Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

giovedì 2 aprile 2015

Il Giornaletto di Saul del 3 aprile 2015 – Treia: presenza bioregionale, stimolo vitale, speranze FIOM, No MUOS, quasi umani (in divenire), gender incerto, il trauma è il detonatore....


Treia - Chiesa di San Francesco 

Care, cari, ieri sera passando davanti alla chiesa di San Francesco l'ho trovata miracolosamente aperta. Di solito è chiusa da quando è morto il prete che l'aveva in custodia. Questa è una delle più belle chiese di Treia, molto romantica e accogliente. Qualche devoto, forse per l'occasione del Venerdì Santo, ha creato una specie di installazione scenica proprio davanti all'altare. Un muro di tufi un po' scomposto con ai lati due alberelli d'ulivo e fiori e diverse candele accese proprio di fronte. A fianco un cartello con la scritta: ”L'amore di Gesù abbatte tutti i muri”. L'ho percepito un messaggio di buon auspicio e mi sono soffermato in preghiera e raccoglimento, praticamente solo, c'era solo un'anziana donna forse incaricata alla cura del luogo. Quel messaggio, dell'abbattere i muri che dividono gli uomini e la natura, mi ha fatto venire in mente che spesso nei miei articoli, ed anche nei libri che in questi anni sono andato pubblicando, si parla della pratica di vita bioregionale e della spiritualità laica. ..(...). Ed allora qualche chiarimento sui sentimenti che accompagnano questo senso di presenza nel luogo, soprattutto nella quotidianità, può essere utile per capire che il vero bioregionalista, il vero spiritualista laico, vive consapevolmente nel qui ed ora, la sua partecipazione è totale. Egli sente e vede il luogo come se stesso, in questo uniformandosi alla visione dell’ecologia profonda. Infatti in questo libro di “vita vissuta giorno per giorno” a Treia io mi occupo del luogo come fosse mio, parlo del luogo come fossi la sua voce. Questo avviene per Treia ma può avvenire per ogni luogo, in cui si manifesta la “presenza”. E quel luogo diventa un “luogo ideale” - Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/04/02/treia-vivere-nel-luogo-per-riconoscersi-uno-nelluniverso-e-nello-spirito/

Giornaletto e tisana – Scrive Nives Gobbo: “Sig Paolo, leggo spesso con molto interesse i sui articoli. Ammiro e stimo il suo amore per la vera informazione e per stimolare tutti al risveglio. Grazie! Mi piacerebbe sapere il nome della tisana, menzionata nell'articolo http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/03/la-clinica-della-speranza-e-la-tisana.html se possibile ….! Grazie”

Mia rispostina: “Essiac..”

L'ignoto stimolo che muove il mondo – Scrive Ignoto sofista: “Tutto è possibile, anche l'impossibile, il presente è entrambi. L'istinto è consapevolezza senza pensiero. L'istinto non misura, percepisce e agisce in sincronicità con il mistero che ci comprende. È una comando-azione che preserva la vita. I bipedi anno perso il contatto con il proprio istinto, lo hanno confuso con qualcosa di primordiale ed inutile, credono che oggi siamo nei " tempi moderni" , che non serve più. Gli animali pre-VEDONO i terremoti. Noi no. La nostra razionalità ci impedisce di essere sereni e non ci fa percepire il mondo, ci racconta e si racconta la realtà e ci crede. Il mondo è un mistero e come tale non può essere razionalizzato. L'istinto ha accesso ad una memoria che è ancestrale, genetica, cristallina...” Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/04/istinto-o-ragione-analisi-introspettiva.html

Mio commentino: “La consapevolezza in senso "profondo" è la "consapevolezza senza un soggetto" (vedi Nisargadatta Maharaj). Troppe spiegazioni non fanno una verità, quel che conta è l'esperienza diretta e quella esperienza non è comunicabile a parole, è semplice "intuizione" ma anche in questo caso il termine è fallace, non conduce al significato... L'istinto è bello ed ha una sua dignità ma non può condurre alla Realizzazione, infatti se non si è "consapevoli di Sé" la realizzazione è uno stato di beata ignoranza (Ananda Kosha)”

Roma. Risorse – Incontro a Lettere Caffè in via San Francesco a Ripa 100 Roma – Marina Canino parla (alle h. 17 del 14 aprile 2015) di controllo delle risorse nelle antiche civiltà orientali e fine del matriarcato. - Info. 339.5772560”

Maurizio Landini sotto osservazione – Scrive NPCI: “Uno dei risultati positivi dell’iniziativa di Maurizio Landini e della FIOM è di aver posto con autorevolezza all’attenzione di centinaia di migliaia di operai metalmeccanici e di una parte importante del resto delle masse popolari la questione del potere nel nostro paese, del suo governo, del corso delle cose. Di mobilitarne certamente decine di migliaia ad avere fiducia in se stessi, a organizzarsi e uscire dalle aziende e occuparsi del resto delle masse popolari e così risolvere anche i propri problemi....” - Continua:

Commento di V.Z.: “..il problema di Landini, da me casualmente visto e ascoltato un paio di anni fa, era, nelle sue parole, che l'acquisto degli F35 fosse sbagliato perché penalizzava le industrie italiane: cioè avrebbe dovuto produrli Finmeccanica, questo era tutto. L'Italia non è Landini, l'Italia è ben di più, è 60 milioni di persone, delle quali gli aventi diritto al voto quando si esprimono scelgono i serial killer. Problema grave, che io non intendo rimuovere né tacere...”

NO MUOS. Le mamme hanno vinto – Scrive Doriana Goracci: “Donne determinate responsabili coraggiose attive, le Madri No Muos con l’ appoggio di tutta la popolazione onesta …ce l’hanno fatta: la procura di Caltagirone ha disposto il sequestro dell'impianto satellitare Muos di contrada Ulmo a Niscemi. Il provvedimento arriva dopo qualche settimana dalla decisione del Tar di Palermo che aveva accolto i ricorsi dei No Muos contro la prosecuzione dei lavori di realizzazione dell'impianto nella base americana. Il sequestro è stato disposto dal procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera, per violazione del vincolo”

Mio commentino: “Fino a quando non si sa...”

Gender incerto – Scrive Azione Tradizionale: “Scusateci se lo facciamo, scusateci se insistiamo, scusateci se periodicamente tocchiamo il tema gender, ma in un momento di forte pressione come quello che stiamo vivendo, è necessario puntare i piedi. Sta operando, in Olanda, un team di medici che cambiano il sesso dall’età di 12 anni, ovvero dall’età di 12/13 anni si inizia un processo che porterà alla rettificazione fisica del sesso. Non è giusto far passare la teoria gender. Il genere non può essere e non è determinato dal contesto culturale in cui si cresce e si vive, a meno che la società stessa non lavori affinché si arrivi a quel determinato risultato…” - Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2015/04/gender-incerto-olanda-avanguardista.html

Commento di Giuseppe Moscatello: “Per chi pensa che solo parlare contro l'omosessualità sia discriminazione, ribadiamo che siamo tutti uguali, gialli neri bianchi maschi femmine e omosessuali, tutti di pari dignità; ma non capire o vedere l'attacco che si sta compiendo all'identità sessuale è veramente da senza testa. Qualche idiota mi replica, ma esiste pure in natura. Certo nei doc di Piero A.”

Yemen. Nuova sfida a Putin – Scrive IRIB: "Yemen: bombardamento del consolato russo ad Aden. Arabia Saudita impedisce agli aerei russi di evacuare i cittadini russi residenti a Sanaa, la capitale dello Yemen. Malgrado il coordinamento preliminare, i raid aerei anti-yemeniti impediscono ogni evacuazione. Si tratta, secondo gli analisti, di una nuova sfida lanciata da Riyadh all'indirizzo di Putin."

Quasi umani (in divenire) – Scrive Ignoto esilarante: “Caro Paolo ti prego di non pubblicare quel che ti scrivo, almeno quel che sto per dire, quando voglio ridere ho scoperto una pagina veramente forte ed esilarante è quella di umani in divenire, beh almeno riescono a mettermi in buonumore e che non sia proprio quello lo scopo delle loro sciagurate demenziali e ipotetiche pagine anche la grafica è disastrosa ispirata alla spiritualità da cartoni animati giapponesi o alle carte da gioco iu ghi-ho...” - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2015/04/umani-o-quasi-umani-in-divenire.html

Mio commentino: “Mi pare un'analisi corretta... infatti se sono "in divenire" come possono essere umani? Ebbi anch'io le stesse tue sensazioni ma non ci ho perso troppo tempo sopra, mi è stato sufficiente vedere la grafica del loro sito e qualche parolina qui e lì, tenendo conto di chi me l'aveva sottosto. Non uso molto il cervello, da buon taoista, mi baso sull'intuizione. L'orrificazione dei quasi umani!?”

Treia: storie di vita bioregionale. Recensione – Scrive Michele Meomartino: “Le storie che vengono narrate nel libro sono il frutto di un’attenta osservazione che, quasi sempre, trovano spazio nel suo diario telematico, “Il Giornaletto di Saul”, come lui ama definirlo, e che Paolo condivide con puntuale regolarità con tante persone di diversa provenienza e sensibilità. Esse non sono né banali, né scontate e soprattutto sono scevre da pregiudizi e luoghi comuni. Sono piuttosto un invito alla riflessione e alla formazione di un sano spirito critico, a guardare le cose per quelle che sono al di là di come appaiono. Questi racconti di vita quotidiana, di storie cosiddette sui bordi o minori, sono un lavoro encomiabile che, di certo, non hanno l’ambizione di catturare il lettore con effetti speciali o di far leva su un’ emotività di superficie. Sono l’invito a soffermarsi sul qui ed ora, a non allontanarsi da sé per inseguire le chimere e gli idoli della modernità...” - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2015/04/treia-storie-di-vita-bioregionale-di.html

Mio commentino: “Il libro viene presentato in anteprima durante la Festa dei Precursori, il 26 aprile 2015 alle h. 16, presso la Cooperativa Talea di Santa Maria in Selva di Treia. Info. 333.6023090 - 0731/216293”

Il trauma è il detonatore - Scrive Ryke Geerd Hamer: “Ogni malattia è causata da un trauma emotivo che ci coglie impreparati, ci prende in contropiede, un trauma che viviamo in solitudine e che non sappiamo come risolvere. Allo scopo di continuare la specie, l'uomo ha sviluppato col passare del tempo dei programmi biologici di sopravvivenza che sono diventati automatici e si sono inscritti nel suo cervello, nelle sue cellule. Esiste una triade indissociabile: mente-cervello-corpo, tre unità che funzionano sempre insieme....” - Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2015/04/le-cinque-leggi-biologiche-secondo-ryke.html

Vivere per un po'... finché ci è consentito! Ciao, Saul/Paolo

….......................

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Alle volte è dentro di noi qualcosa
(che tu sai bene, perché è la poesia)
qualcosa di buio in cui si fa luminosa
la vita: un pianto interno, una nostalgia
gonfia di asciutte, pure lacrime.”
(Pier Paolo Pasolini)





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