Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

mercoledì 15 luglio 2009

Racconti e riflessioni sulla Presa della Bastiglia, in senso commemorativo ed in senso metaforico (Verità ultima.... santa, integra, indivisibile)

Antonella - Monterotondo
Oggi mi son spesso fermata a riflettere sul significato della nostra personale "Bastiglia", quella specie di fortezza che ci portiamo dentro: inespugnabile, oscura, piena di trappole e fantasmi! Siamo così fortemente uniti alla sua "robusta struttura" che guai a chi si permette di criticarne la presenza in uno "spazio" che forse sarebbe più opportunamente dedicabile ad un "giardino fiorito". Eh, già...distruggere la nostra Bastiglia è un'impresa quasi impensabile, perchè il buio e le catene ci hanno ormai resi talmente "schiavi" delle vecchie abitudini, che solo l'idea di poter "intravedere" la luce ci spaventa. Il "vecchio regime" rappresenta l'ordinario, il quotidiano, rappresenta la possibilità di criticare chi se ne va in giro con un turbante in testa (ad esempio), chi mangia solo cipolle, chi cammina scalzo per strada, chi raccoglie mollette usate sotto i balconi delle case (mio nonno lo faceva sempre..e quanto si divertiva!!), chi si alza alle 5 la mattina per correre sulla riva del mare (spesso si sente dire:"ma chi glielo fa fare!!)..Questa è la nostra Bastiglia: un cumulo di "illusioni" che frenano la nostra innata creatività, trattenendo emozioni vive che non vogliamo far nascere! Oggi 14 luglio si festeggia la "presa della Bastiglia", in un atto di coraggio, forse, qualcuno romperà le catene e uscendo dal silenzio e dalla polvere saprà riconoscere la bellezza della luce in ogni creatura! Che il suo messaggio possa far "breccia" in ogni prigione e ricomporre solidamente la parola Pace in ogni esistenza!

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Sergio - Faleria
Non so se luglio è un mese strano, le api continuano naturalmente a fare il miele, ciliege e prugne abbondanti, mentre mancano le mele (tranne le cotogne), gli olivi non sono molto carichi (rispetto agli altri anni), non so se va bene cosi ma questo è, piccoli lavori di mautenzione nel dojo, il lavoro abituale, la politica che fermenta, la vita sociale ferma come ogni anno, le persone spariscono come ogni anno, insomma, di strano non vedo nulla. Ho avuto un genere d'impegno sino a giugno e c'è il solito impegno estivo in preparazione delle attività di settembre, continuo a fare quello che faccio ogni anno non senza difficoltà per garantire, in genere, una certa continuità a me stesso e nelle relazioni con le persone che frequento... Quello che invece constato è che non troviamo mai tempo per sederci e parlare di queste cose, non troviamo il tempo di conoscerci, di capire chi siamo, come la pensiamo: potremmo apprezzare le altrui capacità o evitare di perdere tempo.

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Gianfranco - Rieti
Una Bastiglia in Italia non ci sarà mai. Ci può essere invece una Nuova Resistenza per cercare di formare nuove coscienze, quando ci saranno queste nuove coscienze non ci sarà più bisogno di alcuna Bastiglia. L'unica rivoluzione possibile in Italia può solo venire dall'educazione nel senso mazziniano del termine, è questo il campo che bisogna "arare" con la Nuova resistenza. E se non si comincia mai, anche in piccolo, sarà sempre peggio. Ciao e buona riflessione.
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Christine CANADA
"Il 14 luglio, il Console di Francia a Toronto invita i suoi compatrioti a un party in giardino. Un piccolo buffet e naturalmente il meglio della tradizione francese : CHAMPAGNE. L'anno scorso c'era anche un'orchestra, in un ambiente molto famigliare, è stato realmente un bel momento. Per noi è stata l'occasione di discutere con altri francesi che non conoscevamo, o, ad esempio, con un professore della scuola francese dei bambini a cui prima dicevamo giusto "buongiorno".
C'è stata anche un'associazione di cui non ricordo il nome che aveva organizzato un bal musette (ballo popolare francese, n.d.t.)
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Marie-christine USA
14 Luglio 1986. Ricordo di una stretta di mano...
Per entrare all'Ambasciata di Francia a Washington DC il 14 luglio, bisogna prima "mostrare la zampa bianca" (espressione presa da un racconto per bambini, che significa "mostrare le credenziali", n.d.t.), ovvero lasciare che verifichino il vostro passaporto e il visto all'entrata dell'ambasciata. Quindi si forma una coda e ognuno aspetta pazientemente, come all'entrata di un museo.
Ma la cosa più impressionante deve ancora venire.... Una volta passati oltre questa linea magica, oltre l'ampia scalinata dell'entrata, vi portano verso una fila in attesa, che arriva in una specie di anticamera che dà su una gigantesca sala con le pareti completamente ricoperte di bandiere francesi. E' lì che si svolge la festa. Ma prima dovete passare un'altra trafila : stringere la mano alla moglie dell'ambasciatore, che è la vostra anfitriona, e poi all'Ambasciatore in persona.
Domanda da mille dollari : cosa si fa o cosa si dice in questi casi ? Bisogna fare un inchino come quello in cui si è appena esibita la tizia davanti a voi ? Scelgo la via più semplice : dico buonasera, il mio nome, la mia posizione, il posto in cui lavoro (dato che vivo fuori dagli Stati Uniti e sono di passaggio) e presento la mia bambina di quattro anni che sono riuscita ad infilare in un vestitino rosa e che, miracolo, non è ancora spettinata.
E dato che il tempo passa lentamente, perchè ognuno discute un pochino con l'Ambasciatore, vi guardate intorno. E vi rendete conto di colpo che avete già visto da qualche parte il viso giusto davanti a voi nella fila.
Quest'ometto in un completo di un bianco immacolato mi faceva pensare all'attore Paul Meurisse, ma non era lui. Si trattava invece del rappresentante permanente di un famoso canale della Tv francese. Con il mio metro sessantacinque lo supero facilmente di una buona spanna. Dato che lo vedevo sempre dalla cintura in sù, in televisione, non avrei mai immaginato che potesse essere così piccino !
Ed ecco che arriva il discorso dell'Ambasciatore.... piuttosto lungo....
Quando si smorzano gli applausi di circostanza, c'è un momento surreale : un movimento della folla, tutti si precipitano al buffet come se avessero dato un segnale. L'immensa sala sembra improvvisamente deserta. Ci si aspettava quasi dei litigi al buffet ! E ho visto l'Ambasciatore, con le braccia incrociate dietro la schiena, che non si muoveva e guardava la folla con un certo sorrisino sulle labbra....
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Isabelle BRASILE
Sono 4 anni che vivo a Porto Alegre, e qui c'è soltanto un consolato onorario, ovvero il nulla totale, che dimentica quasi completamente ogni anno tutti i francesi residenti qui, nonostante la nostra regolare registrazione consolare, quindi le cose che si organizzano passano attraverso l'Alliance Française. E' ovvio che qui preferiscono invitare prima i brasiliani e poi i francesi quando si tratta di feste francesi (forse quest'atteggiamento cambierà adesso che c'è un nuovo direttore), quindi quando non ci dimenticano ci invitano. Noi siamo stati invitati 2 volte, una volta in occasione di un pasto molto formale in un club elegante per il 14 luglio, qualche francese, molti brasiliani, un po' di fisarmonica e punto. L'anno scorso hanno fatto la festa in una quartiere di Porto Alegre, tutta una strada (piena sostanzialmente di ristoranti) è stata decorata con le bandiere tricolori e ogni giorno in alcuni ristoranti si poteva mangiare una specialità francese (il tutto è durato una settimana), e poi c'è stato un invito a un cocktail con lo stesso musicista di fisarmonica, ma meglio che niente....
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Valérie GIAPPONE e AFRICA DEL SUD
L'ultimo 14 luglio l'ho trascorso a Johannesburg, dove lavoravo all'epoca per il posto di Espansione Economica. C'era una festa all'Ambasciata di Pretoria (la capitale politica) dove venivano accolti i funzionari, mentre il console di Johannesburg riceveva nella sua residenza i semplici cittadini francesi. E' stato piuttosto simpatico e mi è piaciuto il fatto che la Console, il Vice console, il Capo della Missione Economica e il suo secondo in quel momento, erano all'entrata e stringevano la mano a tutti i francesi che arrivavano... Cosa mai vista a Tokyo (in ogni caso le due volte che ci sono andata, nell'umidità e la calura estiva), dove bisognava mostrare la zampa bianca all'entrata (anche se questo è normale, si faceva così anche a Johannesburg e certamente in altri luoghi) a dei cerberi sicuramente poco gentili con il popolo anonimo.
Sia a Johannesburg che a Tokyo i buffet erano abbondanti e accolti con sommo piacere, soprattutto i piatti di formaggi francesi (cari a Tokyo e rari a Johannesburg).... Va detto che ovunque si trovino, finiscono sempre assai rapidamente ! Tanto per dire quanto il nostro stomaco abbia spesso nostalgia delle cose buone ! Ma per fare un paragone con altre nazionalità, lo stesso succede in altri posti : ad esempio alla festa offerta dall'Ambasciata del Giappone a Rabat in occasione del compleanno dell'Imperatore (attualmente in dicembre), il buffet giapponese finisce rapidamente ! Forse perchè esistono solo 2 ristoranti giapponesi degni di questo nome, e poche possibilità di trovare ingredienti per la cucina giapponese?
Ho anche partecipato a un 14 luglio abbastanza simpatico ad Abidjian.
Non sono sicura che queste siano le occasioni giuste per farsi molti nuovi amici, ma se si conosce già una parte della comunità, si passa un momento simpatico, e si mangia bene !!! Ciò detto, bisogna aggiungere che questa festa arriva proprio in mezzo alle vacanze, e che spesso ci sono dunque molti assenti !
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Nadine FINLANDIA
Io e Juha siamo stati invitati alla festa del 14 luglio, nel 1898, all'Ambasciata di Helsinki. Ci siamo andati, per pura curiosità. Non era la prima volta che andavo all'Ambasciata (ci avevo incrociato François Mitterand, nel 1987).
Il buffet era molto abbondante (salsicce, formaggi, vini), e si teneva in giardino. C'erano molti ministri finlandesi, l'arcivescovo della chiesa di Finlandia, altri dignitari religiosi, dei generali.... insomma, un bel pacchettino !
E' stato divertente e interessante.
A parte questo, non facciamo nulla di interessante il 14 luglio. Non ricordo cosa facevamo il 14 luglio negli Stati Uniti.
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Viviane TAHITI
Anche nella Polinesia Francese si festeggia il 14 luglio. Ovviamente, si svolge in maniera differente che in un paese d'espatrio "classico" perchè qui siamo in Francia.... Dunque non ci sono party in giardino all'ambasciata o altri luoghi ufficiali, ma una parata militare come sui Campi Elisi a Parigi. Molti tahitiani o turisti guardano con entusiasmo questa sfilata, nel calore e sotto il sole dell'estate australe. Quest'anno è stato il primo per noi, perchè mio marito partecipava alla sfilata.... nella sua uniforme bianca e con il fucile in spalla. A me resta soprattutto il ricordo della pulizia del vestito bianco che era macchiato di grasso !? Viva il sapone di Marsiglia !!! Scherzi a parte, una sfilata militare è sempre impressionante da vedere per via dell'ordine e delle belle uniformi immacolate.....
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Anne-Marie GIAPPONE
In genere l'ambasciatore organizza una festa per i francesi nei giardini della sua bellissima residenza. E' una giornata calda perchè si è nel mezzo dell'estate giapponese, quindi caldo e umido. I vestiti delle signore sono leggeri e gli uomini portano una camicia.
Bisogna vestirsi correttamente, va da sé, ma succede che alcuni invitati arrivino in tenuta troppo casual e si facciano rimproverare dai gendarmi all'entrata. L'anno scorso i bermuda sono stati ufficialmente proibiti. Sempre lo scorso anno, e per la prima volta, gli amici non francesi non erano ammessi all'interno della residenza. Può darsi che la decisione sia stata motivata da qualcosa di spiacevole successo negli anni precedenti, ma le male lingue parlano di problemi di budget.
Per questo pranzo sul prato l'ambasciatore fa mettere dei grandi tavoli sotto a delle tende. Per me è l'unico momento in cui posso gustarmi la mia porzione di salsiccia con soddisfazione. E' anche l'occasione per ritrovarsi con gli amici che non vediamo troppo spesso a causa delle grandi distanze in questa megalopoli. Fino allo scorso anno sono riuscita ad andarci facendo saltare i miei corsi, se il 14 cadeva in un giorno scolastico. Agli studenti va bene, e io spiego sempre dove vado e cos'è questa festa. La maggior parte la conosce come "la festa di Parigi". Dico loro che è la festa più importante della Francia.
Il pranzo dura due ore e mezza circa e poi gli invitati se ne vanno. Dato che il pomeriggio è già cominciato, succede che dei gruppi che si sono formati continuino la festa da un'altra parte, chi da qualche amico vicino, chi in un bar.
Non so se veniamo a questa festa per celebrare il 14 luglio, per vedere gli amici o per mangiare le buone ricette dei grandi chefs francesi. Probabilmente un po' di tutto questo insieme.
Un aneddoto che mi è stato riferito. Diversi anni fa, quando il 14 luglio si festeggiava di sera, dei giovani si sono buttati nudi nella piscina dell'ambasciatore con grande sbigottimento della sposa. L'anno dopo la cena si è trasformata in pranzo, e la parte piscina è stata chiusa agli invitati. Pranziamo sul prato, e possiamo ammirarla da fuori, invidiandola, a causa del forte calore estivo.
Un altro anedotto che fa meno onore ai nostri compatrioti uomini. Fino a qualche anno fa, quando il 14 luglio si festeggiava di sera ed era più aperto che adesso, venivano delle giovani giapponesi in cerca della loro anima gemella. Alcune di queste si sono poi ritrovate in stato interessante ad opera dei nostri compatrioti. La storia dice che queste giovani conoscessero solo il nome del loro amato e che quando sono andate a cercarli all'Ambasciata dopo aver scoperto il proprio stato, questi signori erano già partiti (giovani volontari?) o sconosciuti ai più.
Una delle mie amiche giapponesi sposata a un diplomatico e invitata con lui a una reception per delle grandi personalità (che è sempre di sera) si è vista vietare l'ingresso. Ha dovuto mostrare il suo biglietto d'invito per poter entrare, ed è lei che mi ha raccontato l'aneddoto di cui sopra.

E ALTROVE....
C'è una festa in giardino ogni anno all'ambasciata. In generale piove, è il periodo dei monsoni in Corea anche in estate !
In Indonesia, cosa non abbiamo mangiato come salsicce e formaggi a questo famoso garden party ! Tutti si sono riempiti ben bene la pancia !
A Londra per il 14 luglio c'è sempre un ballo e una cena organizzati al liceo Francese, in cortile, che resta una festa molto "frenchie frenchie" (come gli inglesi chiamano i francesi, n.d.t.), ma simpatica perchè varie generazioni si mischiano!
In Costa d'Avorio, Stéphanie ha assistito a una giornata al BIMA (Battaglione dell'Infanteria della Marina), per l'occasione c'era una piccola sfilata, un cocktail e in pomeriggio dei giochi organizzati dai militari per i bambini.
In Italia (Calcata - Viterbo), Paolo con discendenze francesi (è il padre di Massimiliano Davide D'Arpini cittadino francese residente a Parigi) ha festeggiato cun una presa della Bastiglia in termini zen: "Oppidum Obscuratae Mentis". Invitando i suoi conterranei ad una riflessione sul concetto di libertà, eguaglianza e fraternità.

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Post Scriptum:
...ma il punto è anche un altro: prima o poi, questa Bastiglia va affrontata! Il famoso 14 luglio arriva per tutti, prima o poi....
In verità, comunque, io so che non esiste più nessuna Bastiglia... ma chi ci crederebbe? Le convinzioni creano la realtà e offuscano la verità! Tu sei me ed io sono te; interno ed esterno in un unico sottile pensiero, in un atomo di consapevolezza che ci abbraccia amorevolmente, come pioggia e sole insieme. Atomi d'infinito che hanno nostalgia di Dio!
A.P.

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