Saul Arpino ritorna…
Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…
Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.
A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..
Vostro affezionato, Saul Arpino.
mercoledì 23 giugno 2010
Il Giornaletto di Saul del 23 giugno 2010 - Commiato del 23 giugno 2010, sessualità in natura, Nepi, scienza e profezia, laicità, ecologia profonda..
Oggi é la data del mio commiato "personale" (quello ufficiale si svolge il 29 giugno in occasione della tavola rotonda al centro visite del Parco del Treja di Calcata), sull'evento di oggi ho scritto due sciocchezzuole tanto per riempire una paginetta, leggetele nel link:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/06/vigilia-di-san-giovanni-al-circolo.html
Mi scrive Peter Boom: "Caro Paolo, a causa della mia situazione deambulatoria purtroppo non mi è possibile partecipare all'incontro di oggi (Vigilia di San Giovanni) ma Ti sarò vicino spiritualmente come sempre anche perché considero la NATURA l'unica, grande e vera deità. Già venivo pochissimo a Calcata, ma spero di farTi visita un giorno a Treia che dovrebbe stare anche abbastanza vicino al mare, da Viterbo forse 150 km. Il nostro contatto attraverso internet e se avrai un telefono anche a voce non dovrebbe venir meno. Fammi sapere bene dove poterTi trovare. Ti auguro un BUON INIZIO ed un più adatto ambiente a TREIA"
Mia rispostina: "Caro Peter, sei un vero amico... sarò (spero) sempre rintracciabile per via internet, e comunque continuerò ad organizzare manifestazioni anche a Treia nelle Marche ed a Spilamberto (dove abita Caterina in provincia di Modena). A Treia ho anche il telefono poi quando vado lì te lo comunico. L'ultima manifestazione che organizzo a Calcata é per il 29 giugno, il pomeriggio alle h. 16.00, la tavola rotonda sulla sessualità in natura... a questa potresti pure venirci..."
Mi scrive Luca Bellincioni: "Caro Paolo, ho scritto una lettera al Comune di Nepi in cui mi lamento del degrado in cui versa la cittadina. Vedi se puoi pubblicarla come "lettera aperta" da parte del segretario dell'ass. cult. onlus Oreas. Grazie, ciao!". Ecco la lettera in questione:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/06/22/lettera-aperta-a-franco-vita-sindaco-di-nepi-in-merito-alla-situazione-di-degrado-ambientale-del-territorio-nepesino/
Mi scrive Marco Bracci: "Ciao Paolo, visto che sei di nuovo "IN PISTA", ti invio una notizia che ritengo molto interessante: la prova che la coscienza è qualcosa che non ha a che vedere con il corpo fisico, ma con il nostro essere superiore. Domenica scorsa ho assistito ad una conferenza dal titolo "Scienza e Profezia-Morte e Vita dopo la morte", in cui si è parlato delle scoperte mediche sul "dopo-morte", tramite lo studio di casi di "pre-morte". Mi ha colpito il caso di un paziente che, morto a seguito di arresto cardiaco, è stato rianimato e riportato in vita. Riportato in camera, è stato intervistato e ha detto che aveva visto tutta la scena dei rianimatori che si affaccendavano intorno a lui, come se fosse sospeso al soffitto, ecc. (come ben sa chi si interessa di queste cose). Ma prima di parlare voleva rimettersi la sua dentiera, scomparsa chissà dove. Avendogli detto che non si trovava e che nessuno sapeva dove fosse stata messa, il paziente ha detto che un infermiere, mentre era in stato di pre-morte e assisteva al suo salvataggio dall'alto della stanza di rianimazione, l'aveva chiusa in un cassetto di un certo mobiletto. E infatti era proprio lì e gli è stata riconsegnata. Questa è la dimostrazione che qualcosa dopo la morte fisica continua a vivere.
Se aggiungiamo il fatto dimostrato che, negli encefalogrammi registrati nello stato di pre-morte, dopo 15-20 secondi massimo dall'arresto del cuore il diagramma risulta piatto perché non c'è attività cerebrale, è chiaro che la coscienza non risiede nel cervello e nemmeno in altre parti del corpo fisico, ma in qualcosa di esterno e di estraneo alla morte fisica. Questo qualcosa la chiamo anima, ma ognuno è libero di chiamarla come vuole"
Scrive Maria Mantello: "Invito per domenica 27 giugno 2010 - ore 21.15
Festa dell’Unità 2010 - stand Rinascita Roma, Viale delle Terme di Caracalla, ingresso libero. La laicità è il valore fondante della democrazia. Nel nostro paese però sembra una questione secondaria per molti. Ma senza laicità non ci sono diritti, non c'è libertà, nè uguaglianza. C'è solo l'arroganza di chi vuole sottomissione e dipendenza. Il 27 sera, ne parleremo con Marco Politi e Massimo Teodori"
Può continuare ad esistere la nostra specie sulla terra al ritmo attuale di sfruttamento planetario delle risorse, massimamente legato al conumo improprio di carne e derivati? Scopritelo leggendo l'articolo in chiave di ecologia profonda pubblicato sul blog di "Paolo D'Arpini":
http://paolodarpini.blogspot.com/2010/06/ecologia-profonda-ed-effetto-serra-da.html
Vi lascio al vostro destino, ciao a tutti, Paolo/Saul
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Pensieri poetici del dopo Gionaletto:
"L'essere umano che sempre e ovunque riconosca 'Io sono Brahman', Costui, sebbene possa aver dapprima bramato ogni cosa e sia stato incline a soddisfare ogni genere d'esperienza, distruggerà da sé immediatamente tutti i suoi desideri."
(Uttaragita 3.14)
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"LA REALIZZAZIONE DI UNA PERSONA RISIEDE NELLA COSTANZA DELLA SUA PRATICA. UNO STOLTO CHE RICONOSCE LA SUA STUPIDITA' E' GIA' UN SAGGIO. MA QUELLO STOLTO CHE SI CREDE UN SAGGIO, COSTUI E' VERAMENTE STUPIDO!"
(Il Buddha, attraverso Alberto Mengoni)
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