Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

martedì 30 agosto 2016

Il Giornaletto di Saul del 31 agosto 2016 – Rinascere in vita, Antonio Pettinari presidente, la fine del matriarcato, Herbaria, inquinamento in città, il Tevere come risorsa, il caso curdo...


Risultati immagini per aquila vive 70 anni

Care, cari, un’antica leggenda narra che l’aquila viva fino a 70 anni, ma perché ciò accada, intorno ai 40 anni, dovrà prendere una decisione difficile. A questa età i suoi artigli sono lunghi e flessibili, e non riescono più ad afferrare le prede di cui si nutre. Il suo becco, allungato e appuntito, si incurva. Le ali, invecchiate e appesantite dalle penne assai ingrossate, puntano contro il petto. Volare è ormai difficile. L’aquila ha due alternative: lasciarsi morire, o affrontare un doloroso processo di rinnovamento... - Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/08/30/rinascere-in-vita-si-puo-la-leggenda-dellaquila/

Amatrice. La sfilata continua – Scrive NPCI: “Boia in abiti da cerimonia e cappellani viaggiano in tandem. Amatrice: dopo aver avuto le visite di Mattarella, Renzi, Grasso e Boldrini, i sopravvissuti del terremoto di Amatrice avranno anche la visita del Papa: ha annunciato che appena il cerimoniale sarà pronto visiterà i terremotati e gli abitanti sopravvissuti di Amatrice e dintorni avranno anche la visione di Bergoglio. Poi incomincerà il grande affare della ricostruzione annunciato da Delrio e Vespa e diretto da Vasco Errani...”

Provincia di Macerata. Riconfermato Antonio Pettinari - Ho scritto ad Antonio Pettinari per congratularmi con lui per l'avvenuta riconferma alla carica di Presidente della Provincia di Macerata. Ho voluto compiere questo gesto di cortesia non soltanto perché siamo entrambi treiesi, ma perché avevo già votato per lui alle precedenti elezioni amministrative e non mi sono pentito, anzi ho trovato che egli durante il suo mandato ha svolto un buon lavoro e che quindi meritava di essere riconfermato. Mi è piaciuta poi una sua dichiarazione: “Il nostro Ente si chiama Provincia di Macerata e solo se verranno approvate le modifiche costituzionali volute dal governo Renzi si chiamerà “Area vasta”. Certo noi maceratesi, del capoluogo e dei paesi limitrofi ci riconosciamo nella nostra Provincia e non in una generica “Area vasta”, ed avrei preferito che la rielezione di Pettinari fosse avvenuta nei modi della Democrazia diretta, attraverso il voto popolare, e non attraverso la “democrazia indiretta” ai punti – Continua: http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2016/08/treia-il-nostro-concittadino-antonio.html

Commento di Paola Valenti: “La trasformazione in ente di area vasta ha privato i cittadini della possibilità di eleggere i rappresentanti dei loro territori. Questo è indubbiamente una restrizione degli spazi di democrazia. I comuni hanno bisogno di un ente intermedio perché esistono funzioni amministrative per loro natura sovra-comunale. Sulle province si e' consumato il primo esperimento renziano che anticipa e prefigura lo svuotamento di democrazia del. parlamento non solo per l'abolizione del senato (eletto indirettamente) ma per la sempre maggiore irrilevanza della stessa Camera dei deputati. E ricordiamo che questi sono i luoghi della rappresentanza e della dialettica tra maggioranza e minoranza. Del resto ad oggi il governo ha messo la fiducia su tutti i provvedimenti... la normazione è fatta da decreti del governo non da leggi del parlamento. Oltretutto sulla dimensione provinciale si modellano da più di un secolo gli uffici statali: vigili del fuoco, questure, comandi di polizia. Abolire le province significa smantellare anche questi servizi come sta accadendo con le camere di commercio. I territori specie quelli montani diventeranno sempre più marginali dimenticati e indifesi. Quindi attenzione al disegno che c'è dietro... dopo non si torna indietro...”

Mia rispostina: “...esattamente cara Paola Valenti, per questa ragione al Referendum costituzionale di ottobre voto No (alle riforme antidemocratiche del renzi): http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2016/05/lalternativa-esiste-ad-ottobre-andiamo.html -”

Amatrice. Le ruspe al lavoro per rimuovere i detriti – Scrive Giulia J. Strummer: “Occorre fare in fretta. Perché in fretta? Perché si crea l'illusione del "fare", del fare qualcosa, qualsiasi cosa, purché si dia l'impressione di agire. Presto, presto, pulire, ricostruire, tempistiche improbabili, ma che stordiscono, che abusano della speranza, dei sensi anestetizzati dal dolore, annebbiati dalla paura. Fare, dire, promettere, cominciare, dai... vedi... dai... sarà diverso.  Stanno già operando. Faranno presto. Illudersi di pulire per dimenticare. Poi scorre. Il tempo, inesorabile. Scorre. Altre storie. Altre notizie. Altro... Ed il tempo scorre. Qualcosa rallenta. Sempre di più... Di più. E, paradossalmente, ingiustificatamente, inspiegabilmente, tutto si ferma. Si ferma... perché? Ma un muto grido di speranza c'è: ...che non si ripeta. Mai più...”

Commento di O.R.: “Di sicuro, dal terremoto, arriverà una Legge che obbligherà i proprietari di immobili a fare un'assicurazione: con ulteriori costi per i cittadini a vantaggio dei Poteri Forti: LE ASSICURAZIONI. Ed intanto ci guadagnano pure le banche: il mio bonifico per un aiuto ai Terremotati comporta un costo aggiuntivo di 3,50 €. per commissioni bancarie! Così aiutiamo ancora di più il sistema bancario e quale migliore occasione se non una catastrofe "naturale"...(che poi sa' da' vede ...?)."

Fine del neolitico e fine del matriarcato - A partire dalla mia adesione (nel 1992) al Movimento degli Uomini Casalinghi sorse per me il problema di “inquadrare” la mia partecipazione anche ai vari ambiti di ricerca che fanno riferimento alla riscoperta dell’antica civiltà gilanica che distinse l’intero neolitico. Ho già parlato in precedenti articoli di vari ricercatori con i quali sono entrato in confidenza e che mi hanno aperta la strada della ricerca in quell’affascinante mondo popolato al femminile, che nei miei sogni innocenti considero una sorta di paradiso terrestre.... - Continua:

Mio commentino: “La misoginia della chiesa è congenita dalla sua nascita, il dio giudeo è un dio patriarcale e la sottomissione della donna appartiene alla "cultura" giudeo cristiana, fatta propria anche dall'islam. Le donne per lungo tempo furono considerate prive di "Anima" come gli animali. Insomma la trilogia monolatrica odia le donne e se le "ama" (a fini di piacere) le vuole succubi e prone ai voleri del maschio. Siccome le streghe erano donne libere dovevano essere distrutte, la stessa persecuzione fu attuata anche nell'islam. Lasciate ogni speranze voi che "credete" in queste religioni ... o siete plagiati o siete conniventi...”

Integrazione di B. Ehrenreich: "Le donne sono sempre state guaritrici. Sono state i primi medici e anatomisti della storia occidentale. Sapevano fungere da infermiere e consigliere. Le donne sono state le prime farmaciste, che coltivavano le erbe medicinali e si scambiavano i segreti del loro uso. Erano esse le levatrici che andavano di casa in casa, di villaggio in villaggio. Per secoli le donne sono state medici senza laurea, escluse dai libri e dalla scienza ufficiale: apprendevano le loro conoscenze reciprocamente, trasmettendosi le loro esperienze da vicina a vicina, da madre a figlia. La gente del popolo le chiamava "le sagge", le autorità streghe o ciarlatane. La medicina è parte della nostra eredità di donne, della nostra storia, è nostro patrimonio."

L'Aquila. Herbaria – Scrive Farmanatura: “Herbaria - L'Aquila - 10 e 11 settembre 2016. Sarà un evento sostenuto dal Comune di L'Aquila, dal Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e dall'Assessorato all'ambiente; in cui tratteremo temi legati alla natura, alla rigenerazione e al benessere psico-fisico...” - Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2016/08/laquila-herbaria-10-e-11-settembre-2016.html

Roma. Il Tevere come risorsa – Scrive Visioni Sociali: “All'isola Tiberina fra i temi che saranno trattati il 31 agosto sera: la manutenzione e il decoro delle sponde, la qualità delle acque, la sicurezza dei galleggianti e i possibili rischi per la città, la fruizione da incentivare, la “cultura del Tevere” fra tradizione e innovazione. Info. redazione@unpontesultevere.com

Islam siamo in Guerra. Recensione – Scrive Rino Tripodi: “In “Islam. Siamo in guerra”, Magdi Cristiano Allam lancia l’allarme e spiega cosa sta avvenendo a un’Italia e a un’Europa ormai cieche e sorde di fronte a un pericolo che rischia di annientarle. Per chi, ancora una volta colpito dagli ultimi terribili atti di un infinito terrorismo islamico, volesse capire perché tali orrori continuano a ripetersi e...” - Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2016/08/islam-siamo-in-guerra-di-magdi.html

Commento di Giuseppe Moscatello: “..l'Italia si è venduta ad un brutto giro di guerrafondai, e i nostri ministri servi degli interessi atlantici (Usa, anglo Israel) inviano le truppe (da pagare con le tasse nostre) sul suolo altrui a fare missioni di GUERRA, in barba alla costituzione, di conseguenza ci spetterebbero dei profughi delle guerre che noi stessi conduciamo, ma i charlies che arrivano sono tutto fuorché profughi, questa è un'invasione programmata, l'esercito li respinge? No li accoglie. Non capisco come mai agli italiani faccia così schifo il concetto di patria o di nazione, non solo ai ministri venduti al governo mondialista degli usurai, ma anche molte frange progressiste sempre pronte a impietosirsi per il profugo, mentre non si spendono parole a favore della pace e alla salvaguardia della propria nazione.”

Mio commentino: “Sta di fatto che tutti i muslim che approdano in Italia sono future truppe di occupazione, non facciamoci illusioni buoniste... Si dice che siano “profughi” e che fuggano dalla guerra ma sono tutti maschi aitanti e ben pasciuti e con le saccocce piene di denari che non si sa da dove provengono. Io personalmente non so se scapperei da una guerra in casa, forse resterei a combattere per la parte che mi è più affine. Ma se proprio dovessi scappare perché non ho altra scelta non mi metterei a questionare sul tipo di accoglienza ricevuta, se l'albergo è comodo, se il cibo è quello a cui sono abituato, se la moschea è a due passi, se mi passano le sigarette e l'argent de poche, oppure no... In casa d'altri la decenza impone di comportarsi decentemente e non arrogarsi diritti impropri. La verità è che queste masse di tagliagole che stiamo accogliendo a cuor leggero saranno i nostri carnefici a breve... non dovremo aspettare ancora molto”

Inquinamento in città. Correre ai ripari – Scrive Arpat: “Un Rapporto dell'Enea, di recente pubblicazione, focalizza l'attenzione sul cruciale ruolo delle città per guidare verso il cambiamento sostenibile. Le aree urbane, dove è concentrata oltre la metà della popolazione mondiale e l'80% della ricchezza, rappresentano i due terzi della domanda globale di energia e sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni di CO2.” - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2016/08/inquinamento-in-citta-correre-ai-ripari.html

Terremoto. Ecovillaggi ospitali – Scrive Martina: “Cari tutti, noi del gruppo comunicazione della RIVE ci rivolgiamo a tutti i soci, comunità e individui, che avrebbero la volontà e la possibilità di ospitare gli sfollati del terremoto, specialmente chi abita nei pressi delle zone terremotate. Quello che serve ora sono FONDI PER RICOSTRUIRE e OSPITALITA' PER I TERREMOTATI! Chiediamo perciò a tutti quelli che hanno possibilità di scrivere a: comunicazione@ecovillaggi.it”

Siria. Il caso Curdo – Scrive Piotr: “....ha vinto la linea dell'accodamento alla politica imperialista statunitense col miraggio di un ampio e illegittimo "stato curdo" nel Nord della Siria. Ampio e illegittimo, perché, voglio ricordare, i curdo-siriani sono una piccolissima minoranza ampliata grazie alla politica di accoglienza di Damasco a favore dei curdo-turchi. D'altra parte tutti sanno che uno "stato curdo" nei territori effettivamente curdi della Siria potrebbe sopravvivere solo se si tramutasse in una tristanzuola Las Vegas mediorientale, dato che sarebbe del tutto privo di risorse naturali ed economiche. Ecco allora la necessità di occupare vaste aree e città siro-arabe, ovvero di iniziare occupazioni illegittime al seguito dell'imperialismo USA...” - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/08/30/crisi-sistemiche-e-cause-di-guerra-permanente-il-caso-dello-stato-kurdo-nel-nord-della-siria/

Siria. Informazioni ulteriori - Scrive L’altra faccia della rivolta a integrazione dell'articolo http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/08/29/siria-dopo-la-resa-di-daraya-la-vittoria-ad-aleppo/ -: “Dopo Darayya, anche i terroristi nella città di al-Moadamiyeh, nella provincia di Damasco, hanno annunciato di essere pronti a consegnare la città all’esercito siriano in cambio di un corridoio sicuro per passare a Idleb nei prossimi due giorni. Secondo i rapporti, i terroristi starebbero già distruggendo i loro centri di comando, armi pesanti e depositi di armi all’interno della città per preparare cederla...” - Continua in calce al link segnalato

Un po' di qua ed un po' di là... Dondolando vado, ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

"Qualunque errore abbiate commesso, niente può impedirvi di ritrovare la via della salvezza, se lo desiderate veramente. Dite a voi stessi che il Cielo ha più fiducia in un essere che ha commesso degli errori e che si è pentito, piuttosto che in qualcuno che non ne ha mai commessi. Perché? Perché chi non è mai caduto non sa di dover prendere delle precauzioni: non ha esperienza, dunque non è ancora solido, può andare ciecamente chissà dove e, un giorno, ecco la caduta. Qualcun altro, invece, è passato per le grinfie del diavolo, ha sofferto e ora prende la decisione di uscire da lì per compiere la volontà di Dio. Se ci riesce, il Cielo lo prenderà al suo servizio. Dirà: «Eccone finalmente uno sul quale si può contare!»... " (O.M. Aivanhov)



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