Saul Arpino ritorna…
Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…
Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.
A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..
Vostro affezionato, Saul Arpino.
domenica 17 aprile 2011
Il Giornaletto di Saul del 18 aprile 2011 – Libia Libera, Enrico Del Vescovo, Berlusconi all’inferno, fratelli animali, Antichi Cammini…
Scrive Roberto Falvella: “…questo scilipoti non merita la vostra attenzione…”
Mia rispostina: “Tranquillo Roberto.. l'avevo già cancellato dal novero... solo che non mi piacciono le volgarità tutto lì...la mia solidarietà è solo sul piano umano, dal punto di vista politico non approvo minimamnete il suo comportamento....”
Scrive Enrico Del Vescovo: “Nel corso degli ultimi decenni abbiamo assistito ad una espansione irrefrenabile del cemento e gran parte del territorio nazionale è stato ricoperto da nuove costruzioni, talvolta, ignorando persino le più elementari regole della sicurezza, con la conseguenza di favorire nefaste alluvioni e frane. Tali circostanze implicano gravi problemi per l'ambiente, per la tutela del paesaggio e per la qualità stessa di vita dei cittadini. Una gestione sostenibile del territorio ha assunto pertanto un'importanza ed urgenza prioritaria di cui, però, non sembra che la classe politica attuale si sia veramente accorta. Salvatore Settis, insigne personalità del mondo della cultura, membro del direttivo nazionale di ITALIA NOSTRA, da tempo sta conducendo una battaglia importante per la difesa del paesaggio e dell'ambiente del nostro paese. VENERDI 29 Aprile, ore 18:30, FRASCATI, Scuderie Aldobrandini, Piazza Marconi. SALVATORE SETTIS, Già direttore della Scuola Normale di Pisa presenta il suo libro: "PAESAGGIO COSTITUZIONE E CEMENTO" La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile, ingresso libero”
Scrive Caterina: “.. ho sognato che stavamo dormendo e che si era fatto tardi e tu non volevi alzarti dal letto ed io ti dicevo.. ‘svegliati amore che devi ancora scrivere il Giornaletto’ ed io ..’no, basta.. il Giornaletto non voglio.. ma siccome tu mi hai sveglioto ora mi metto al computer e scriverò tutti articoli catastrofisti…” e lei ‘ non serviranno più articolo catastrofisti percheè tutti gli uomini si saranno risvegliati dall’incubo consumista e così la società si salva dall’esistonzione..’ ed io ‘…pure Berlusconi si pente?’ e lei ‘sì anche lui ma siccome deve espiare viene obbligato a pedalare in una centrare elettrica a motore umano.. lui ed Alfano devono pedalare da un biciclottone enorme, c’è anche Slipoti ma lui pedala da una biciclettina più piccola… e poi c’è uno che li frusta se non pedalano abbastanza forte..’ ed io ‘ lo so chi è quello.. è Di Pietro che mentre frusta produce anche lui energia elettrica..’. Vi è piaciuto questo raccontino?
Insomma vi piacciono le favole e la scrittura creativa? Ecco allora una Metafora tra il Sole e gli abissi dell'esistenza.. inviata da Lucilla Casta che dice: “Questa è una storia, una metafora, c'è chi può continuare questo racconto come sente in Se ... Nella sua RISONANZA .... Esempio di ARTE TERAPIA tramite la Scrittura Creativa ....” - http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/04/17/lucilla-casta-la-favola-della-fine-del-tutto-e-del-grande-cambiamento/
Scrive Matteo Casula: “Buongiorno, mi chiamo Matteo Casula e sono il presidente e fondatore della Associazione Antichi Cammini, con sede nella provincia di Cagliari.
Sono una guida ambientale escursionistica e ho una Laurea in educazione e Divulgazione Ambientale. In tutte le mie attività e in quelle dell'Associazione cerco di seguire i principi dell'ecologia profonda, ispirandomi alle parole di Gary Snyder che ammiro molto. Abito in campagna, meno isolato da quanto vorrei, ma fuori dalla città perlomeno, dove con la mia compagna e il mio bambino arrivato da pochi
giorni, viviamo a stretto contatto con l'ecosistema che ci circonda. Il sito dell'Associazione è www.antichicammini.it - Ci piacerebbe poter aderire alla rete bioregionale italiana. Cordialmente”
Mia rispostina: “Caro Matteo la tua adesione è graditissima.. ho visto che hai aderito anche al gruppo Bioregionalismo e Ecologia Profonda di facebook.. se vuoi puoi visitare il blog della Rete Bioregioanle, al quale le collaborqazioni sono aperte: http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/“
Scrive Excalibur: “La devozione verso il proprio Dio non si manifesta sacrificando gli animali - nei rituali paganeggianti o sulle tavole imbandite - ma con le buone azioni e le preghiere di tutti i giorni. Ogni anno per celebrare la Pasqua cristiana sono uccisi milioni di agnelli. Ogni anno per festeggiare la fine del Ramadam musulmano sono soppressi milioni di capi di bestiame. NON SI ONORA IL PROPRIO DIO UCCIDENDO GLI ANIMALI. Amici credenti, cristiani e musulmani, pregate di più e... sacrificate di meno. Da lassù il vostro Dio, ne siamo certi, approverebbe”
L’uomo e l’animale sono fratelli.. e la vera religione dice che non bisogna uccidere i propri fratelli. Ora che si avvicina Pasqua ricordiamolo ai nostri lettori. – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2011/04/per-una-pasqua-vegetariana-senza-stragi.html
Scrive Antonio Borghesi: “Il World Economic Forum ha pubblicato in questi giorni il Global Information Technology Report 2010-2011 (Rapporto sulla Tecnologia per l’Informazione Globale). L’Italia ne esce davvero male così come il suo governo”
Scrive Peppe Sini: “Sabato 16 aprile si e' svolto a Viterbo, presso il Centro di ricerca per la pace, un incontro in ricordo di Vittorio Arrigoni, contro la guerra e contro il razzismo, per i diritti umani di tutti gli esseri umani. Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani del libro "Gaza. Restiamo umani" del volontario italiano assassinato” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.com/2011/04/16-viterbo-riflessione-su-vittorio.html
Scrive il prof. Luciano Parolin: “Ho sentito –tempo addietro- Berlusconi delirare contro la SCUOLA PUBBLICA. Ma noi stiamo sempre a guardare? Andiamo in Piazza con alcuni cartelli come ad esempio: Ber.... VAI A cag...! A QUANDO UNA DECISIONE DI PERONI, GINATO, SBROLLINI, e dei docenti tesserati? BASTA CON LE TAVOLE ROTONDE! FACCIAMO UN SIT IN PIAZZA.. OPPURE VADO AL MARE?”
Scrive Antonino Amato: “Berlusconi è un “mezzo impostore”, indegno di sedere accanto ai “grandi impostori”…. (che dirigono la guerra di liberazione libica). E difatti, appena arrivò l’ordine di “dare addosso a Gheddafi”, il nostro, pur bestemmiando, rispose “Signorsì”. Mettendo a disposizione basi militari, navi ed aerei. Malgrado i più avveduti avvertissero che, da questa avventura, altri ne ricaveranno il petrolio libico e a noi toccheranno i profughi. Poi le previsioni si avverarono. I bombardamenti sulla Libia stanno generando un cataclisma: a parte i morti e le distruzioni, un milione di profughi che si sono riversati in Egitto e in Tunisia. E dalla Libia e dalla Tunisia cominciano a venire in Italia. Berlusconi e i suoi s’illudevano di potere riversare in Europa i profughi; ma gli “Alleati” gli chiarirono di preoccuparsi dei “diritti civili” al punto di bombardare la Libia; ma di non curarsi e preoccuparsi dei profughi che quei bombardamenti causavano. Ai profughi provvedessero gli Italiani. Anzi gli Italiani dovevano darsi una mossa e partecipare attivamente ai bombardamenti sulla Libia. Se Berlusconi fosse stato un “italiano vero” avrebbe ritirato l’uso delle basi militari e avrebbe ritirato le navi; ma, poiché Berlusconi è un “italiota”, si limitò a dichiarare che non avrebbe bombardato la Libia. E che meditava di ridimensionare il numero dei militari all’estero. E questo per una questione di spese eccessive (sic..)”
Siamo giunti più o meno alla fine, vi saluto, Paolo/Saul
………….
Pensiero poetico del dopo Giornaletto:
“Mi dispiace. Ma io non voglio fare l'imperatore. No, non è il mio mestiere. Non voglio governare, né conquistare nessuno; vorrei aiutare tutti se è possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi, esseri umani, dovremmo aiutarci sempre; dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo..”
(Charlie Chaplin, Il grande dittatore)
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