Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

martedì 19 ottobre 2010

Il Giornaletto di Saul del 20 ottobre 2010 – Fotografi a Faleria, olocausto caustico, Avetrana e stupidità umana, invito a Roma (con giacca)...

Care, cari,

sabato 23 e domenica 24 ottobre 2010 si terrà a Faleria nella settecentesca Chiesa di Sant’Agostino, nella suggestiva piazza della Collegiata circondata dal castello degli Anguillara e dalla Chiesa di San Giuliano, la mostra fotografica La Foto rupestre 2010. Leggete la mia presentazione ed il programma su:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/10/faleria-23-e-24-ottobre-2010-mostra-dei.html

Mentre le forze di Governo si preparano a varare una legge che punisca penalmente chi esprime dubbi o contrarietà sui modi in cui é avvenuto “l'olocausto” durante l'ultima guerra... ecco che l'Osservatore Romano spezza una lancia a favore della libertà di espressione.. La redazione d'Oltretevere mette in pagina oggi un articolo su questi fatti, pur denunciando la gravità morale della negazione dell'olocausto, ritiene che la “negazione dell'olocausto” non sia penalmente perseguibile, in quanto é un problema squisitamente culturale. C'é da dire che il vaticano negli ultimi anni é stato molto dubbioso sulla montatura artefatta dell'olocausto messa in piedi in certi ambiti culturali ebraici nel tentativo di trasformare l'olocausto in una sorta di atto fondativo di una nuova religione... Comunque leggete quanto espresso dall'Osservatore Romano:
http://paolodarpini.blogspot.com/2010/10/losservatore-romano-si-dice-contrario.html

Tutte le mattine mentre mi sorbetto il mio cappuccino caldo e leggo il giornale sono costretto anche a sorbirmi tutti i particolari del delitto di Avetrana e di innumerevoli altri fatti neri di cronaca... metà giornale é rimpinzato di delitti e suicidi.. e più passano i giorni e più aumentano i delitti ed i suicidi.. ed inoltre se per caso nel bar dove faccio colazione c'é la televisione accesa.. anche lì vengono ritrasmessi spezzoni di interrogatori, indagini e “curiosità” morbose su cento e più fattaci neri... E va bene che viviamo nel Kali Yuga, l'età nera, e che tutto é macchiato di nero... ma non sarà che dipende anche dalla malevola voglia di informare in negativo dei nostri media? I mostri sono così fatti eroi... Comunque sull'argomento dell'etica informativa ho qui un interessante articolo di Giorgio Vitali che sottopongo alla vostra attenzione:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/10/19/delitti-efferati-ed-etica-dellinformazione-secondo-giorgio-vitali/

Con le parole di Caterina si apre uno spiraglio di luce per i rapporti genitori/figli e nella scuola fra studenti e insegnanti: “Caro Paolo, è uscito il sole anche se un po' palliduccio..... Tra una lettura e l'altra sono stata dalla sarta, cercherà di preparare un paio di pantaloni per te la prossima settimana. Mi sono provata una gonna che era di mia madre, da fare stringere, mi andava quasi bene. Quella donna è proprio brava, mi piacerebbe conoscere sua figlia, per vedere come è. A genitori bravi, corrispondono sempre bravi figli? E cosa è "bravo"? Per me bravo vuol dire, un po' come dicevi tu, capace di vivere serenamente, in armonia con se stesso, con gli altri, col mondo, qualsiasi cosa la vita ti riserva. E quale deve essere l'atteggiamento, il comportamento del genitore, ma anche dell'insegnante (vedi lettera di Antonella di ieri), per trasmettere al figlio (o all'alunno) quest'atteggiamento nei confronti della vita?
Il fatto è che la teoria è una cosa e la pratica è un'altra... La sincerità e la spontaneità forse sono le due cose a cui più di tutto bisognerebbe tendere, per noi stessi, ed essere così da esempio per i nostri figli. Certo, quest'esempio forse non subito potrà essere apprezzato e non potrà farci amare e rispettare dai nostri giovani figli, che potranno vedersi così "attrezzati male" per navigare in questo mare che è la nostra società, ma almeno nel tempo uno si potrà guardare allo specchio sorridendo benevolo...
E tornando al discorso della scuola... e così rispondo alla lettera di Antonella: Cara Antonella, capisco la tua angoscia e il senso di impotenza. Sappi che i tuoi sentimenti sono condivisi da altri insegnanti che si crucciano (ed è una parola troppo lieve) della situazione della scuola. Ieri all'uscita dal lavoro, ho incontrato l'insegnante di italiano delle medie di mia figlia, ed era veramente preoccupata... Mi ha raccontato con disgusto che lo scorso fine settimana il comune dove io vivo ha organizzato un consiglio comunale congiunto col consiglio di istituto dell'Istituto comprensivo (elementari e medie inferiori) invitando anche esperti che saranno stati pagati fior di quattrini, mentre a scuola, col freddo che qui fa già, non hanno ancora acceso il riscaldamento. L'immagine è più importante della sostanza, come nel mio caso la burocrazia è più importante del controllo materiale.”

Risposta di Antonella: “...credimi, la situazione nelle "scuole pubbliche" sfiora il
"paradosso" e più voci ci sono a testimoniare questo disagio, più, spero, la situazione verrà palesata, anche a coloro che si permettono ancora di "parlare" senza avere la benché minima idea di quanto avviene nella realtà "vera", non quella dei filtrata sempre attraverso gli occhi del "grande fratello"! Ti ringrazio veramente, hai aperto una porta di "attenzione" molto importante!”

Uno di noi é invitato a Palazzo Marini a Roma per partecipare ad un importante convegno con l'on. Domenico Scilipoti, chi vuole andarci? Leggete le “condizioni”:
L'On. Domenico Scilipoti ha il piacere di invitarLa al Convegno che si terrà venerdì 22 ottobre 2010 presso la Sala delle Colonne (via Poli 19 -- Palazzo Marini-- Roma)N.B. si prega di confermare la propria adesione in Segreteria (con una mail).
Per gli uomini è d'obbligo la giacca. Adesioni: scilipoti_d@camera.it -”

Scrive Laura Raduta: “Giovedi prossimo, 21 ottobre presso la sede del Tar del Lazio si discuterà del ricorso in merito all'Annullamento delle Elezioni scorse del Lazio. Con l'occasione, sarà presente dalle ore 9.00 presso i giardinetti in via E. Chiaradia una delegazione della lista RETE DEI CITTADINI, con la candidata alla presidenza Marzia Marzoli. Info. rdclazio1@gmail.com -"

Pian piano eccoci giunti in fondo, vi saluto, Saul/Paolo

…....

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

Equilibrio

Come potrei non meravigliarmi,
di questo divino, inconfutabile talento artistico che è la vita,
si fatta di meravigliosi e instabili equilibrismi.
Come potrei non guardare il cielo che accarezza la terra,
e come sua sposa, la conduce all’altare.
Come potrei non notare,
il vasto e silente rito, osservato ogni giorno dal mare,
si incastrano perfetti automatismi, dai percorsi dolenti
mi conducono, verso la montagna regale che,
mentre scende perspicace fino al mare,
osserva la natura e tace.
Come potrei non rimirare la collina,
che come una regina recluta a se i ruscelli, freschi di vita gettano acqua all’ombra dei vigneti.
Come potrei non raccontarvi dell’insolito e bizzarro incontro con un filo d’erba, semplicemente gli feci spazio nel piazzale di cemento dopo averlo calpestato alla radice e lui contento morì
Dove l’equilibrio è precario, ci sono uomini e donne che credono di essere gli autori ed i fautori del libro della vita
illusione follia la vita non si crea, essa genera se stessa
la vita non è illusione, né rabbia, né rassegnazione,
è arte e meraviglia.

Anna Maria Gaglioli

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