Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

sabato 5 giugno 2010

Il Giornaletto di Saul del 6 giugno 2010 - Fine di una Biennale, 6 luglio a Spilamberto, 7 giugno a Napoli, Garibaldi rivisitato, cavaliere pauroso

Care, cari

oggi é l'ultimo giorno della Biennale d'Arte Creativa di Viterbo... appuntamento alla Sala Gatti alle h. 10.30 per una visita alle bellezze storiche di Viterbo, alle h. 15.00 ancora nella Sala Gatti per la tavola rotonda sulla spiritualità laica e premiazione per gli artisti vincitori del concorso, la manifestazione termina con poesie e danze spirituali ed un ultimo rinfresco con brindisi... ed anche questa é fatta! Ringrazio Laura Lucibello, Vincenzo Illiano e Michela Mezzomo Stucchi, in particolare, per la dedizione ed attenzione dedicata alla causa. Se una riuscita c'é stata é solo merito loro. Ovviamente vanno ringraziati tutti gli artisti e uomini di cultura che a vario titolo sono intervenuti nelle varie sezioni artistiche ed alle tavole rotonde e non manchino i ringraziamenti per le autorità regionali, provinciali e comunali che hanno patrocinato moralmente l'iniziativa. L'appuntamento successivo é per il 2012 (fine del mondo permettendo)?.

Al proposito della chiusura della prima edizione della Biennale scrive Laura Lucibello: "Si conclude oggi la 1a Biennale d’Arte Creativa, promossa ed organizzata dall’Associazione per la promozione delle Arti in Italia e Circolo Vegetariano VV.TT., che ha visto all'inaugurazione la gradita e cordiale presenza delle Istituzioni nelle persone degli Assessori all’Arte, Sport e Politiche Giovanili, Fabiana Santini della Regione Lazio, e Giuseppe Fraticelli della Provincia di Viterbo. Inaspettata assenza dei rappresentanti del Comune di Viterbo e dell'Università della Tuscia per impegni istituzionali. I notevoli sforzi dei promotori ed organizzatori sono stati premiati da un numeroso afflusso di pubblico che ha assistito interessato alle varie performance in calendario nei giorni scorsi, tra cui ricordiamo: il body painting di Francesco Boschi con la modella Chiara Moraglio ed il concerto dell'ottetto sax dell'Ass. Euterpe diretto dal M. T. Liuzzi. La manifestazione si conclede con la premiazione delle opere in concorso classificatesi, che viene oggi assegnata dalla Giuria composta da M. Giulio Paluzzi (Presidente), Prof. Aurelio Rizzacasa, Dr.ssa Anna Maria Tarantino, M. Alfonso Lecce e Dr.ssa Valentina Ierrobino, e la mini giuria composta da giovanissimi dai 3 ai 5 anni. Per finire l'esibizione di danza di Spirit Dance Download, Compagnia di Danza, Libera Espressione Artistica Creativa. Appuntamento per un "bis" della Biennale a settembre, sempre a Viterbo, per tutti coloro che non hanno potuto godere della manifestazione"

Ecco a voi alcuni dei fuochi pirotecnici del buon Giorgio Vitali: "La Chiesa cattolica, maestra di esibizioni teatrali di grande rilievo [come la sceneggiata "madre" di Torino con l'esposizione Urbi (qui s'intende Torino, la Torino dell'occultismo e dei travestimenti "nobiliari" il ballerino ed il fiattino), et Orbi del "lenzuolo spettrale" ha dovuto cedere di fronte ad una "potere superiore"...la CIA naturalmente. Secondo un'antica credenza.... "Ubi major minor cessat". Ovvero ove lo majore lo minore va a lo cesso. Ogni allusione ai fattacci clerico-turchi è del tutto usuale. E tuttavia NOI, forti del nostro destino, continueremo imperterriti a portare bacche e torsolo al Gran Dio Priapo!"

Scrive Hari Atma: "Ciao Paolo, che bello poter trovare finalmente uno "spazio" in cui poterti scrivere! Spesso mi lascio prendere dalla folla dei pensieri e, pur desiderando ardentemente la messa in atto della mia volontà di scrittura, capita che il "sentiero" prenda direzioni lontane da questo nobile desiderio e così.. l'anima si "strugge" in un inconsolabile lamento che solo lentamente si placa! A dire il vero, e non sai quanto mi "duole" anche il solo scriverlo, in questi giorni tanti sono i "lamenti" che prendono forma nel mio cuore. Vedo, sento e percepisco
la ferita aperta della "Scuola" e dei miei colleghi insegnanti, odo il
verso sommesso di una terra distante dalla nostra in cui si raccoglie
"l'oro nero" del progresso umano.. e taccio, in silenzio, come una foglia che viene mossa da una leggera brezza attraverso il fango e la nebbia. "Eppur si muove". Forse è proprio l'inizio e chissà, magari, "qualcosa" si muove veramente.. dal "caos" alla Vita!"

Mia rispostina: "Siamo destinati a crescere.. inevitabilmente. Ma non possiamo crescere nella forma dobbiamo crescere nella sostanza che riempie la forma.. ed é per questo che la nostra umanità, la nostra società, tutti noi, stiamo vivendo momenti così drammatici. Siamo messi a nudo.. e la verità vien fuori!"

Scrive Sara: "Per l'amico sarto a cui è stato rivelato il cammino, ma sapere dove andare non significa andarci.. "Imparare a misurare il mondo" sapere chi si è, dove si è, chi sono gli altri, scoprire che cos'è la vita, tutto questo è un DONO prezioso. “Poi ho capito che ogni cosa va misurata quando il sole è al centro dell’azzurro." Quali segreti gli sono stati rivelati... è rimanendo al centro che si può vedere ciò che normalmente non si vede, che si può misurare il mondo e guardarlo con gli occhi di Dio. Un abbraccio a un compagno di scuola"

Nel sito del Circolo Vegetariano ho pubblicato il programma per la festa del 6 luglio 2010, che si tiene sulle rive del Panaro a Spilamberto, io ci sarò:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/06/05/spilamberto-osservando-lo-scorrere-dellacqua%e2%80%a6-aspettando-lanima-gemella-incontro-sulle-rive-del-fiume-panaro-martedi-6-luglio-2010/

Scrive l'antigaribaldino Fabrizio Belloni: "Garibaldi crepò (sempre troppo tardi) il 2 giugno, esattamente il mio compleanno. Per me due giorni fausti, quindi. Quel massone, schiavista, pluripregiudicato di Garibaldi, non poteva starsene in Sud America, vero Che Guevara ante litteram? Proprio qui doveva venire a fare tali danni che ancora oggi ne paghiamo (e quanto!) le conseguenze? Protetto e fiduciario della massoneria inglese, sbarcò sotto la protezione dei cannoni della marina di sua graziosa maestà albionica, ché altrimenti la flotta Borbonica avrebbe fatto a pezzi la squinternata banda di fottipecore. Come fasullo,in quanto mai esistito, fu l'incontro di Teano con quell'altro bel tomo del Savoia. Leggetevi un bellissimo libro scritto da un meridionale: "Maledetti Savoja". Anche qua al Nord li malediciamo, i Savoja e Garibaldi. Maledetti Savoja! E maledetto Garibaldi!"

Il prossimo programma in cui siamo coinvolti si svolge in Emilia, per festeggiare il Solstizio. La manifestazione é un incontro di carattere ecologico/bioregionale/spirituale laico e vegetariano. E' possibile esporre la propria produzione di prodotti agricoli e derivati, libri e libercoli, risultati di capacità artistiche e salutistiche... insomma tutto quel che può contraddistinguere una sopravvivenza senza tecnologie industriali. Siete tutti invitati a raggiungerci:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/05/26/spilamberto-ospitaletto-di-marano-e-concordia-%e2%80%93-solstizio-d%e2%80%99estate-ricordando-il-tropico-del-cancro-dal-quale-noi-tutti-siamo-giunti-ed-incontro-bioregionale-su-ecologia-spicci/

Nel blog "Altra Calcata... altro mondo" ho trascritto un epitaffio, dedicato al Cavaliere, il quinto, dell'Apocalisse, quello di Arcore:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/06/epitaffio-poetico-drammatico-per-il-v.html

Nel blog di "Paolo D'Arpini" continua la corrispondenza con la giovane Denise che stavolta si chiede se rinchiudersi in una grotta può essere un'estrema difesa dal mondo?:
http://paolodarpini.blogspot.com/2010/06/rubrica-dascolto-scolastico.html

Ecco siam giunti alla fine e pure stavolta vi saluto, Paolo/Saul

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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

"Trenta raggi si riuniscono in un mozzo, ma l'uso del carro dipende proprio dal non essere nulla singolarmente ciascuno di essi; con l'argilla si fa il vaso ma l'uso del vaso sta proprio in quel suo vuoto; porte e finestre si ritagliano nei muri della casa, ma proprio dal vuoto dove più il muro non esiste si realizza la funzionalità della casa. Perciò l'utilizzazione dipende dalle cose materiali e la funzionalità da ciò che è immateriale".
(LAO-TSE)

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"Come una candela accende un'altra e così si trovano accese migliaia di candele, così un cuore accende un altro e così si accendono migliaia di cuori".
(L. TOLSTOI)

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Che cos’è che ci inganna?

I passi del sacro e del profano alternati
nella realtà che eternamente sorge e si eclissa?
La mente che apre porte sensoriali
dove l’”io sono” sprofonda
nella visione frammentaria delle cose?
La coscienza che barcolla
nell’intrinseca rivelazione di se stessa?
Lo scorrere del tempo che come onda
s‘infrange sulla riva dei desideri?
L’illusione di essere se stessi
senza pagare il prezzo del proprio riscatto?
La passione spegne la fiamma
di ogni lampada che sfiora.
Il suono e le voci sono artigli vellutati,
fragili bolle galleggianti
nell’infinito insondabile dell’essere.
Nel dolore del metallo informe
forgiato dal fuoco che purifica
sta la realtà e lo scopo dominante delle cose.

(Franco Libero Manco)

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