Saul Arpino ritorna…
Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…
Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.
A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..
Vostro affezionato, Saul Arpino.
venerdì 10 dicembre 2010
Il Giornaletto di Saul del 11 dicembre 2010 – San Patrizio e Treia, Italia povera, tempo e denaro, olistici e glifosate, morto in strada non risarcito
ieri sera sono stato alla cerimonia per le Marche nel Mondo, che si è tenuta qui a Treia nella sala consigliare. La manifestazione si è svolta a rotazione con visite ai saloni della casa comunale, musiche della banda cittadina presentazioni di varie iniziative sportive e culturali e proiezione continua di immagini. Per la prima volta di sera da quando è iniziato il freddo ho visto il paese rivivere e gioire... bambini, genitori, anziani facevano avanti ed indietro dallo scalone del palazzo alla piazza dov'è la sede dell'accademia Georgica. Ho apprezzato soprattutto la semplicità con la quale tutte le viarie realtà della città sono state presentate ed hanno contribuito alla riuscita della festa. L'origine di questa celebrazione della qualità marchigiana è alquanto recente risale al 2005 ed è iniziata in Argentina. Da alcuni anni è stata fatta propria ed ufficializzata anche dalla Regione Marche. Tra l'altro questa è la notte in cui la casa della Madonna di Loreto si dice sorvoli Treia e per salutarla viene acceso un focarone notturno. Iersera durante la visita alla pinacoteca settecentesca mi ha colpito, osservando il dipinto che lo ritrae, la storia del patrono di Treia, che è San Patrizio. Quando la comunità in tempi antichi decise di scegliere un patrono furono messi in un sacco i nomi di tutti i santi conosciuti. Fu subito tirato fuori il rotolino con il nome di San Patrizio, ma siccome non era un santo particolarmente conosciuto, essendo partito da giovane per l'evangelizzazione dell'Irlanda, fu deciso di ritentare una nuova scelta.. ma ancora venne fuori il nome di San Patrizio. Si tentò una terza volta ma il nome del santo fu di nuovo pescato dal mucchio.. A quel punto, senza più remore, San Patrizio fu nominato patrono di Treia.
Scrive Alessandro: “Ciao Paolo, come va? Non so se ti ricordi di me: sono Alessandro, il ragazzo di Lara, ci siamo conosciuti durante l'incontro Bioregionale di fine ottobre a San Severino . Ti scrivo intanto per ringraziarvi ancora dell'ospitalità e dei Giornaletti che mi invii (non sempre riesco a leggerli il giorno stesso, ma sono molto interessanti. Sopratutto per un neofita del bioregionalismo come me) e poi per chiederti un favore: potresti inviarmi una copia delle foto fatte a casa di Lucilla? Sia Lara sia io ci terremmo molto ad avere un ricordo di quelle giornate. Grazie mille”
Mia rispostina: “Ciao Alessandro, grazie per l'apprezzamento... invio la tua richiesta a Caterina che ha scattato le foto affinché possa accontentarti... Ciao, auguri di buona vita e spero a presto....”
Scrive Lucilla Pavoni: "Fotovoltaico: gli stranieri chiedono rispetto per la campagna maceratese www.cronachemaceratesi.it - Gli stranieri si ribellano al fotovoltaico e scelgono di affidare la loro protesta ad una lettera alle autorità e a un gruppo su Facebook che nel giro di pochi giorni ha già raccolto più di 700 membri...."
Mio commento: "Questi non sono stranieri ma veri bioregionalisti..!"
Scrive Serenella Sballore: “Sono felice di informarvi che il 15 dicembre sarò relatrice a Roma ad un convegno molto importante, organizzato da Domenico Scilipoti, che riguarderà i temi dell'olismo, si tratta del I convegno del Forum Nazionale sul Movimento olistico dal titolo: "Un Mondo di conoscenza al di là del già noto" Come integrare nuovi modelli di sviluppo e di società. Mercoledì 15 dicembre 2010 ore 09.00 Sala delle Conferenze - Palazzo Marini - via del Pozzetto 158, Roma. Info. s.ballore@7impronteoasi.it -”
Scrive Antonio Borghesi: “La dignità è il bene più prezioso di un uomo, quello che, perso una volta, non è più recuperabile. Oggi, politicamente, Domenico Scilipoti, Parlamentare, da dieci anni in Italia dei Valori, ha gettato la sua alle ortiche, a pochi giorni dal voto sulla fiducia a Berlusconi...”
Scrive Vito De Russis: “Viene investito e ucciso da un'auto dopo aver avuto esitazioni ad attraversare la strada: i familiari della vittima non hanno diritto a un risarcimento, perché la colpa dell'incidente e' da ascrivere al pedone. Lo sottolinea la terza sezione civile della Cassazione confermando una sentenza della Corte d'appello di Napoli: al centro della controversia, la richiesta di risarcimento danni avanzata dai familiari di un uomo, deceduto nel 1996, mentre attraversava la strada in città” Continua:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/12/vito-de-russis-pedone-investito-e-non.html
Sto leggendo in questi giorni il libro "Il mondo secondo Monsanto - Dalla diossina agli OGM: storia di una multinazionale che vi vuole bene..." - di Marie Monique Robin. Un testo allucinante, basato su prove scientifiche definite e su numerose sentenze di Giustizia.. che hanno riconosciuto la Monsanto colpevole di innumerevoli e disastrosi danni a persone, animali ed all'ambiente. Se consideriamo anche i morti delle varie guerre "chimiche" aiutate dalla mortifera ditta sono milioni le vittime causate dalla cieca e proterva sete di denaro ai danni del mondo intero... Eppure ancora oggi la Monsanto fa affari e trova ancora -qui in Italia- chi è disposto a dar credito ai suoi prodotti pestilenziali irrorandoli sulle nostre strade... (leggete dabbasso la lettera di denuncia ricevuta da Agernova). Intanto la Monsanto si prepara all'assalto finale.. con gli OGM e con l'appropriazione di tutte le sementi presenti sulla terra l'azienda si prepara a un dominio indiscusso e satanico del pianeta. Infatti oggi l’onere della conservazione e ricerca delle erbe commestibili ed officinali è passata dai ricercatori erboristici alle multinazionali, fra cui Monsanto e Syngenta, i due colossi del geneticamente modificato), che hanno costruito un enerme bunker nelle fredda isola di Spitzbergen nel mare di Barents, una mastodontica superbanca di tutte le sementi presenti nel mondo. Una banca scavata nel granito, con speciali aeratori, portelloni e muraglie in cemento armato a prova di bomba atomica. Forse ci aspetta la fine del mondo? Oppure semplicemente si cerca attraverso i brevetti di appropriarsi dei diritti d’autore della vita sul pianeta? Fermiamoli finché siamo in tempo! Continua su:
http://paolodarpini.blogspot.com/2010/12/bioregionalismo-in-italia-e-tutela.html
Commento al proposito dei disseccanti Monsanto sulle strade (articolo soprastante) da Roberto Crosti: ".. LE MANI IN TASCA ENTRO DICEMBRE. Il trio Altieri (agroecologo), Vitali (chimico) e Marinelli (avvocato), mi sembra ben assortito per una causa legale. Chi è d'accordo però, si metta le mani in tasca e tiri fuori 50 euri per la causa. Io ci sono, chi altro?.."
Scrive Gianni Caroli di Napoli Libera: "Sarà un discorso innovativo, nell' attuale stile Pontificale mite e remissivo, quello che il Santo Padre terrà Urbi et Orbi la Notte del Santo Natale, trasmesso ovunque in Mondovisione. E conterrà un passo di condanna netta de "le pratiche usuraie" esercitate dalle compagnie finanziarie nei confronti di "interi popoli e paesi trascinati nella miseria, con le famiglie condannate alla povertà e giovani stretti nelle spire della disoccupazione, che è la peggiore delle tentazioni, ed una condizione ideale per delinquere, abbandonandosi alle illusioni della droga..." LA CHIESA DI ROMA RIALZA LA TIARA: tremino tutti i MUKKETTI PUTTANI e magnaccia; traditori del loro paese e delle sue genti tutte, Celtici o Longobardi, Veneti o Romagnoli, Siculi, Apuli e Campani.... dal Nord al Sud ugualmente. E i loro manutengoli con loro, BAZOLI E DE BENEDETTI, succhiasangue di “poveri cristiani": la pazienza delle vittime è oramai esaurita. giannicaroli@napolibera.eu”
Scrive Certi Diritti: "IL 10 DICEMBRE, GIORNATA MONDIALE DIRITTI UMANI, ABBIAMO PUBBLICATO I DOCUMENTI RISERVATI DEL CONSIGLIO EUROPEO DELL'UE. LA PROVA CHE ALCUNI PAESI, CON ARGOMENTI FITTIZI, BLOCCANO LA DIRETTIVA ANTIDISCRIMINAZIONI DELLA COMMISSIONE EUROPEA - www.certidiritti.it/wiki-rights.html -"
Scrive Giuseppe Turrisi, un articolo di carattere economico alternativo “Il film sta per finire... Il 'tempo è denaro?' riflettiamo un attimo su questa frase e cerchiamo di capire come spesso tutto quello che ci sembra chiaro e cristallino di fatto per una mente che ha un pensiero superiore questo tipo di ovvietà smodata non convince mai”: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/12/10/la-monetizzazione-del-tempo-nel-concetto-economico-americano-il-tempo-e-denaro-ma-il-film-sta-per-finire-di-giuseppe-turrisi/
Ed ancora Claudio Martinotti Doria: “Alla vigilia del 2011 appuriamo che l'Italia non è un paese per imprenditori... Ed a differenza di quanto dichiara l'imprenditore di successo (di origini italiane ma emigrato negli USA) citato nell'articolo sottostante, non risorgerà neppure quando avrà toccato il fondo, probabilmente continuerà a scavare in profondità...” Leggete tutto:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/12/10/pierluigi-zappatosta-abruzzo-profondo-ed-i-nuovi-servi-della-gleba-nelleconomia-capitalista-%e2%80%9d/
Eccoci giunti in fondo, vi saluto, Paolo/Saul
….......
Pensiero poetico del dopo Giornaletto:
“Ogni essere umano è degno di essere amato. Accoglilo con semplicità, come accoglieresti il cielo, il sole, il vagare delle nuvole. Impara la leggerezza nell'amore senza lasciarti spaventare dalla sua profondità”
(Dugpa Rimpoche)
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