Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

martedì 20 aprile 2010

Il Giornaletto di Saul del 21 aprile 2010 - Vangelo Esseno della Pace, Sabina Morandi, Natale di Roma e Luigi Valli, cerchio sciamanico..

Care, cari,

inizio con un brano dal Vangelo Esseno della Pace e con una considerazione di Sara Laurencigh:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/04/20/vangelo-esseno-della-pace-e-pensiero-poetico-di-sara-laurencigh/

Scrive Riccardo Liburdi: "Caro Paolo, sono iscritto da tempo alla m-list, sempre intressante e ricca di elementi di crescita culturale, volevo chiederti se ritieni possible far circolare la presentazione di un libro di una giornalista scientifica e scrittrice che stimo molto: Sabina Morandi il cui ultimo libro, Il Pozzo dei Desideri, che ha pubblicato, mi é piaciuto molto. In realtà mi hanno entusiasmato tutti i suoi scritti: romanzi, reportage, articoli di divulgazione scientifica e commenti politici su energia, ambiente, scienza. Insomma Sabina non solo sa scrivere di scienza e politica ma sa anche coinvolgere emotivamente il lettore, sapendo comunicare informazione e metodo critico. E chi lavora o ha il suo impegno civile in questo campo sa bene quanto si difficile! Cari saluti e grazie per l'attenzione! -"

Scrive Enrico Del Vescovo: "Il ritorno all'uso dell'energia nucleare rappresenta oggi uno dei temi più controversi e dibattuti da scienziati, ecologisti e politici. Molti sono gli interrogativi posti dal ritorno all'uso del nucleare.
- Dove ed in che modo gestire le scorie radioattive?
- Quella del nucleare è una scelta conveniente sul piano economico?
- Quale voce avranno le popolazioni toccate dalla costruzione delle nuove centrali?
- Su chi ricadrà il costo economico ed ambientale delle future centrali?
GIOVEDI 29 APRILE, ore 18:00- FRASCATI - Scuderie Aldobrandini - piazza Marconi, conferenza - dibattito sul tema: IL RITORNO AL NUCLEARE, quali prospettive e quali problematiche? Info. info: 333.1135131 -"

Scrive Marco Bracci: "Caro Paolo, grazie per aver inserito la mia segnalazione (vedi Giornaletto di ieri), sarebbe bene però che tu chiarissi il messaggio dicendo che lo pseudonimo è ICE (che significa In Case of Emergency) oppure ICE 1, ICE 2, se più di uno, altrimenti ognuno chissà che nome si inventa e saremmo di nuovo al punto di partenza"

Scrive Ciro Aurigemma: "E’ nostro dovere informarvi (e pure di corsa) che la manifestazione Sisedes non is si non sedes is: la Porta Magica: aprire all’Energia del Futuro in programma a Roma il 23, 24 e 25 aprile è stata rinviata, da parte dell’Ufficio delle Prefettura di Roma, ai giorni 4, 5 e 6 giugno 2010. Dopo il primo momento di sconcerto, abituati a non porre l’attenzione sui problemi ma sulle soluzioni, abbiamo pensato che il tepore dell’estate e le ore di luce in più ci permetteranno di realizzare un evento addirittura migliore di quello che si era previsto e di trascorrere insieme a chi vi parteciperà ancor più armoniosi momenti di condivisione. Il sito www.sisedes.it resterà attivo per comunicare ogni novità"

Scrive Centro Sportivo Educativo Nazionale: Convegno Sport e Spiritualità. Domenica 25 Aprile 2010. HOTEL SERENA, Via dei Salici, 46 Rieti. Tel, 0746.270930, info@hotelserenarieti.it - INGRESSO GRATUITO"

Scrive Antonino Amato: "Tu regere imperio popolos, Romane, memento haec tibi erunt artes, pacique imponere morem, parcere subiectis et debellare superbos. Oggi ricorre il Natale di Roma"

Nel blog "Altra Calcata.. altro mondo" ho inserito la storia di Cura che ci fa capire quanto sia necessaria la "cura" nel vivere:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/04/il-mito-di-cura-ri-raccontato-da.html

Nel sito del Circolo Vegetariano potete leggere il programma definitivo (o quasi) per il Cerchio Sciamanico di Consapevolezza che si tiene al Circolo vegetariano di Calcata il 24 aprile 2010:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/04/20/la-creativita-come-risorsa-economica-e-sociale-cerchio-sciamanico-di-consapevolezza-al-circolo-vegetariano-vv-tt-di-calcata/

A commento del programma soprastante scrive Giorgio Vitali: "IN OGNI CASO UNA BUONA RAGIONE PER CONFRONTARSI SU INTERESSI COMUNI. (Comuni fra tutte le persone che non vogliono farsi mettere nel sacco!) LAUDE A ROMA NEL 2963esimo della sua costituzione, grande Repubblica, faro di civiltà e di GIUSTIZIA"

Ecco anche stavolta, più o meno, é fatta... cari saluti, Paolo/Saul

..............

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

Dea Roma compie 2763 anni - In omaggio a Lei... questo poema a gloria della "caput mundi"

L'EREMITA

Nella pace della notte
l'eremita si destò
sobbalzando sullo strame del giaciglio....
Altre volte gli era parso di sentire
quella VOCE di MISTERO
bisbigliare nella tacita sua cella
qualche flebile parola malcompresa.
Questa volta aveva udito
più vicino, più distinto,
< ...genitrice...voluttà...
questa terra...questo mare....>
L'eremita si levò nella penombra.
Attraverso la sua piccola finestra
il sereno plenilunio
imbiancava le giallastre pergamene
del suo codice di salmi
spalancato sopra il rustico leggio.
Tutto il resto era nell'ombra, nel silenzio.
Senza dubbio il Nemico avea parlato
nella notte
qualche perfida parola di lusinga.
L'eremita lo sentiva
nel suo gelido sgomento!
Ed usci sul limitare
esplorò d'intorno intorno la capanna solitaria
ma non vide alcun segno di vivente
non udì neppure il soffio d'un respiro.
Solamente dalla valle biancheggiante
sotto il GRANDE PLENILUNIO
gli salivano le ondate di profumo
nel tepore dell' estate.
Ma com'egli ritornò nella sua cella,
trasalì chè gli sonarono di nuovo
da vicino più distinte le parole di mistero.
IL NEMICO ERA IN AGGUATO
NELLA POVERA DIMORA!
Ed il santo strinse al petto
il suo nero crocefisso
uscì fuori e pregò prostrato a terra
e vegliò sino agli albori.

DAL MATTINO, fino a sera
l'eremita, dritto avanti al suo volume
dalle vecchie pergamene,
salmeggiava solo solo
nel cospetto del Signore
e la pace ritornava nel suo cuore;
ma la notte, specialmente,
nelle notti più tranquille e più soavi,
d'improvviso risentiva bisbigliare quella voce!
Ed il santo, per sottrarre al suo nemico
qualche ignoto nascondiglio
denudava a poco a poco
la sua squallida celletta.
Tolse il tavolo corroso
tolse l'umile orciuolo,
tolse fino il poco strame del giaciglio.
Restò solo il crocefisso
che pendeva alla parete nero e macro
e sul rustico leggio
restò aperto il libro sacro.
Ma non valse!
Ora la Voce ricuonava in ogni notte.
V'era in essa qualche cosa
di un'antica melodia
che legava le parole
indistinte ed interrotte.
L'eremita non poteva penetrarle;
vi sentiva tuttavia
la venefica dolcezza del Nemico
alitervi come un soffio.....

Ed il santo
prese un giorno il nero e macro crocefisso
strinse al petto il libro sacro
e lasciò la sua celletta
ritirandosi più in alto,
più lontano, tra le forre e tra le grotte.
Ivi attese con un palpito d'angoscia
il venire della notte,
ma la voce gli sonò più da vicino,
più terribile che mai!
E da allora errò pei boschi più selvaggi
senza tetto, senza posa,
col suo libro e con la croce
perseguito, incalzato da per tutto
dalle orribili parole del mistero,
finchè, vinto dallo stento e dal terrore
giacque morto tra le selve
col suo Cristo
e il suo libro stretti al cuore....

E passarono le placide stagioni
e passarono le genti.
E quel libro,
alla fine di lunghissime vicende,
fu portato ad un sapiente.
Dopo un tacito scrutare delle carte
egli prese una sua lama
cautamente andò raschiando
piano piano
sulle vecchie pergamene
e, nascosto e vivo ancora,
sotto i cantici ed i salmi
sotto i versi del martirio e del dolore,
riapparì, non cancellato,
l'inno antico dell'Amore :
.....O Divina genitrice
Voluttà dei Celesti e degli Umani
Tu che esalti sotto i segni
trascorrenti delle Stelle
questa Terra, e la Ricchezza dei suoi Frutti,
questo Mare popolato dalle navi:
per tuo dono
Tutto ciò che Nasce e Vive
riguardò nel Lume fulgido del Sole,
o Afrodite !!

Luigi Valli

............
Post Scriptum
Questo splendido poema offre Giorgio Vitali in ricordo di un grande poeta che glorificò la Dea Roma, nella ricorrenza della 2763ma data della sua eccelsa natività. SIA SEMPRE LODE AL GRAN DIO PRIAPO, protettore delle messi, delle fanciulle e degli uccellini (minacciati dai soliti lobbysti).

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