Saul Arpino ritorna…
Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…
Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.
A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..
Vostro affezionato, Saul Arpino.
sabato 7 novembre 2009
IL Giornaletto di Saul dell'8 novembre 2009 - Papa Ratzinger, Club Binderberg, neuropsicofisiologia, finanze, oro, European Consumers, chiesa chiusa
stamattina alle h. 10.30 partiamo per una passeggiata a Santa Maria di Calcata, dove compiremo una cerimonia commemorativa per Luciano Laffi, il giovane pittore di cui c'é una mostra retrospettiva in corso al Centro Visite del Parco del Treja. All'ora di pranzo mangiamo quello che ognuno avrà portato nel giardinetto del Circolo. Nel primo pomeriggio, alle h. 15.30, abbiamo un incontro con gli psicologi Michele Trimarchi e Ciro Aurigemma per ascoltare da loro alcune "profezie" neuropsicofisiologiche.
Appuntamenti per gli amanti della fantapolitica catastrofista: "Daniel Estulin in Italia per quattro esclusivi appuntamenti dal 26 al 29 Novembre 2009 - Ingresso gratuito. Il potere agisce nel buio. Lontano dagli occhi dei più. Dal 1954 -e una sola volta l´anno- un gruppo ristretto di persone si ritrova per decidere segretamente il futuro politico ed economico dell´umanità: è il cosiddetto Club Bilderberg, il più potente e segreto organo decisionale del mondo. Dal 26 al 29 novembre il giornalista investigativo Daniel Estulin -che da oltre quindici anni, indaga i misteri del Club Bilderberg- sarà in Italia per quattro imperdibili date: BOLOGNA, Giovedì 26 novembre, alle 20,45, Sala del Baraccano Via Santo Stefano, 119 - MILANO, Venerdì 27 novembre, alle 20,30, Libreria Esoterica Galleria dell´Unione, 2 - CESENA, Sabato 28 novembre, alle 21, Sede del Gruppo Editoriale Macro Via Bachelet, 65 - ROMA, Domenica 29 novembre, alle 17,30, Città dell'Altra Economia Testaccio Largo Dino Frisullo (ex Mattatoio). Info: redazione@ariannaeditrice.it -"
Scrive Salvatore Cammarata di European Consumers: "Cari amici, sono lieto di essere entrato a far parte del vostro club e di questo debbo essere grato a Mauro Elefante. Nell'occasione, Vi comunico di avere pubblicato delle riflessioni sui fattori psicologici, neurologici ed endocrinologici che inconsapevolmente possono contribuire a fare errori finanziari. Sito www.cammaratasalvatore.it e cliccare a destra su Famiglia e Finanza"
Scrive Giorgio Vitali a proposito del cristianesimo: "..voglio RICORDARE che il cristianesimo non è un evento spontaneo, legato a chissà quali APPARIZIONI e RIVELAZIONI divine, bensì una religione costruita a TAVOLINO (si fa per dire) durante un tempo incredibile per l'elaborazione. Si tratta di un paio di millenni, se si tien conto del fatto che i dogmi relativi alla madonna sono stati imposti solo di recente, ma derivano tutti da una sola matrice, quella che ha fatto dare vita al film Agorà, che non a caso si vieta in Italia. Il cristianesimo nasce come compendio dell'ellenismo e si estingue di fronte ad altre sfide alle quali il caposaldo stesso di questa religione, che è la Chiesa Cattolica, non sa reagire. La pressione viene dal sionismo che intende sfruttare il mito della ebraicità del presunto Cristo, per rivendicare una vecchia quanto superflua PRIMOGENITURA giudaica nei confronti del dio stesso, che avrebbe firmato un contratto di compartecipazione... agli utili. Chiudo con l'unica giaculatoria che riconosco valida: sia lodato il Gran Dio Pan"
Mi scrive Caterina: "Caro Paolo, ho visto che hai messo sul Giornaletto il racconto della visita a Faleria ad Anita e Alberto e non ti ho ancora ringraziato per avermici portato; mi sembrava di essere in famiglia lì, mi sono ricordata di quando, bambina, andavo a Treia a casa di quella mia cugina Valeria, dove c'erano i suoi genitori, Ugo e Augusta e suo fratello Piero. Era una rozza casa di campagna, quand'ero molto piccola non c'era neanche il gabinetto e per andare a fare i "bisogni" bisognava uscire su una terrazza con in fondo un bugigattolo maleodorante con un buco per terra..... Sotto a questa terrazza c'era un'ampio spazio in terra battuta dove razzolavano galline, anatre, oche, conigli e, finito il pranzo, si rovescivano gli avanzi di sotto e, che lotte fra gli animaletti per accapararsi i pezzi di scorza di cocomero che mio zio stagliuzzava per loro! Mia zia poi faceva gli gnocchi e i pomodori gratinati più buoni del mondo! Ah! Averne ancora! E poi, non c'era tanto, ma che circolazione di affetto c'era!... A proposito del crocifisso... Sai cosa mi ha detto l'altro ieri il mio collega cattolico Andrea di 'sta storia del crocifisso? "Io sono contrario a togliere il crocifisso dalle aule, ma tutto sommato non mi importa, io il crocifisso lo porto dentro di me!"
Mi scrive una Smartie, alla quale avevo inviato (sbagliando) il Giornaletto: "Non so chi le abbia dato la mia mail o dove l'abbia pescata, le faccio notare che non mi sono mai iscritta alla vostra mailing list e che la stessa dovrebbe prevedere (per legge)la possibilità di cancellarsi. Quindi la prego di cancellare quanto prima i miei dati o mi troverò costretta ad agire legalmente".
Risposta lapidaria: "Obbedisco!"
Mi scrive Angelina, la ragazza di Roma: "Una volta, un Drago si infuriò con me (tanto per cambiare...) e io cercai di fare la "gatta morta" (leggasi felina fintamente "morta" perchè quello di ruolo mi riesce proprio male...) per recuperare (e fare salvo il suo ogoglio; non potevo fargli capire che la vampata di fuoco che mi aveva lanciato addosso mi aveva solo sfiorata... "pareva brutto"!) ma lui, testardo più che mai, mi rispose lapidario, ad una delle mie lettere/fiume che ben conosci (sì, quelle le conosci...): Il silenzio è d'oro"
Mia rispostina di creta fina: "..certo il silenzio è d'oro ... però deve trasmettere qualcosa di prezioso altrimenti è solo "assenza". Mi piacciono queste tue storielle sintetiche... aprono fessure ed illuminano zone d'ombra. Mostrano il mantello della tigre a chiazze, a strisce... Guardi una striscia e vedi giallo, osservi l'altra striscia e vedi nero... a quel punto devi aver già capito che hai di fronte una tigre se no sei bello e spacciato.. Mandami una poesia!"
Nel sito del Circolo Vegetariano ho pubblicato un messaggio aperto ai cristiani del papa Ratzinger da parte di un moderno profeta spiritualista laico, non perdete l'occasione di leggerla:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/11/07/messaggio-post-cristiano-per-papa-ratzinger-feticismo-religioso-e-tradizioni-morte-nel-cristianesimo-secondo-il-profeta-uriel/
Nel blog "Altra Calcata... altro mondo" potete leggere una favoletta istruttiva sul boscaiolo e la Morte:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2009/11/la-mort-et-le-bucheron-jean-de-la.html
Anche oggi vi saluto con affetto, Saul/Paolo
.............
Pensiero poetico del dopo Giornaletto:
Tu non potrai percorrere il Sentiero prima di esser diventato il Sentiero stesso. / Tenda la tua Anima l’orecchio ad ogni grido di dolore, come il loto apre il suo cuore per bere il sole mattutino. / Il sole ardente non asciughi una sola lagrima di dolore, prima che tu stesso non l’abbia tersa dall’occhio del sofferente. / Ma ogni rovente lacrima umana cada sul tuo cuore, e vi resti; né tergerla mai, finché non sia rimosso il dolore che la produsse. / Queste lacrime, o tu dal cuore pieno di compassione, sono i rivi che irrigano i campi della carità imperitura. Su questo suolo germoglia e sboccia a mezzanotte il fiore di Buddha, più difficile a trovare, più raro a vedere che non quello dell’albero Vogay. Esso è il seme della liberazione dalla rinascita. Esso isola l’Arhat dalla lotta e dal desiderio, e lo conduce attraverso i campi dell’Essere alla pace e alla beatitudine, note soltanto nella terra del Silenzio e del Non/Essere"
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