Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

lunedì 9 novembre 2009

Il Giornaletto di Saul del 9 novembre 2009 - Tarocchi, Tarquinia, assenza/presenza, il pane di ieri, No Coke, Vangeli apocrifi...

Care, cari,

scrivono i ragazzi del No Coke: "Informiamoci, a Tarquinia Giovedì 12 Novembre alle 16.30 presso la sala Sacchetti di Arte e Storia. L'assemblea è un momento di informazione per tutti. Cercheremo di rendere comprensibili i documenti che raccontano la storia della zona industriale di Tarquinia, del cementificio e di sortilegi vari, come il deposito di Pet coke e la mega-discarica di Allumiere che proprio li coincidono i confini. Che caso! Coke-cementificio-megadiscarica-inceneritore a tvn. Ma possibile che un film divertente non lo annunciano mai!?"

Scrive Franco Libero Manco: "Giovedì 12 novembre ore 17,30 in piazza Asti 5/a Roma, C/O Associazione Vegetariana Animalista, conferenza del Dr. Franco Libero Manco sul tema: GESU’ VEGETARIANO E VANGELI APOCRIFI - Le verità nascoste dell’amore di Gesù per gli animali. Ingresso libero"

Mi scrive Caterina: "...sono appena rientrata da un pranzo con amici vari, a casa di Imer. Questo è un posto bellissimo, in collina, una collina aspra, piena di calanchi, da cui l'occhio spazia per una grande distanza, ma senza l'ombra di una casa. Ci vivono due esseri umani (Imer e Michele) e vari animali: galline, anatre, capre, un piccione solitario perchè abbandonato dalla sua picciona (non riusciva a fecondarla!), gatti di tutti i colori, ma solo uno autorizzato a stare in casa usufruendo del divano per il pisolino. Dopo l'abbondante pranzo io e le altre tre "ragazze", tra cui Maria, la biodinamica, siamo andate a visitare l'orto, camminando per un sentiero scosceso e fangoso (qui è tutto il giorno che piove o spioviggina). La terra è ricca, dove non crescono gli ortaggi, abbondano erbe selvatiche. C'erano anche, ancora, i famosi peperoni e poi cavoli, finocchi, carote, biete e pomodori verdi... una meraviglia. Sto leggendo un libro di Enzo Bianchi, il priore della Comunità monastica di Bose, "Il pane di ieri". Lui credo sia un "cristiano" che vive la religione come si dovrebbe (secondo quello che dice Uriel, ma lo credo anch'io) e dice, parlando dell'orto: "......così ........... aiutavo Pinot a riparare la "ciuenda" (recinzione) e, più che i segreti della coltivazione degli ortaggi, imparavo una lezione di vita perchè l'orto è una grande metafora della vita spirituale: anche la nostra vita interiore abbisogna di essere coltivata e lavorata, richiede semine, irrigazioni, cure continue e necessita di essere protetta, difesa da intromissioni indebite. L'orto, come lo spazio interiore della nostra vita, è luogo di lavoro e di delizia, luogo di semina e di raccolto, luogo di attesa e di soddisfazione. Solo così, nell'attesa paziente e operosa, nella custodia attenta, potrà dare frutti a suo tempo." Poi Michele, che è un rumeno sempre molto attivo e gentile mi ha mostrato le "sue" galline, facendomi vedere come arrivano di corsa quando le chiama per dare loro il frumentone. Mi ha raccontato che ha portato le uova dalla Romania e le ha fatte covare dalle galline di Imer e, anche loro, ora, covano. Mi ha parlato un po' di quando viveva al suo paese, fino a 10 anni fa e si chiedeva anche lui con me di come fosse finito proprio qui (voleva andare in Canada) ed una cosa l'ho capita bene: anche per lui la cosa più importante è la libertà...."

Mi scrive Angelina: "L'assenza è utile perchè senza quella non ci sarebbe la presenza. Ho letto la storiella del boscaiolo e della Morte sul sito; eh però il boscaiolo è un "ruolo" che ricorda altro, ahahhahahaha!!!!
Beh, anche se il mese di novembre non è ancora concluso, ci avviciniamo al fuoco purificatore..... e potremo pensare alla rinascita!"

Mi scrive Hari Atma: "Ti confesso che quando non ti sento effettivamente.. mi sento un po' trascurata! Ma lo stesso vale per quando non scrivo io e quindi..... siamo pari!"

Sul sito del Circolo vegetariano ho pubblicato l'inzio di un viaggio nel mistero dei Tarocchi, che parte dal n. 1, il Mago:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/11/08/tarocchi-tradotti-in-parole-il-significato-dell%e2%80%99arcano-n%c2%b0-1-inizio-del-viaggio-il-bagatto-%e2%80%93-o-mago-%e2%80%93-o-giocoliere/

Sul blog "Altra Calcata... altro mondo" potete leggere un articolo sull'amore universale e sull'interconnesisione della vita:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2009/11/tutto-e-interconnesso-non-si-puo.html

Cordiali saluti a tutti, vostro Paolo/Saul
...........

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

Poco a poco stai entrando nella mia assenza
goccia a goccia riempiendo la mia coppa vuota
là dove sono ombra non smetti di apparire
perchè soltanto in te le cose si fanno reali
allontani l'assurdo e mi dai un senso
ciò che ricordo di me è quello che sei
giungo alle tue sponde come un mare invisibile.

Alejandro Jodorowsky

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