Saul Arpino ritorna…
Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…
Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.
A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..
Vostro affezionato, Saul Arpino.
mercoledì 25 novembre 2009
Il Giornaletto di Saul del 25 novembre 2009 - Vongole felici, il grido nella notte, sacralità dell'astinenza, Piazza Bologna, Europa, beni della mafia
ho ricevuto e pubblicato sul nostro sito un divertente racconto "Le vongole felici" di Stefano Panzarasa sul come è nata una ricetta vegana dedicata ai bioregionalisti "carnivori":
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/11/24/âanche-le-vongole-possono-essere-feliciâ¦â-compassione-ecologia-profonda-bioregionalismo-e-buona-tavola-eco-pacifistaâ¦-con-ricetta-vegana-vegetariana/
Scrive Lorenzo Verdirosi: "Venerdì 4 dicembre 2009 alle ore 18,30, presso la Libreria Bookabar in Via Milano 15/17 - Palazzo delle Esposizioni a Roma. Eva Masini presenterà Piazza Bologna, alle origini di un quartiere "borghese". interverranno: Miriam Mafai, Lidia Piccioni, Eva Masini"
Mi scrive Angelina: "..Negli altri vedo riflessa la mia "malattia" e curando l'altro, curo me stessa! Mi riferisco alla Temperanza, che simboleggia il cammino degli Iniziati in chiave alchemica ed esoterica..... Ed il "percorso" che devo fare sulla mia "pietra grezza" lo so già..... Sai, tutto sommato più ci penso, più capisco che quello che dici sempre di me è vero..."
Alla scoperta delle acque benedette e delle cappelle sul Soratte... Programma della passeggiata: DAL SENTIERO DELLE ACQUE, AL RIO OSCURO, AI MERI. Domenica 29 Novembre 2009, ore 9.30 - Itinerario. Il filo conduttore di questo viaggio sarà l’acqua, vista in tutti i suoi aspetti: partendo dal paese, ed inoltrandoci tra gli scorci più suggestivi ed intatti del centro storico, raggiungeremo le "fontane di Porta La Dentro", il punto di ritrovo delle vecchie lavandaie. Un simpatico tracciato ci condurrà sulla scìa di "Pinocchio", proprio nei punti in cui furono girate, nel 1972, alcune scene del celeberrimo film del regista Comencini. Nelle vicinanze, dopo una bevuta al fontanile del cimitero, attraverso un’antica mulattiera, immersa in una lussureggiante vegetazione, arriveremo prima alla cappelletta della Madonna del Rosario, piccola edicola votiva in cui le donne di una volta si fermavano a pregare dopo il duro lavoro dei campi, poi alla "Cavarella di Mariano", splendido avvallamento tufaceo ricco di fascino e di incanto. Giunti all’omonimo fontanile, faremo una breve deviazione verso il Rio Oscuro e alla derelitta fornace di mattoni, uno degli ultimi esempi di archeologia industriale del nostro territorio. Dopo la pausa pranzo, torneremo indietro per un breve tratto e, percorrendo una strada di campagna, giungeremo alla magnifica chiesa rupestre di Santa Romana, situata in una cavità naturale dell’impervio versante orientale del Monte Soratte, al cui interno è visibile una vasca di marmo che ancora oggi raccoglie lo stillicidio di un’acqua miracolosa, in passato mèta di pellegrinaggio da parte delle donne prive di latte. Proseguiremo poi alla volta delle cavità carsiche localmente denominate "Meri": si tratta di tre imponenti pozzi verticali di cui, con le opportune cautele, saranno visitabili gli imbocchi. Infine, dopo un ultimo tratto, incontreremo la cappelletta di Sant’Umberto e sbucheremo di nuovo al paese. Se siete animati da un forte spirito di avventura e da tanta voglia di stare insieme venite anche voi con: Danilo (329-3347365), Riccardo (333-9282328), Pietro (329-3343855)"
Scrive Ilaria Magni al proposito della passeggiata del 22 novembre dei 4 animali a Narce: "Io mi scuso infinitamente per il ritardo con cui arriva la mia risposta ... la mia giustificazione ... se così si può chiamare ... è che la mia piccola pausa dal lavoro sono riuscita a prendermela solo ora ( eh ..si .. sono ancora in ufficio!!!) e ieri sera ... ero così stanca e piena di emozioni che riuscire a razionalizzarle in un sistema grammaticale corretto era impossibile! Io vi sto scrivendo da un ufficio chiuso, pieno di oggetti a cui il nostro sistema economico ha dato dei prezzi altissimi e pieno di persone (ancora adesso!!!) che hanno imparato ad usare finemente la testa e molto poco il cuore. Ed è proprio adesso, in questo luogo che sembra essere ad anni luce da ieri e dalla nostra meravigliosa avventura, che sento Calcata e la sua terra umida vicinissima! L'altro giorno è stata la mia prima Calcata e mi ha riempito il cuore ... per una volta nella mia vita che, (come Matteo ben sa!!!) è sempre stata una corsa verso mete che mi imponevo di attimo in attimo (prendere un buon voto agli esami, trovare un buon lavoro, fare carriera, conquistare l´uomo/ini dei miei sogni...) ... per una volta .... non contava la meta ... bensì il percorso... Io non sapevo dove stavamo andando ... davvero non sapevo che aspettarmi al termine di quella lunga salita, colorata da foglie secche, fiori viola e bacche rosse ... e mi sono GODUTA il percorso! E che dolce avere la sorpresa di quella vista mozzafiato e la tomba che sembrava un letto .... Poi, inaspettatamente, è arrivata la frase di Paolo, durante il buonissimo e speziato pranzo (Laura... ricopierò il tuo piatto di verza e patate!!!), come un tuono dentro di me "Non bisogna porre troppa attenzione alle cose future"... com´è vero che quell´attenzione ti ruba il presente .... Ho davvero imparato tanto ... compreso che a quattro zampe si supera tutto! Però, caro Paolo, dovrai darmi ripetizioni sulla "sacralità dell´astinenza"... quella proprio non mi va giù!"
Invito da Giovanna Canzano: "Andrea Di Consoli, Massimo Di Forti, Claudio Presta, Antonino Terranova presentano il 27 Novembre 2009 - ore 17.30 - Casa dell’Architettura - Piazza Manfredo Fanti, 47 Roma: L’ENIGMA DELL’ARCHITETTO di Cesare De Sessa"
Scrive Gianni Fabbris: "Gli agricoltori arrivati a Roma in mobilitazione con i trattori sono ancora nel Campobase, rafforzando il presidio alle porte di Roma. Ieri notte, alle 3, sono arrivati altri 22 trattori partiti dal Fucino ieri sera alle 22 e sono in corso una serie di incontri con istituzioni a Roma. Questo il programma di oggi (25 novembre): Ore 10 – 14 Presidio con i trattori davanti al Ministero delle Politiche agricole ed al Ministero delle Finanze. Ore 20 - Cena offerta al campobase dagli agricoltori agli uomini ed alle donne dell’informazione. Contatti 348.6535908"
Mi scrive Caterina: "...c'è stata una commissione congiunta col comune di Savignano, per presentare il progetto di riqualificazione del fiume Panaro, tutto su ipotesi e questioni di principio, molto molto ecologiche e rassicuranti. Il progetto è in via di elaborazione da parte, mi pare di aver capito, dell'Università di Firenze, due signori, moglie e marito molto bravi e molto toscani, più una serie infinita di altri tecnici, che pare che abbiano consultato, oltre agli amministratori, anche tutte le associazioni e le parti sociali che hanno un ruolo nel territorio prospicente al fiume o che può avere con esso una qualche connessione (scuola, museo, associazioni sportive, associazioni di agricoltori, gli "amici del Panaro", quelli della "ruzzola", ecc. ecc. Pare che abbiamo fatto anche i sopralluoghi sul fiume con fruitori del fiume più o meno vecchi per ricostruire, oltre che con i documenti di archivio, com'era il fiume 50 anni fa. Qui, per molta gente della mia età, lo svago maggiore, quando erano bambini o ragazzetti era "andare al fiume" (senza accompagnatori, senza cellulare, magari tornavano a casa con qualche sbucciatura, ma quanto si saranno divertiti.....)"
Nel sito del Circolo Vegetariano ho pubblicato una simbolica storia d'Europa ed altre cosucce mitologiche:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/11/24/âla-storia-dâeuropaâ¦-e-le-nozze-di-cadmo-ed-armoniaâ-allegoria-mitologico-avveniristica-e-le-simbologie-degli-opposti-e-dei-simili/
Nel blog "Altra Calcata... altro mondo" potete leggere l'esortazione di Luigi Ciotti a non vendere i beni sequestrati alla mafia (per ovvie ragioni...):
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2009/11/no-alla-vendita-dei-beni-confiscati.html
Ed ora vi saluto, vostro Saul/Paolo
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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:
...Il grido sta all'inizio della vita dell'uomo sulla terra. Il grido di caccia, di guerra, d'amore, di terrore, di gioia, di dolore, di morte. Ma anche gli animali gridano, e per l'uomo primitivo grida anche il vento e la terra, la nube e il mare, l'albero, la pietra, il fiume. Ma solo l'uomo si raccoglie attorno al proprio grido, in assenza degli eventi che l'hanno provocato. Al grido sono legati gli aspetti decisivi dell'esistenza e nella rievocazione del grido le più antiche comunità umane non solo scorgono le trame che le formano, ma annodano stabilmente i fili della trama, cioè si stabiliscono e confermano nel loro essere comunità umane. L'intera vita dei popoli più antichi si raccoglie attorno alla rievocazione del grido, cioè attorno al canto. E il canto avvolge i viventi ben più strettamente del calore dei fuochi attorno cui essi stanno"
Emanuele Severino Il parricidio mancato - Adelphi, Milano 1985, parte II "il grido" p. 41
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Di notte
Si dimentica il tempo di essere tempo
e abbandona alle stelle i mesi, gli anni.
Ma un cielo di memorie non è cielo.
L'anima del mio cielo è la speranza:
mi suggerisce note imprevedibili
di tasti neri e candidi
che tu sfiori dovunque.
Alessandra Capocaccia Quadri
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Ogni chiamata di Minosse recava a Dedalo una sottile
inquietudine. Il sovrano, la cui volontà sopra l’isola
era inappellabile, gli suscitava timore istintivo.
Generato, in parte, dalla ripugnanza ispirata dal principe.
Ma suscitato anche dalle correità condivise.
Forseancora più mostruose dell’aspetto di Minosse.
Complicità sottoscritte da Dedalo per avidità e ambizione,
che gli avevano fruttato cospique quantità di oro...
Cesare De Sessa
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