Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

giovedì 27 gennaio 2011

Il Giornaletto di Saul del 28 gennaio 2011 – Federalismo bioregionale, lavoro e cultura ecologica, Mata Amritanandamayi, cohousing, Uganda

Care, cari,

scrive Giorgio Vitali relativamente all'articolo sul federalismo bioregionale (http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/): "PUR CONDIVIDENDO LE CRITICHE, OCCORRE TENERE PRESENTE CHE LA REGIONALIZZAZIONE è UNA CONSEGUENZA AUTOMATICA DEL PROCESSO DI AGGREGAZIONE EUROPEO. IN OGNI MOMENTO DELLA STORIA. IN OGNI MOMENTO DEL DIVENIRE NAZIONALE, OGNI ALLARGAMENTO DEGLI SPAZI HA COINCISO CON L'ALLARGAMENTO DELLE RELATIVE AMMINISTRAZIONI. L'ALLARGAMENTO DELLO SPAZIO DA NAZIONE A EUROPA UNITA COMPORTA NECESSARIAMENTE LA FINE DELLE PROVINCE E L'AFFERMAZIONE DELLE REGIONI COME UNITà AMMINISTRATIVA SEMPLICE” - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2011/01/federalismo-bioregionale-in-italia.html

Scrive Francesco D'Ingiullo, bioregionalista abbruzzese: “Ciao a tutte/i, dopo il successo dei corsi degli ultimi mesi e visto il numero crescente di richieste, è con amore che vi invito ai corsi di marzo: AUTOPRODUZIONE SANDALI, il 19 e 20 marzo a Villa a Raspa di Spoltor (Pescara) e presso La tenda in Circolo.
LABORATORIO DI PANIFICAZIONE, il 27 marzo a casa mia a Palmoli, (Chieti).
Info. figliodelnibbio@libero.it -”

Ed ancora sul tema delle attività bioregionali, ecco un'analisi sul come creare posti lavoro ecologici ed allo stesso tempo incrementare la ricerca culturale e il mantenimento delle tradizioni locali (nelle varie capacità umane): http://paolodarpini.blogspot.com/2011/01/bioregionalismo-e-attuazione-pratica.html

Scrive Andrea Mascagna: “Egregio signor D'Arpini Paolo mi consenta l'audacia di averla contattata qui e mi perdoni l'azzardo. Le scrivo in merito alla "sconvolgente" notizia che è su tutti i quotidiani locali cartacei di oggi (anche on line) riguardante l'indiscriminato taglio dei boschi del Comune di Faleria (VT). Innanzitutto mi presento, sono un agente del, tanto bistrattato, corpo forestale dello stato e non solo per questo la questione mi sta a cuore...la sento a me vicina anche e soprattutto perché presto servizio in una giurisdizione che comprende nel suo territorio il comune di Faleria. Se volesse quindi scrivere cose, fatti e circostanze più precise e, magari non creare scandali dove non ci sono, farebbe meglio a cercare me o chi per me presso il Comando Stazione CFS di Civita Castellana. (...) Pur capendo il suo punto di vista ma non condividendo quanto da lei sostenuto siamo a disposizione per ogni chiarimento sugli aspetti tecnici e giuridici di una norma che anche se lacunosa garantisce la fruizione di un bene (il bosco) dal punto di vista ecologico, ludico ed economico”

Mia rispostina: “Gentile signor Andrea Mascagna, la ringrazio per avermi scritto e per la buona volontà nel voler fornire un chiarimento, od una giustificazione, per i tagli dei boschi di Faleria. Forse lei riterrà giusto che il taglio di un bosco ceduo, da parte di un'amministrazione comunale, rientri nelle utilizzazioni consentite. Ma stiamo assistendo oggigiorno ad una distruzione dell'habitat, consentito dalla legge, che non ha paragoni... Inoltre debbo dirle che in passato io stesso ho visionato come certi tagli legali e come vengono effettuati.. ho potuto vedere la distruzione di ambienti naturali e lo snaturamento dei luoghi e sinceramente non posso pensare che la semplice "legalità" di questi atti possa avere giustificazione "morale" od "ecologica"... Non siamo in guerra con l'ambiente, siamo parte di esso!

Scrive No alla Caccia: “La caccia distrugge tutto, la vita degli animali, la bellezza del paesaggio, ed impedisce di godersi pacificamente la natura libera. Intere specie sono state annientate. Lupi, orsi bruni, linci e gatti selvatici, castori e gufi, alci e molte altre specie di animali si trovano ormai in poche regioni, e anche lì sono minacciate. Se i cacciatori non costituissero una lobby così influente nella politica e nella società, la loro sanguinaria occupazione del tempo libero sarebbe stata proibita da tempo. La Fondazione Gabriele, in Germania, si impegna a creare spazi vitali in cui non viene esercitata alcuna forma di violenza sulla natura e dove gli animali possono riacquistare la fiducia nell’uomo. Per questa ragione, la Fondazione acquista campi e boschi, nei quali gli animali possono vivere sempre più in pace e possono ritornare in unità con gli uomini. Info. info@no-alla-caccia.org -”

Scrive Alba Montori: "Il più importante attivista ugandese per i diritti dei gay, David Kato, 43 anni, è stato ucciso a Kampala. Il suo nome e la sua foto erano apparse lo scorso novembre accanto a quelle di altri 100 omosessuali su una sorta di lista nera messa a punto da un quotidiano omofobo, il Rolling Stone (niente a che vedere con l'omonima rivista musicale). L'attivista aveva avviato una iniziativa legale contro la rivista Rolling Stones e lo scorso 7 gennaio l'Alta Corte ugandese aveva condannato la rivista per violazione della legge sulla privacy, difendendo le persone gay perseguitate. L'Alta Corte aveva dichiarato che nessuna delle persone la cui foto era stata pubblicata, aveva commesso reati, previsti dal codice penale ugandese per le persone omosessuali"

Scrive Mondo in Cammino: "Per commemorare il XXV.mo anniversario D.C. (Dopo Chernobyl) con le vittime del fall out e per testimoniare la solidarietà con una reale presenza. Insieme al prof. Bandazhevsky, ad altri illustri scienziati, ai rappresentanti del volontariato europeo, ma, soprattutto, assieme alla gente che vive nel territorio contaminato di Ivankov per capire, vedere e toccare con mano. DAI UN SENSO CONCRETO ALL’ANNIVERSARIO CON LA TUA PRESENZA E TESTIMONIANZA. Adesione entro il 15 febbraio: info@mondoincammino.org -"

Scrive Peter Boom al proposito del Giornale del Club of Amsterdam: " Caro Paolo, penso che potrai iscriverti anche Tu. E' gratis ed il contenuto sempre interessante... If you want to subscribe please use the form of the Club of Amsterdam Journal: Subscription http://www.clubofamsterdam.com/subscription.htm -"

Scrive Lucilla: “Ciao a tutti, per informazione ve volete vedere le mie pitture in acquarello, andate su www.qualitativelife.com - Sono la stellina bianca che fa croce sottile con miriadi di stelle su sfondo celeste e rosa ...”

Scrive Manuel Olivares: “Caro Paolo, ti farò presto avere un mio articolo per il giornale della R.B.I. (Quaderni di Vita Bioregionale): Per un grande movimento trasversale; dalla rete bioregionale al cohousing. A presto, anima iconoclasta. Ah, c'è qualcuno che non ha gradito il tuo articolo su Mata Amritanandamayi. Ti giro quanto mi ha scritto su Facebook e la mia risposta...” Leggete tutto:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/01/27/corrispondenze-fra-manuel-olivares-claudio-proietti-e-paolo-darpini-su-mata-amritanandamayi-ed-altri-%e2%80%9csanti%e2%80%9d/

Ed anche per oggi abbiamo chiuso, vi saluto con affetto, vostro Paolo/Saul

…......

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Così, i primi deboli sforzi dell'aspirante, la devozione per il nome e la forma, tra interruzioni e discontinuità, e per raggiungere obiettivi transitori o meno, alla fine lo portano di là di ogni nome e forma, in una corrente ininterrotta di amore per l'Assoluto”
(Ramana Maharshi)

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