Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

lunedì 24 gennaio 2011

Il Giornaletto di Saul del 25 gennaio 2011 – I giusti d'Italia, Sonia Baldoni, Johann Wolfgang von Goethe, Ospitaletto di Marano, Gnec Gnec...

Care, cari,

il 27 gennaio 1945 furono sfondati i cancelli di Auschwitz ed il mondo venne a conoscenza della Shoah, ovvero la sistematica persecuzione ed eliminazione fisica di ebrei, omosessuali, zingari, malati mentali ed oppositori del regime nazista. Quelli che ebbero a patire di più furono gli ebrei, perseguitati non solo in Germania ma anche nell'URSS di Stalin. La nostra Rita De Angelis scrive: “Caro Paolo, ti scrivo questa lettera per una memoria sulla Shoah degli ebrei, il loro sterminio, e quanto ha fatto mio nonno, Enrico De Angelis che io non ho conosciuto in quanto è morto a 46 anni con incidente automobilistico, ma per cui ho avuto un riconoscimento insieme a mio padre, con una targa inserita allo Yad Vashem a Gerusalemme e l'albero piantato sulla via dei Giusti..” - Leggete tutto: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/01/24/rita-de-angelis-%e2%80%9c-in-memoria-della-shoah-e-dei-giusti-ditalia-i-non-ebrei-che-salvarono-gli-ebrei-%e2%80%9d/

Ed ora passiamo alla presentazione del progetto editoriale dei Quaderni di Vita Bioregionale, la rivista che parla della pratica bioregionale in Italia. La sua uscita, dopo un anno di assenza dovuta alle note vicende, dimissioni e peripezie vissute nella Rete Bioregionale, è prevista per il solstizio d'estate, durante il prossimo incontro della Rete che si terrà a Ospitaletto di Marano, il 18 e 19 giugno 2011. Siete tutti invitati a collaborare alla composizione, con poesie, scritti, disegni, foto, etc. Leggete la presentazione e le indicazioni per l'invio dei materiali: http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/

Adesione di Sonia Baldoni: “Carissima Rita, collaboro ben volentieri a questa iniziativa perché TREIA è sul territorio delle Marche ed è una occasione per insegnare il riconoscimento e la raccolta erbe spontanee!!! Quest anno 2011 è iniziato in maniera strabiliante di consensi su questo argomento, nelle sale di Federico Secondo imperatore c'è stata una incredibile attenzione e risposta alle erbe officinali e la preparazione di tisane, trovi la MIA SCHEDA sul sito www.viverecongioia.org e sul blog, con le quali puoi trarre spunto per delineare la mia parte.... della scheda tutte le iniziative... in attesa di riscontro.. Maria Sonia Baldoni alla voce operatori marche aprendo ARCHIVIO del sito..”

E quasi in tema scrive Noemi al proposito di una sua eventuale adesione al gruppo su Bioregionalismo ed Ecologia Profonda su Facebook: “Maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao
veramente, il mio non è purismo, anzi tutt'altro, è timore di perdere anche quel minimo di intimità che avrei deciso di mantenere per la mia buffa persona... E' la minaccia di una vita che dev'essere a tutti i costi pubblica che mi spaventa, oltre al fatto di perdermi poi nel mare magnum di quella che tu definisci essere la foresta virtuale. Io... per me avevo deciso di non aprire un account come individuo ma di aprirlo nel momento in cui avrei avuto la necessità di farlo come ente, insieme ad un gruppo, un'associazione etc... Frase poetica (approssimativa) del post pensiero "se tu stesso non puoi essere un tutto unisciti come membro servente a un tutto" ...non ricordo nemmeno chi l'ha detto, ma che importa tanto...."Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni" Gnec Gnec”

Mia rispostina: “...l'ha detto Johann Wolfgang von Goethe ma l'ha ribadito anche Ramana Maharshi in una sua bellissima considerazione al proposito del dovere da compiere nella società umana.... Comunque di "gruppo" si tratta! Inoltre il Vate (Gabriele D'Annunzio) disse: Ama il tuo sogno se pur ti tormenta!"

Ricevo altre notizie sul taglio dei boschi di Faleria, un amico, che preferisco lasciare in incognito, anche se lui ha firmato la lettera, mi scrive: “Caro Paolo D'Arpini, ho visto il tuo appello (vedi http://www.faleria.info/Art_articolo.asp?Id=1016) sul sito di Faleria.info. Ma la speranza, ahimè, di risultati è quasi vana. Riusciremo a smuovere, se non i nostri indifferenti amministratori, i diretti interessati-disinteressati abitanti di Faleria? E’ veramente squallido constatare che davanti a pochi spiccioli e per agguantare qualche voto in più (almeno così loro credono…), si mandi al taglio un bosco, anzi direi L’UNICO BOSCO di Faleria” - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2011/01/amministrazione-comunale-di-faleria.html

Scrive Marco Bracci: “Buongiorno Paolo, stamani nel dormiveglia, aspettando la forza di alzarmi, mi si sono presentate alcune riflessioni. In quest'epoca di cambiamenti, un campo in cui si notano molto è il linguaggio. In taluni casi li ritengo molto opportuni, ma quei pochi opportuni (operatori ecologici invece di spazzini, ad es.) ritengo che nascondano i molti che invece sarebbe bene vedere per quello che sono realmente. Alcuni esempi: si parla di esondazione e non di straripamento, tsunami e non di maremoto, espianto e non di asportazione, abbattimento invece di uccisione, missioni di pace e non di guerre. E mi è sorta una domanda: non è che dietro questi cambiamenti di parole c'è la volontà di affogare i rimorsi per le azioni in sé, nel nostro inconscio ? Se così è, essi prima o poi torneranno a galla e provocheranno uno tsunami prima nella coscienza e poi nel nostro corpo fisico (facendoci ammalare) e forse anche in quello mentale (facendoci impazzire)”

Scrive Ciro Aurigemma: “UN SALTO QUANTICO PER L’ECONOMIA – Scienza esatta e scienza analogica. 27-28-29 gennaio 2011. La Sapienza Università di Roma - Facoltà di Economia. Info. isn.npf@gmail.com -”

Scrive Marina da Blera: “Cari amici, vi segnalo l'interessante LABORATORIO TEATRALE  a Villa San Giovanni in Tuscia (VT), cui partecipiamo anche io e Marco. E' condotto da Linda Cifaldi, brava, simpatica e competente psicologa con formazione teatrale. Ci si incontra nel centro polivalente di Villa ogni SABATO dalle 16 alle 18. Se volete informazioni  potete chiamarla al 3294155464 o scriverle linda.cifaldi@live.it. Spargete la voce, potrebbe interessare ai vostri amici”

Da quando mi sono trasferito nella provincia di Macerata, grazie alla mia compagna Caterina Regazzi, sto cercando di riproporre le attività culturali che hanno contraddistinto il mio modo di vita in tutti questi anni, precedentemente trascorsi a Roma ed a Calcata. Sono lieto di aver incontrato qui persone che ho trovato subito in sintonia con me... - Continua: http://paolodarpini.blogspot.com/2011/01/treia-nel-2011-attivita-ludiche-e.html

Scrive Caterina: “Caro Paolo, il tuo scritto su Nazareno Crispiani (vedi articolo soprastante) mi stimola ulteriormente a scriverti quello che già avevo in embrione nella mente, ma che comunque è frutto delle mie esperienze quotidiane. Sai che sono una persona pratica e che non amo le chiacchiere tanto per fare o per riempire una pagina (ogni riferimento è puramente casuale). I tuoi meriti nessuno te li toglie, ma tu segui serenamente la tua natura, non fai altro che quello che spontaneamente ti esce dal cuore e si potrebbe dire anche dalla penna o dalla tastiera, ma io stessa forse ho sbagliato chiedendomi come mai nonostante i tuoi meriti....... non voglio ripetermi. Ognuno di noi, essendo sé stesso e applicando quei due metodi, del "conosci te stesso" e "ama il prossimo tuo come te stesso", in quest'ordine e possibilmente in maniera congiunta, ha i suoi meriti, anche se non vengono registrati o "certificati", riconosciuti da nessuno. Non ha forse altrettanti meriti dei tuoi il sig. Nazareno Crispiani, che si dedica all'educazione ambientale applicando l'arte della fotografia naturalistica? Certo che siamo sempre nello stesso ambito. Ma non ha forse altrettanti meriti l'allevatore che ho visitato stamattina che dopo decenni di fatica con pochi pochissimi giorni di riposo all'anno, si è deciso a chiudere perché non ne può più? E che si può dire di tutte quelle persone che comunque ritengono di aver fatto il loro dovere per il bene della loro famiglia? "I seguaci ci sono nel momento in cui esistono obiettivi che li rendono partecipi” dice Sara. Giusto. Qual'è l'obiettivo della vita? Il fine ultimo dell'uomo? Può essere semplicemente "occupare l'ambiente in cui viviamo senza danneggiarlo, lasciandolo il più possibile pulito e sano"? Non so se può essere una base di partenza, e allora, per far ciò non è indispensabile la consapevolezza di quello che noi siamo (corpo, mente, anima) e di quello che ci circonda e che fa parte comunque di noi visto che è assodato che tutto è interconnesso? Lasciamo stare i demeriti, pure il Signore diceva: Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno"

Mia rispostina: “Amore dolce e saggia Caterina, forse bisognerebbe fare un chiarimento sul significato di "merito". Certamente è come dici tu... Ma nell'esperienza del parlare quotidiano diciamo che ognuno ha i meriti che si merita ed i demeriti che si è cercato. Si dice così per convenzione, in verità nessuno ha meriti o demeriti. Tutti siamo la stessa ed unica coscienza immacolata. Non esiste peccato né valore, il nostro agire è dettato da una serie ininterrotta ed indistinguibile di concause. Noi siamo parte di un tessuto che non può essere sfilacciato altrimenti non è più un tessuto...”

E qui terminerei, per oggi, vi saluto, Paolo/Saul

…..........

Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

"Anche sul trono più elevato del mondo si è pur sempre seduti sul proprio sedere"
(Montaigne)

….

"Dove l'amore impera, non c'è desiderio di potere,
e dove il potere predomina, manca l'amore.
L'uno è l'ombra dell'altro"
(Carl Gustav Jung)

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