Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

martedì 3 novembre 2009

Il Giornaletto di Saul del 4 novembre 2009 - Forze Armate, anime fragili, 3 giorni di viveri ed acqua, sepoltura o cremazione? I.A.D.....

Care, cari,

scrive Nazareno Reda di Viviviterbo a commento dell'articolo sui Fiori morti per uomini morti...: "Aggiungiungerei anche una riflessione, la mia, su questa allegra tradizione. Occorre che puntualizzi con i miei cari o con il sindaco del mio Comune , che io voglio essere CREMATO e le mie ceneri disperse davanti alla spiaggia di PESCIA ROMANA: è la mia sede prediletta dove mi ritiro a riflettere ed a godermi tramonti incomparabili con vista Argentario. Eviterò così a mia moglie e mia figlia un ulteriore impegno: con tutto quello che hanno da fare in casa, perché crere loro un altro ambiente dove spolverare, pulire, lucidare, addobbare ed abbellire con i fiori? E non perché mi freghi molto della recisione violenta delle piante : mi sfiorano appena le vite violentemente spezzate, giorno per giorno, degli umani. Ma essere tumulato nella nuda terra proprio no : mi fà un pò schifo il pensiero del mio corpo inerme divorato da luridi vermi... Ne ho già abbastanza, in vita, dei tentativi di divorare il mio spirito da vermi "in-vertebrati". E poi mi resta il dubbio dell'utilità organica del mio HUMUS : troppo limitata. Meglio essere bruciati: si ritorna sempre polvere, ma con stile ed in fretta, augurandomi di fare in tempo a far scappare la mia anima. Per dove? C'è qualche posto che ancora non ha visitato?..."

Mia rispotina: "Caro fratello Nazareno, l'opzione della cremazione è altrettanto valida, in effetti nella civiltà indiana si raccomandava la cremazione per accelerare la dipartita dell'anima dai legani terrestri. La cremazione è stata in auge presso molte popolazioni ed è tutt'ora un buon sistema di smaltimento del cadavere... però siamo un tanti sulla terra e siccome la cremazione avviene con metodi inquinanti (i forni crematori sono alimentati a gas o nafta o simili) credo sia preferibile la sepoltura ecologica in terra. Anche in questo caso occorre usare accorgimenti per non inquinare le falde etc. e vanno scelti appositi terreni. Comunque ricorderai il sistema contadino di seppellire nel campo gli animali domestici morti e poi di piantarvi sopra un albero da frutto che era così vivificato e produceva abbondanti frutti. Insomma il cadavere è buono per tanti usi ed al defunto invece non serve più a nulla... meglio utilizzarlo come materiale organico riciclabile.. ti pare?"

Scrivono Marco e Marina sullo stesso argomento funerario: "Caro Paolo, conveniamo con te sulle sepolture. Ieri siamo andati al cimitero a far visita ai genitori e alla sorella di Marco. Vedessi quanto è bella la loro tomba!. Riposano a terra ricoperti da un tumulo su cui crescono fiori spontanei e coltivati. La lapide è costituita da due grezze pietre di peperino avvolte dall'edera, incise da un amico scalpellino in modo semplice e con grande partecipazione. Il cimitero affaccia sulle forre, le stesse che fiancheggiano la nostra terra. La tomba sembra proseguire questa bellezza e comunica il sentire nostro e di chi non c'è più. Spinti dalla lunga assenza al cimitero, dove ci rechiamo di rado, siamo rimasti affascinati da quello che la natura fa, spontaneamente, al massimo con il contributo benevolo di Nannina, amica blerana, amante della natura, che colpita dalla semplicità della sepoltura, ogni tanto, passando di là, si prodiga ad innafiarne i fiori. Pensa che bello sarebbe stato se avessimo potuto seppellirli nella loro semplice nudità"

Mi scrive Elke sul tema "merdoso": "Ciao Paolo, ma è bellissimo il tuo racconto "di merda", ah ha, troppo forte e la dice lunga su tante cose. Come stai? Ti voglio bene..."
Mia rispostina velocina: "...anch'io ti voglio tanto bene, noi ci capiamo... perché anche tu sei stata dalle suore, lo so!"

Oggi ricorre il giorno delle Forze Armate, ed ho deciso di pubblicare sul sito del Circolo Vegetariano un ricordo di quando ero bambino, ed abitavo a Roma, ed un commento sul significato di questa giornata:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/11/03/giornata-dell%e2%80%99unita-d%e2%80%99italia-e-delle-forze-armate-lesercito-sta-nelle-pieghe-della-massa-popolare-come-lolio-nelle-olive-ed-il-burro-nel-latte/

Mi scrive Antonella: "Meravigliosa la dedica di Angelina ad Alda Merini; in essa è presente, come un delicato filo di seta, una penetrante dolcezza, un aroma soavemente imbevuto di colonia alla rosa..... sicuramente Alda avrebbe gradito questo omaggio gentilissimo e "Cortese". Di lei sicuramente tanto si può ancora scrivere e raccontare, ma nel silenzio dei suoi occhi c'era qualcosa di impenetrabile, qualcosa che solo il tempo può narrare con parole altamente soavi e nobili: la bellezza celata nel suo volto esplodeva in quegli occhi meravigliosi nei quali le orme di Dio avevano tracciato un percorso di rime e passioni "al qual amor mai puote esser negato!" Grazie Angelina..."

Riflessione sulla partenza e sull'arrivo, inviata da me ad Antonella: "Carissima sorellina... in questi giorni si commemorano tutti coloro che ci hanno lasciato qui... Sono molti, forse più di quanti oggi siamo su questa terra... eppure quasi quasi siamo arrivati al numero "pari" ... essendo noi 6 miliardi di uomini.. se si sommasserro tutti quelli che ci hanno preceduto probabilmente arriviamo allo stesso numero.. Non che questo voglia dire che tutte le anime sono qui.. belle e reincarnate e pronte a raccogliere i frutti di quanto è stato accumulato in 100.000 anni di Homo Sapiens Sapiens ed in duecento mila di Homo Sapiens... (ma non credo ci sia stata molta differenza fra i due...). Cara Antonella, in questo momento tira una brutta aria.. la ciurma tende ad ammutinarsi e l'America (l'India come la chiamava Cristoforo) si fa un po' più lontana. Si dice che quando mancassero pochi giorni all'arrivo... l'equipaggio della Nina, della Pinta e della Santa Maria era completamemte stufo del viaggio... dopo mesi di navigazione senza speranza ed i viveri agli sgoccioli i marinai meditavano l'ammutinamento, pensavano di ammazzare Cristoforo e ritornarsene indietro.. Colombo ne ebbe sentore e chiamò a raccolta tutti i marinai sulla tolda... disse: ".. so che vorreste tornare indietro e studiate persino di farmi fuori... abbiamo viveri per soli 3 giorni e poi saranno finiti.. se non troviamo acqua dolce sarà la morte... è vero! Ma ditemi una cosa, se mi uccidete ed invertite la rotta... considerando che abbiamo navigato per mesi e siamo lontanissimi da ogni approdo come pensate di sopravvivere? Vi dico che è meglio andare avanti... sento che l'India è vicina... e i viveri saranno sufficienti per raggiungerla... ho visto un uccello di terra volteggiare sopra la nave... quindi la terra non può essere molto distante". L'equipaggio capì l'antifona, dove sarebbero potuti andare con tre giorni di viveri ed acqua? Restarono perciò tranquilli e dopo due giorni fu scoperta "l'America"...."

Sul blog "Altra Calcata... altro mondo" ho pubblicato un comunicato dell'ass. Popoli Minacciati che stigmatizza il danno radioattivo arrecato dal governo francese con i test nelle isole del Pacifico:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2009/11/nicolas-sarkozy-e-lorgoglio-francese.html

Nel sito del Circolo Vegetariano ho inserito una analisi lucida sulla sindrome da eccesso di collegamento web, molto divertente ed istruttiva:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/11/03/iad-internet-addiction-disorder-fanta-psichiatria-fobia-oppure-dipendenza-da-computer-maghi-e-streghe%e2%80%a6-dell%e2%80%99era-tecnologica/

Mi scrive Angelina, la ragazza di Roma: "C'è la luna che parla alle lumache senza casa stasera, e a quanto pare è una gran fortuna non avere "un tetto sulla testa" che impedirebbe di ascoltare quello che ha da dire, ed è un gran bel "discorso"! E quindi, non c'è bisogno di rosicchiare la casa di Barbanera (e così anche questa diventa un'altra storia da "piccolo principe") Grazie per avermi "inviato" gioia di vita, amore, ironia e conoscenza...! (e sai che le tue storielle le adoro....Ma quando fai i capricci come un "ragazzino" mi diverti un pò meno....). Ciao Paoletto "bimbetto" (quindi niente bacini....?!) PS: hai sentito la sentenza della Corte di Strasburgo sui crocifissi nelle scuole? (leggi: La croce non può stare in classe. http://www.periodicoliberopensiero.it/news/news_20091103-europa-crocefissi.htm )"

Mia rispostina carina: "Te possino... sei peggio di mia sorella che è della Tigre pure lei, comunque hai fatto bene a parlarmi così... me lo sono meritato e scusa la definizione sciocchina sull'invio di "gioia di vita, ironia, amore e conoscenza..." mi è scappato di bocca! Ma rappresenta qualcosa di vero. Oggi pomeriggio durante la pennichella pomeridiana ti ho sognata, è stata la prima volta ... ho avuto sentore della tua forza e dei tuoi poteri e della possibilità di ricevere da te qualche "favore" virtuale. Per questa ragione ho ricevuto l'ispirazione di scrivere l'articolo sulla dipendenza da web... Mi sono assuefatto alla tua intelligenza".

Giunti alla fine vi saluto, vostro Saul/Paolo
...........

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

Lalla è diventata una sillaba luminosa dell’anima.
Non c’è morte. Lalla non c’è nascita né morte.
Tu sei una, non con piacere o difficoltà,
non con desiderio o rabbia.
Tu non cammini con quelli che discutono sulla verità.
L’esperienza divina è continuo stupore.
Offro le azioni di questa vita al Dio interiore,
ed ovunque io vada la via è benedetta!

Lalleswari

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