Saul Arpino ritorna…
Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…
Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.
A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..
Vostro affezionato, Saul Arpino.
lunedì 20 luglio 2009
Accoglienze trionfali a Silvio Berlusconi di ritorno dal giro del mondo per promuovere la sua candidatura al Nobel per la Pace
Silvio Berlusconi, per promuovere la sua candidatura a premio Nobel per la pace, decide di compiere un giro del mondo e s'imbarca su una nave da crociera che tocca i vari porti dei cinque continenti. Ad uno di questi porti, a Bombay, capita che s'imbarchi anche Saul Arpino, reduce da un lungo pellegrinaggio in India.
Alfine la nave rientra in Italia.
Al porto di Civitavecchia, appena la nave attracca, le bande si mettono a suonare, i soldati, i deputati ed i prelati salutano il ritorno a casa del presidente Silvio Berlusconi, che viene accolto come un messaggero della pace mondiale. In prima fila uno stuolo di majorettes e ragazze veline che lo abbracciano e lo coprono di baci e carezze. Nell'aria rimbambano i colpi a salve e brillano i fuochi artificiali mentre le pompe portuali gettano in aria schizzi altissimi in un arco di trionfo idraulico.
Saul Arpino, scendendo dalla nave, viene anch'egli ricevuto da un gruppetto di tre o quattro amici che cercano di farsi sentire in mezzo a quel tumulto. Uno di essi gli dice: "Ci dispiace che non possiamo tributarti le accoglienze del ritorno che riceve Silvio Berlusconi..".
Ma Saul, indicando verso il cielo, prontamente risponde: "Va bene così io non sono ancora arrivato a casa...".
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