Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

martedì 8 giugno 2010

Il Giornaletto di Saul - 9 giugno 2010 - Pionieri della Biennale di Viterbo, Enzo Jannacci, amore nel quotidiano, terremoti evitabili, Daniel Tarozzi

Care, cari,

di tutte le performances compiute durante la trascorsa Biennale d'Arte Creativa di Viterbo, una in particolare ha lasciato una traccia emozionale nella mia memoria, la creazione dal vivo di un affresco, rimasto in eredità alla città di Viterbo, realizzato dall'artista Carlo Monopoli, uno vero... D'ora innanzi quando mi recherò a Viterbo non mancherò di sostare in raccogliemento nel cortile della Zaffera.. e consiglio tutti gli amici viterbesi di fare altrettanto ed il più sovente possibile, per bearsi della visione de "La Porta della Verità". Ed ecco la descrizione poetica che lo stesso Carlo Monopoli ha fatto della sua opera: "Da un possibile ed "immaginario" interno del Palazzo che fu dimora dei Papi e dei Signori .... un raggio di luce filtra e taglia con angolazione precisa ed al tempo stesso impalpabile, una stanza ..... Stanza che qui diviene palco di una rappresentazione scenica. La luce ferma un momento .... un istante .... il raggio di luce "incanta" la scena ...... Allora, attori presenti e non, giocano tra loro con il luogo, in contrapposizione diseguale rispetto al quadrato ... "QUADRO" di Viterbo .... ma "la sua staticità è nel contempo dinamicità" : tutto sembra fermo ... ma è un inganno. Lo specchio non mente ed è in esso che si muove la scena ... dove "anche ESSENZA PRENDE VITA" ... la PORTA DELLA VERITA' .... e la "Musica" inizia a sentire ..... e la sua è una musica antica come quella che si respira camminando per le vie di Viterbo..." Ed io vorrei aggiungere: "La Porta della Verità sta nella verità dello specchio che non riflette la riflessione di chi osserva.."
(Vedere foto allegata di Enrico Petrucci)

Scrive Enrico Petrucci: Cari Paolo e Laura, vorrei ringraziarvi per il vostro lavoro svolto per la realizzazione dei coinvolgenti eventi della Biennale d'Arte Creativa che si è da poco conclusa a Viterbo. Poche ma davvero sentite parole per testimoniare la gratitudine sincera dell'artista che, grazie all'abnegazione degli "ultimi pionieri", può ancora testimoniare la propia arte. Ed è vero pionierismo, il vostro, giacché questo nostro istante storico pare non riuscire a regalarci altro fuorchè tristezze. La Biennale, invero, testimonia il trionfo della libera espressione artistica e culturale degli uomini che vogliono progredire al fianco di uno stile del vivere che si identifica nella costruzione e nella libertà di espressione. Ancora grazie a nome dell'arte e degli artisti.... vi prego... continuate così, abbiamo un dannato bisogno di pionieri"

Scrive Massimo Sega: "Caro Paolo, come al solito leggo con interesse per mia conoscenza le informazioni che trasmetti con il tuo Giornaletto. Questa volta consentimi di dirti che condivido in pieno le tesi di Kiriosomega (http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/06/il-raid-israeliano-in-acque.html). In questo quadro, come sai, io ho scritto un libro con cui ho voluto dimostrare l’immoralità delle tre religioni abramatiche. Consentimi di dire che però vedo sempre una grande attenzione a non dire apertamente la verità sulle origini delle stesse, e in particolare di come le medesime partino da una dottrina fondata sulle ruberie, sulle uccisioni, sui genocidi, sulle falsità, sull’assenza del concetto di famiglia, ecc. ecc. Perché tali temi si affrontano sempre in maniera sfumata senza richiami specifici? Perché non dimostrare che le dottrine ebraico e cristiana sono agli antipodi della attuale cultura europea? Perché non ricordare permanentemente che la Chiesa di Cristo si é rifiutata di sottoscrivere la petizione per la depenalizzazione dell’omosessualità? Permettimi di dirti che l’ipocrita cultura biblica fa parte in generale del nostro patrimonio genetico..."

Scrive Riccardo Forte: "Nella "manovrina" di Tremonti è stata inserita una norma che blocca d'ufficio tutti i pignoramenti a carico delle amministrazioni pubbliche insolventi. Considerato che la P.A. paga i suoi fornitori, mediamente, a 186 giorni dalla fattura, non è difficile immaginare quale esito avrebbe una simile iniziativa. Questo senza considerare che la Class Action, così come è regolamentata dalla legge italiana, serve solo a dare una piccola soddisfazione morale a chi la promuove. Dal punto di vista dei risarcimenti, è già molto se si riesce ad ottenere il rimborso delle spese di giudizio..."

Scrive Enrica Pizzi: "Vi invitiamo a partecipare alla manifestazione "Archeologia Viva a Gabii" visite/spettacolo nell'antica città di Gabii, ad ingresso gratuito realizzate dalla Compagnia Teatrale Il Gruppo, diretta da Edoardo Torricella, con il contributo della Provincia di Roma, nei giorni: sabato 12 giugno 2010 - ore 17; domenica 13 giugno 2010 - ore 17. Info. "

Scrivono Rosa e Sergio: "Caro Paolo, grazie per l'invito per il Solstizio d´estate ed incontro bioregionale a Spilamberto. Peccato non poter venire in Emilia, ma, salvo imprevisti, saremo felici di celebrare con voi la vigilia di San Giovanni del 23 giugno a Calcata. Buona festa a tutti. A presto..."

Mia rispostina: "Il 23 giugno pomeriggio ci sarà a Calcata una cerimonia semplice e modesta e sarò lieto se voi due fratelli Scimmie parteciperete (http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=vigilia+di+san+giovanni)"

Nel blog di "Paolo D'Arpini" un replay sulla possibilità di prevedere i terremoti, in attesa del big one in California o della "fine del mondo" del 2012:
http://paolodarpini.blogspot.com/2010/06/il-mito-ricorrente-della-fine-del-mondo.html

Nel sito del Circolo Vegetariano ho pubblicato un esempio di lettera "affettuosa", in cui si parla di fatti banali, vissuti durante una giornata al mercatino della frutta e verdura in un paese qualsiasi d'Italia:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/06/08/racconti-di-vita-quotidiana-un-esempio-di-lettera-personale-scritta-con-raro-sentimento/

Nel blog "Altra Calcata... altro mondo" leggete un articolo di Daniel Tarozzi dell'ass. Terranauta sulla situazione della fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/06/daniel-tarozzi-la-piattaforma.html

Ed ancora nel bel sito del Circolo Vegetariano finalmente un po' di musica, con una canzone mitica di Jannacci che interpreta e descrive con magica preveggenza i tempi che corriamo, anche secondo Antonino Amato:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/06/08/enzo-jannacci-e-sempre-allegri-bisogna-stare-che-il-nostro-piangere-fa-male-al-re-fa-male-al-ricco-e-al-cardinale-diventan-tristi-se-noi-piangiam/

Ecco pure stavolta abbiamo chiuso la pagina giornaliera, vi saluto, Paolo/Saul

...............

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

Questo sono io,
questa sei tu…
infatti io sono ciò che tu sei.
Io il cielo
Tu la terra
Io la musica
Tu la poesia.
Sposiamoci allora
uniamoci e generiamo i nostri figli
amandoci l’un l’altra
desiderosi di grandezza morale
con la mente ed il cuore lieti
possiamo noi vivere insieme
per cento autunni.

(Giuramento matrimoniale)

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