, e pian piano la vita nascosta riemerge. Ciao, Paolo/Saul

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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

“Gli Dei popolavano le terre, e dopo averle popolate nutrivano noi, lor possesso e prole, come i pastori il bestiame: però non costringevano i corpi con la forza dei pastori, che traggono al pascolo il bestiame con le percosse, ma, com’è l’uomo un animale docilissimo, dirigevano quasi dalla poppa di una nave, secondo la loro volontà, e adoperando come un timone la persuasione per muovere gli animi, reggevano così tutto il genere mortale” (Crizia - Platone)

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“There will be marriage, there will be children, there will be earning money to maintain a family; all this will happen in the natural course of events, for destiny must fulfill itself; you will go through it without resistance, facing tasks as they come, attentive and thorough, both in small things and big. But the general attitude will be of affectionate detachment, enormous goodwill, without expectation of return, constant giving without asking. In marriage you are neither the husband nor the wife; you are the love between the two. You are the clarity and kindness that makes everything orderly and happy.  It may seem vague to you, but if you think a little, you will find that the mystical is most practical, for it makes your life creatively happy.” (Nisargadatta Maharaj)


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Commento ricevuto:
In riferimento alle riflessioni introduttive del Giornaletto del 17 settembre.
Secondo me, è “razzista” chi pretende di stilare una gerarchia, basata sulla superiorità o sull’inferiorità, tra le razze.
Per il resto, una volta fissata la pari dignità, non possiamo che constatare come le razze, con le loro caratteristiche fisiche e psicologiche, esistano. Ciò va accettato come un dato di fatto. La Natura insegna che il mescolamento tra le razze resta sempre un’eccezione confermante la regola dell’autoconservazione delle differenze. Non ci si può, come scrive Paolo, “perdere” nella comunità, mantenendo le differenze.
Perdere o eliminare le differenze è come mescolare tutti i colori: si ottiene il grigio, ovvero il massimo dell’indistinzione, del brutto e dell’angoscia. Ne parla Michael Ende in “Momo”, tratteggiando l’immagine di “uomini grigi”, ladri di tempo.
Significativo è rilevare come negli Stati Uniti l’integrazione razziale non sia ancora avvenuta, almeno non in profondità. Anzi, si sa che tale società è tra le più violente esistenti sul pianeta. L’uguaglianza indiscriminata tra tutti gli uomini è un’utopia di stampo illuministico da cui sono scaturite e continuano a scaturire le peggiori ingiustizie. Gli uomini (e naturalmente anche le razze) sono tutti identici nello Spirito, ma differenti nella forma. Laddove molte etnie sono coesistite per millenni, come in India, ciò è potuto accadere in virtù di leggi tradizionali assai precise che, sul piano orizzontale, custodivano i limiti tra le differenze, ma che, verticalmente, tenevano sempre aperta la porta metafisica dell’Unità assoluta.
Confondere la dimensione formale con quella essenziale (in altri termini: lo svadharma – il dharma personale –, con il dharma metafisico universale: la Liberazione dall’ignoranza-sofferenza) è, a me sembra, un grave errore. Errore che, tra l’altro, molti sedicenti maestri orientali hanno alimentato e alimentano, diffondendo interpretazioni spurie delle più alte dottrine metafisiche. Del resto, basta osservare la Natura, maestra di vita: in genere le varie specie non si mescolano. La bellezza del mondo non è forse data dalle differenze coesistenti in modo equilibrato. Equilibrio vuol dire che a volte c’è lotta, a volte cooperazione; ciò è inevitabile.
Qual è il dramma maggiore del mondo moderno se non la distruzione della biodiversità? Il livellamento mondialista sta mescolando tutti i colori non certo per “amore” o per “rispetto” dell’Unità principiale. Quel che si vuole ottenere è un mondo di esseri umani disanimati, capaci solo di produrre merci e di consumare. Si pretende persino di manipolare, monopolizzare e omologare il mondo animale, vegetale e quello minerale. Quindi ben vengano le lingue, i dialetti, le razze, i popoli, le tribù, le patrie, le religioni, le tradizioni, gli usi e costumi e tutte le differenze che nella loro precisa identità (principio di individuazione) tengono vivo lo stupore e la meraviglia. L’importante è non dimenticare mai che essere diversi, essere se stessi, non vuol dire essere spiritualmente “superiori” o “inferiori”; nella tradizione neo-platonica Dio viene inteso come un Centro che è dappertutto e la cui circonferenza non è in alcun luogo. Perciò, come sta scritto nel Corano: “Ovunque vi giriate, là è la faccia di Dio”. L’onnipervadenza divina non ci suggerisce, tuttavia, che sia auspicabile nutrirsi di veleno, o mangiare nello stesso piatto di un maiale (con tutto il rispetto per questo animale) o elogiare un delinquente, o rigettare ogni forma di autodifesa, o promuovere arbitrariamente una guerra, bensì che ci è dato preservare la nostra identità senza però giudicare in modo definitivo quel che è diverso o contrastante con noi.
Concludo con una citazione di Alain Daniélou, profondo conoscitore dell’India: “Tutti i tentativi di riforme sociali che non tengano sufficientemente conto della natura dell’uomo individuale e collettivo sono inevitabilmente votati allo scacco. Se le esaminiamo dal punto di vista di uno studio sistematico delle tendenze collettive degli esseri umani, noi siamo obbligati a notare che le ideologie moderne non sono che astrazioni, sogni che non corrispondono ad alcuna società reale né possibile. Nella misura in cui si vogliono ignorare i fatti biologici, le differenze tra i sessi, le razze, le specie, invece di cercare di armonizzarle, si creano delle società fittizie che non corrispondono alla realtà e che, di conseguenza, sono costantemente agitate da conflitti e da disordini alcuni dei quali possono essere fatali, e che inoltre sono inevitabilmente ingiusti e disumani, poiché è sempre il più scaltro che si appropria di tutti i benefici e non il più meritevole” (da “I quattro sensi della vita”, Vi 1998, p. 37).
Un cordiale saluto,
Subramanyam
………………
Mia rispostina: “Perdere” (in senso figurato, psicologico) nel senso di spogliarsi della propria identificazione separativa, riconoscendosi come parte dell’insieme ed allo stesso tempo mantenendo le proprie caratteristiche individuali….
Ricordo la storia del re Janaka…. Tanto tempo fa alcuni preti vollero mettere alla prova la realizzazione dell’Uno professata da Janaka, un re che viveva l’unitarietà di tutte le cose. Essi inviarono alla sua reggia un gruppo composto da un bramino (casta sacerdotale), un intoccabile, una vacca, un elefante ed un cane. Quando il gruppo giunse davanti al re, egli inviò il bramino nel posto dove sedevano gli altri sacerdoti, l’intoccabile in mezzo agli altri intoccabili, la vacca fu mandata nella stalla, l’elefante nella rimessa degli elefanti ed il cane nel branco reale dei cani e diede istruzioni affinché di ognuno venisse presa cura nel modo dovuto. Allora i preti lo interrogarono e gli chiesero come mai aveva separato quegli esseri: “perché li hai separati individualmente, non sono tutti la stessa cosa per te?”. Janaka rispose “sì tutti sono Uno, ma l’auto soddisfazione cambia seconda la natura dell’individuo. Ad ognuno di essi deve esser dato secondo la propria natura individuale e le proprie esigenze”.
Anche se in una commedia uno stesso uomo recita diverse parti, il suo comportamento varia a seconda del ruolo giocato – come affermava Ramana Maharshi- egli non viene avvantaggiato ne diminuito dal ruolo impersonato.
Un caro saluto, Paolo D’Arpini
P.S. Consiglio inoltre la lettura di questo articolo:
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