Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

martedì 19 aprile 2011

Il Giornaletto di Saul del 20 aprile 2011 – Sint ut sunt aut non sint,Vittorio, salvarsi dall’apocalisse, precipitevolissimevolmente Maria Castronovo…

Care, cari,

scrive Gianfranco Paris: ”Sint ut sunt aut non sint… Habemus aut non habemus papam? Nanni Moretti ci ha abituato da anni ad un cinema non conformista. I suoi film colpirono subito il segno con la critica cinematografica più esigente fin dal suo primo film in super otto “Io sono un autarchico” del 1976, che suscitò l'attenzione di Filmstudio la rivista di Edoardo Bruno...” – Continua:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/04/19/gianfranco-paris-%e2%80%9csint-ut-sunt-aut-non-sint%e2%80%a6-habemus-aut-non-habemus-papam%e2%80%9d-dubbi-laici-sul-film-di-nanni-moretti/

Altro commento sullo stesso tema da Maria Castronovo: “Caro Paolo, per davvero è stata una bella sorpresa rivedere Peter Boom im forma luminosa nelle vesti del cardinale, e oggi ancora di più mi ha piacevolmente colpita la sua diretta testimonianza dalla viva esperienza del set e del suo lavoro che ci ha offerto di gustare una gran bella interpretazione:). Il film però, che ci regala sgranati e surreali sorrisi, mi ha avvolta di malinconia. Desidero condividerla con Peter, con te e con tutti gli altri. Una malinconia doppia, e a doppio taglio. La prima lama la dedico a tutti coloro che - in coscienza o in incoscienza - adorano attraversare lo spalancato portone della letteralità, scapicollandosi ad alta velocità sull'autostrada dei significati primi e inequivocabili... c'è un Papa? Allora E' il Papa. C'è un Vaticano? Allora E' il Vaticano. (So che mi sto facendo dei nemici, ma li invito con affetto a seguirmi sul sentiero delle capre...). La seconda lama la dedico agli Artisti tutti in generale, e a Nanni nel particolare: a loro, che sono rimasti gli unici a ricordarsi che l'Arte vola sempre ad occupare il territorio del silenzio, del non-detto o dell'indicibile, del rinviato ad altro, del criptato che deve essere ri-trovato. La METAFORA, il sentiero aspro e selvaggio delle capre, è l'unico codice dell'Arte, e nulla può concedere alla miopia congenita della letteralità. Non leggo giornali, non seguo polemiche... amo solo chi m'inchioda alla riflessione, merce scarsa di questi tempi specialmente presso i guru della stampa. L'IRONIA di Moretti sa compiere questo miracolo: scritta maiuscola, come di dovere per la più superba e difficile Figura Metaforica di Significato. Qualcuno - la mia memoria mi tradisce - l'ha definita la Figura che toglie al PIU' per dare al MENO... difficile, vero, il sentiero delle capre? Se sei uno sprovveduto ti dico che sei una volpe e se sei lento ti dico che sei una lepre: la massima furbizia della volpe, la massima velocità della lepre... mettono in luce la tua meno-mazione. Ho tolto al più e ho dato al meno, e si genera il sorriso. Quel particolare sorriso che inaugura la riflessione. Che il Papa Cattolico sia il più appropriato e figurale simbolo del MASSIMO, credo non possa sfuggire a nessuno. C'è un altro uomo sul pianeta che rischia, in assenza di scelta e nel suo avanzato autunno, di doversi prendere sulle spalle la croce della primavera? Il Papa della Rinuncia: uno ce n'è stato, e non certo per sua volontà. Il secondo è quello offerto da Moretti: cinematografico, letterario, finzionale. Resterebbe da scoprire quale sia il MENO che gli fa da contraltare e che ne dovrebbe uscire individuato e illuminato. Ecco: a questo MENO io offro entrambe le lame della mia malinconia... a tutti quelli che appena svegli non sono all'altezza e non sono adeguati: ai medici derubati dei loro ospedali, agli insegnanti scippati delle loro scuole, ai cittadini sconfitti dalla loro patria, ai giovani inadeguati al loro futuro e ai vecchi inadeguati a farsene carico... continuatelo Voi l'elenco degli inadeguati, ma metteteci dentro soprattutto quelli che sono inadeguati a cogliere la loro inadeguatezza, quelli per cui è sempre inadeguata la Chiesa o l'Opposizione o la Maggioranza ... o la Società tutta, tranne loro. A costoro dedico la più ironica delle frecciate dell'Ironico Orazio: cur rides? de te fabula narravit. PERCHÈ RIDI? LA FIABA HA PARLATO DI TE. Un grande abbraccio, Paolo, e un augurio di sempre rinnovante e sorprendente Buon Passaggio”

Mia rispostina: “Sorella saggia e buona... Ancora non avendo ricevuto la tua lettera avevo titolato la recensione giuntami dall'amico Gianfranco Paris: "Sint ut sunt aut non sint".. Ed ora la tua sottile ed allo stesso tempo tagliente critica.. il massimo, quasi troppo, per una "presa per il culo" come questa di Moretti. Dici bene: "La favola parla di te, perché ridi..?".. In verità son qui che piango al pensiero che il pensiero sia ridotto a metafora.... Passando a cose più "concrete" ti comunico che il 26 aprile sarò con Caterina a casa di Luisa per la notte... prima di dormire andremo a mangiarci una pizza da qualche parte, lì dalle sue parti.., se ti va raggiungici...”

In memoria di Vittorio: “Ciao a tutte e tutti. Sono Marta da Palermo. Scrivo per parlarvi di Amman dove ho vissuto l'anno scorso e dove hanno organizzato una manifestazione (penso sarà altrettanto grande al Cairo) per Vittorio. Che dire? In Giordania il 60 % e più degli abitanti è di origine palestinese, c'è proprio un campo profughi il più povero Gaza camp dove sono tutti provenienti da gaza ed è l'unico campo profughi della giordania dove ancora la plus part non ha la cittadinanza giordana. Il popolo giordano (di origine palestinese e non) è molto attaccato al popolo italiano e sono contenta mi abbiano chiamato e manifestato solidarietà. Inoltre volevo scrivere che: il 5 maggio Vittorio era atteso a Palermo per la prima volta e per l'occasione stavamo organizzando una tre giorni sulla Palestina, sulla Freedom Flottilla e a un mese dalla morte di Juliano. Vittorio avrebbe dovuto continuare il giro in Sicilia a Ct, Me, Ag, ma soprattutto a Cinisi la città di Peppino Impastato ucciso il 9 maggio dalla mafia per il suo attivismo antimafia, la sua radio, le sue idee, il suo coraggio...adesso non ci sarò Vittorio con noi a ricordare Peppino, perchè Vittorio è un altro Peppino… Grazie Vittorio, grazie all'Ism. Per tutto…”

Scrive Tullia: “La Commissione dei Diritti Umani dello Stato dell’Andra Pradesh, il 18 aprile u.s. ha ordinato al Governo di presentare un resoconto sulla salute del leader spirituale Sathya Sai Baba, sottoposto nelle ultime tre settimane a cure mediche nell’ospedale di Puttaparthi. La Commissione ha richiesto al primo segretario SV Prasad di presentare prima del 29 aprile un resoconto dettagliato sulle condizioni dell’ottantacinquenne leader spirituale e i trattamenti somministratigli”

Scrive Claudio Martinotti Doria: “L'Europa sta affondando. La Grecia tecnicamente è fallita, seguiranno prossimamente l'Irlanda ed il Portogallo, ed i media italiani cazzeggiano ... prosegue su: http://www.cavalieredimonferrato.it/”

Possiamo ancora salvarci dall’apocalisse? Giuseppe Altieri ci fornisce alcuni semplici consigli per salvare il salvabile: “….Informiamo più fratelli possibile con la coscienza che informazioni parziali e sottovalutazioni oggi rappresentano atti di incoscenza e favoreggiamento indiretto dei Criminali che governano il disastro globale e lo sterminio Umano sul pianeta Madre Terra” – Continua:
http://paolodarpini.blogspot.com/2011/04/come-evitare-lestinzione-della-specie.html

Scrive Paola Botta Beltramo – OTS - Biella: “L’antropologo-teosofo Bernardino del Boca ha diretto la rivista sperimentale Età dell’Acquario dal 1970 al 2001 Dalla rivista n. 1/1970: Questa rivista può capitare in tutte le mani, anche nelle mani di quella categoria di spiritualisti che basano la loro spiritualità non sul modo di vivere e di sentire, ma soltanto su quanto offre loro la “conoscenza” della spiritualità. Questi non potranno capire nulla di quanto viene qui scritto. (…) Coloro che accettano lo spiritualismo soltanto con la mente si fermeranno alle parole ed ai concetti con spirito critico. Per loro la lettura di queste pagine sarà soltanto una perdita di tempo. Per comprendere ciò facciano un esperimento: vadano in una macelleria o in un allevamento di animali destinati al macello o si rechino nelle vicinanze di un mattatoio. Se rimarranno insensibili alle vibrazioni di questi luoghi. devono convincersi che questa rivista è –per ora- incomprensibile per loro.”

Scrive Sara Sileoni: “Sono molto felice che la mia richiesta di partecipazione alla manifestazione di Treia sia stata ben accolta. Mi farebbe piacere se nei prossimi giorni, magari dopo Pasqua, ci potessimo incontrare per farle vedere i miei lavori. Comunque ora sto organizzandomi con Francesca Salvucci per le stampare le locandine. La ringrazio. A presto”

Mia rispostina: “Bene, cara Sara.. In effetti tornerò a Treia il 27 aprile in serata, penso ci si possa incontrare da quella data in poi, possibilmente prima del 7 maggio.. giorno in cui la Festa dei Precursori ha inizio... Se vuoi telefonami allo: 0733/216293”

Scrive Giorgio Nebbia: “Dopo gli incidenti alle centrali nucleari giapponesi di Fukushima c’è stato un po’ di ripensamento nei programmi nucleari del governo italiano; lo stesso governo si è affrettato a emanare un decreto che rimanda di un anno le procedure di localizzazione delle possibili centrali nucleari (ma non le procedure di localizzazione dei depositi delle scorie radioattive); vari paesi hanno deciso di rivedere le condizioni di sicurezza delle centrali esistenti, le quali (sono quasi 450 nel mondo)…..” Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2011/04/fukushima-conseguenze-economiche-degli.html

Ho così concluso anche questo numero, vi saluto! Paolo/Saul

………….

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

Due parole per Socrate

Sotto che legge vivi?
Mi chiesero tutti insieme, senza nemmeno darmi il tempo di capire cosa fosse realmente una legge e perché l'uomo ha creato il bisogno di averne per regolare meglio la vita sua e quella altrui.
Sotto quale legge vivi?
Risuonava in me questo quesito come nelle orecchie di un bambino continuerebbe a rimbombare la retorica domanda: COME TI CHIAMI?
Sotto quale legge vivo?
...Per quale motivo vi interessa tanto, mi chiedevo senza nemmeno tentare di far apprendere che non era assolutamente la cosa più importante che si dovesse sapere.
Vivo nella legge del mio buon senso, presso le virgole delle mie esperienze, accoccolata nel pensiero di ciò che ammiro, riparata sotto le tettoie dei miei errori che trascinano le mie domande nelle risposte più frastagliate e sfumate possibili...
Vivo nella legge quotidiana del rispetto, nel disgelo epocale dell'indifferenza.
Vivevo onestamente nella menzogna più totale quando i miei concittadini avevano già deciso di vivere e basta, e magari di uccidere se ce ne fosse stato bisogno.
Vivo come vivo, fondamentalmente senza nessuna legge inibitoria, tra le mie mani risiede un forte senso di coscienza che mi guida e mi lascia assaporare il libero arbitrio ai limiti del possibile.
Vivo come mi è concesso vivere e come non mi rimane altro che avanzare.
Vivo ancora perché contro ogni logica e presunzione ho la forza di ricordare e non dimenticare anche ciò che di più triste accadde.
Vivo e sorrido perché contro ogni preconcetto sciocco e non sapiente ho sempre vissuto sulla mia pelle e sui miei sentimenti...
Vivo perché non ho un libro.
Respiro ancora perché non posseggo autore naturale che non sia la mia origine statica e in evoluzione,
vivo perché nella menzogna dissi la verità mentendo, perché giurando il falso dichiarai il vero.
Vivo perché non possono scriversi parole che riassumano una vita che scorre, perché non esiste processo tanto grande che possa giustiziarmi, non voi almeno, non tutti si intende.
Vivo perché è molto più importante vivere che lasciarsi morire, vivo così, come forse non sapreste, come forse non si dovrebbe, vivo come mi viene e come non riesco a non vivere.
Vivo sotto l'unico senso che meriterebbe di riempire la vita di tutti,
e credo sia quello di ricordarla...se alle volte non fosse troppo doloroso.

(Noemi Longo)

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