Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

martedì 18 maggio 2010

Il Giornaletto di Saul del 19 maggio 2010 - Energia pulita, mezzi vegetariani, rimedi semplici per la salute, bioregionalismo, il bene ed il male...

Care, cari

comincio con una lettera di Luca Bellincioni che, dopo Marzia Marzoli, spiega accuratamente come la tutela dell'ambiente dovrebbe andare di pari passo con la produzione energetica da fonti pulite:
http://paolodarpini.blogspot.com/2010/05/la-produzione-energetica-da-fonti.html

Sul tema energetico scrive anche il prof. Benito Castorina: "Paolo, quando scrivi vere alternative, parlando delle riflessioni riflesse da “green peace” di Marzia Marzoli, sembra che tu le condivida e le ritenga vere. Solo la natura produce energia e consente di produrne senza inquinare. Tutte le proposte contenute nella “evoluzione agroindustriale” sono al netto dell’inquinamento dell’informazione, non riflettono nulla e trasformano, evolvono ed elevano, grazie ai raggi solari ed alla forza vitale, la materia elementare producendo quell’energia che assiema e separa, muove e commuove, ristora e sviluppa, esseri e organismi viventi. Il focus sull’energia è sbagliato, il problema è la dipendenza/fine del petrolio e la sua presenza nella maggior parte dei prodotti che ci circondano e vestono. L’evoluzione agroindustriale porterà alla produzione di quanto oggi dipende dal petrolio, senza inquinare, e al riequilibrio degli ecosistemi e del pianeta (desertificazione, inquinamento e scarsezza d’aqua, salinizzazione delle falde, riduzione della pressione intertiziale nei terreni con emissioni di gas, gas serra, buco dell’ozono, smottamenti, frane, tropicalizzazione e quant’altro) e risolverà tra l’altro il problema dell’occupazione, dei rifiuti e dell’energia in quanto i prodotti naturali, esito delle lavorazioni agroindustriali, altro non sono che concime per la terra e biomassa per la produzione di energia elettrica e gas (quest’ultimo non si produce col fotovoltaico o l’eolico). So di non dirti nulla che non ci siamo detto, ma è importante per il futuro del mondo e per quella specie in estinzione chiamata umanità, sorvegliare suipossibili innamoramenti di nostre amiche ed amici per scelte che vanno in direzione opposta a quella in cui credono e vorrebbero vedere realizzata. Ti abbraccio con l’affetto di sempre che estendo a Marzia Marzoli con preghiera di volermi bene..."

Scrive Laura Raduta: "L'assemblea per la ricostituente dell'associazione RETE DEI CITTADINI si svolgerà a Roma il prossimo 22 maggio 2010. Info. rdclazio@gmail.com"

Domani a Viterbo, presentazione della Biennale d'Arte Creativa: "CONFERENZA STAMPA-INVITO. GIOVEDI' 20 MAGGIO ALLE ORE 11,30 PRESSO LA SALA DEL CONSIGLIO DI PALAZZO DEI PRIORI - Viterbo - IL SINDACO GIULIO MARINI CON L'ASS. ALLA CULTURA VITO GUERRIERO, INSIEME AI PROMOTORI DELL'INIZIATIVA PAOLO D'ARPINI E LAURA LUCIBELLO PRESENTERANNO ALLA STAMPA LA PRIMA EDIZIONE DELLA BIENNALE D'ARTE CREATIVA DI VITERBO IN PROGRAMMA DAL 29 MAGGIO AL 6 GIUGNO 2010. Alla conferenza interverranno: l'Assessore alla Cultura della Provincia, Giuseppe Fraticelli, il Vice Rettore dell'Università della Tuscia, Giuseppe Nascetti, il Presidente del Consorzio Biblioteche di Viterbo, Romualdo Luzi e il Presidente dell'Accademia Kronos, Ennio La Malfa. VI ASPETTIAMO!"

Scrive Sara: "Senti, ma lo sai cosa ho sognato? Ho sognato il male.
Un guerriero. Diverso da come ci si può aspettare perchè non aveva paura, rabbia, dolore, ferocia ciò che noi siamo abituati a vedere in noi stessi o negli altri come essere umani. Persegue se stesso, lo fa poichè questo è il suo esistere e la sua continuità..."

Mia rispostina (un po' lunga): "..ed io una volta ho sognato il bene... e lo sai com'era? Aveva la mia faccia da scimmione, accompagnato da un fine destriero (il mio intelligente cavallo) e da una intrepida capra (la mia memoria karmica). All'avventura, per andare a combattere i demoni, lui dietro, che teneva sotto controllo il cavallo che voleva svicolare, e che guarniva la capra con una maglia protettiva. E quando arrivavano i malefici gnomi del male, ecco che il cavallo per allontanarsi da loro, visto che erano proprio schifosi, li schiacciava sotto i suoi zoccoli contento. La capra si faceva largo a cornate e zampate. Ed io? Il buon scimmione? Incitavo: "Avanti miei prodi!", restando defilato dalla lotta..."

Scrive Massimo, ancora sul Bene e sul Male: "Caro Paolo, nel Giornaletto del 17 maggio così leggo: Comunque più ci si sforza verso il bene comune più il nostro pensiero diventa equanime, né di qua né di là del fiume... nel mezzo, in navigazione..." Ti domando: CHI CI DICE QUAL'E’ IL BENE COMUNE? Nella storia c'é stata una massa di persone che ha ritenuto di agire per il bene comune e poi si é dimostrato che avevano agito per il male comune. A questo aggiungi che ognuno ha il suo bene comune. Per quanto mi riguarda, il mio bene comune, che io chiamo invece interesse generale, non ha mai coinciso con l’analogo concetto degli altri...."

Scrive la Biblioteca di Spilamberto: "LE PAROLE PER DIRE. Cercare parole e trovare parole per dire, raccontare quello che vediamo e sentiamo. Laboratorio di scrittura creativa con Maurizio Matrone. SABATO 22 maggio 2009 ore 10.00. BIBLIOTECA di SPILAMBERTO. Info. munari.simo@libero.it"

E mentre si cercano le parole giuste per dire quel che sentiamo magari capita che si possa scrivere una verità umana... E' possibile essere parzialmente vegetariani o parzialmente carnivori e mantenere uno sguardo equanime verso gli altri? Per scoprirlo leggete le riflessioni di Caterina Regazzi:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/05/18/meditando-a-spilamberto-considerazioni-sulla-vita-che-vive-sulla-vita-di-caterina-regazzi/

Quando un medico consiglia le "cure caserecce" vuol dire che siamo ritornati alla vera arte medica, quella della salute! Leggete gli utili consigli della iridologa vegetariana Milena Auretta Rosso:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/05/18/milena-auretta-rosso-remedios-todos-malos-e-remedios-caseiros-quando-la-medicina-e-arte-della-salute/

Nel blog "Altra Calcata... altro mondo" potete leggere l'articolo sul federalismo di carattere bioregionale del prof. Aurelio Rizzacasa:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/05/il-federalismo-puo-essere-solo-di.html

Ultim'ora. Ancora sulla bozza di proposta per l'agricoltura contadina, nell'ambito della discussione all'interno della Rete Bioregionale Italiana, scrive Jacqueline: "Dopo aver letto i vari interventi, ho deciso anch'io di dare il mio contributo. Ringrazio Stefano per la sua proposta di arricchimento di alcuni punti della bozza. Certamente la questione dell'alimentazione e della non uccisione degli animali è una urgenza da affrontare, così come il petrolio, il nucleare, le armi, e quanto altro. Lo sappiamo, e verrà il giorno in cui faremo tutti a meno di questi veleni ( aggravati da sovrappopolamento, desertificazione e miseria ).
Sentendomi parte del pensiero bioregionale, tenendo conto delle varie posizioni interne e di altri gruppi, come membro della Rete appoggio la proposta di bozza perché ha il merito di cercare di ottenere la tutela di una tradizione che per secoli ha vissuto di sopravvivenza e non di profitto. Questa proposta non risolverà tutti i problemi e potrà nel tempo evolvere. Ben vengano le azioni di tutti i gruppi già esistenti nel mondo eco-pacifista. Più forze e coscienze ci sono meglio è. Le nostre diversità messe insieme dovrebbero contribuire alla perfezione di un agire per cambiare il sistema economico-politico che ci governa. Spero di vedervi in tanti al prossimo incontro di settembre-ottobre. Un abbraccio"

E qui lasciamoci così senza rancor, vostro Paolo & Saul...

...............

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

Conoscete questo racconto di Tolstoï?
Passeggiando per le sue terre, un re raccolse un giorno un seme
della grandezza di una nocciola. Meravigliato, fece appello alla
scienza di tutti i saggi della sua corte, ma nessuno seppe dirgli
il nome né la provenienza di quel seme. Nel frattempo, il re
venne a sapere che nel suo regno viveva un uomo molto anziano il
quale avrebbe forse potuto dargli informazioni, e così lo fece
chiamare. L'uomo, quasi cieco, arrivò appoggiandosi a due
stampelle. Dopo aver lungamente esaminato il seme, dovette
confessare la propria ignoranza. "Ma chiamerò mio padre - disse -
forse lui si ricorderà di averne visti di simili". Il padre
arrivò, appoggiandosi a una sola stampella. Neppure lui seppe
identificare il seme, ma propose a sua volta di far venire suo
padre...
Questi arrivò subito; aveva l'aria di un uomo giovane, robusto e
allegro. Afferrò il seme ed esclamò: "Ma questo è un chicco di
grano che cresceva al tempo della mia infanzia! A quell'epoca i
chicchi di grano erano molto grossi, ma da quando gli esseri
umani sono diventati disonesti e cattivi, la loro dimensione non
ha smesso di diminuire. E se mi vedete così robusto e più giovane
di mio figlio e di mio nipote, è perché continuo a vivere secondo
le regole dell'onestà e della bontà che regnavano nella mia infanzia"

Omraam Mikhaël Aïvanhov

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