Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

mercoledì 1 febbraio 2012

Tutto quel che c'è da sapere sulle "banche in mani ebree"

Paolo D'Arpini, in attesa di dipartita


Care, cari,

... ha cominciato a piovere sulla neve.. ed ora per strada è tutto un pantano.. godiamoci anche questo!

Così -visto che camminare è disagevole- si può stare più tranquilli al baretto a bere il cappuccino bollente, mangiando una bella bomba alla crema, e leggendo il solito giornalaccio.. no stavolta niente Corriere, sono passato al Resto del Carlino. Ed ho appreso varie cosette interessanti.. ad esempio che Celentano devolverà i suoi guadagni stratosferici (pagati dalla RAI) in beneficenza.. a chi però non si sa.

Poi ho appreso come i modi di dire cambino la vita degli uomini (o sono gli uomini che cambiano i modi di dire?), una coppietta di inglesi in procinto di partire per una “vacanza” negli USA (scusate ho virgolettato perché non capisco come si possa desiderare una vacanza in USA), hanno scritto sul loro profilo su Twitter “We will come to destroy America”, appena sbarcati a New York sono stati arrestati e trattenuti per un giorno sotto interrogatorio dalla Police.. A nulla è servita la spiegazione che nello slang londinese “destroy” significa “enjoy” (godere) senza pietà per i modi di dire inglesi la Police li ha rispediti a London senza farli nemmeno uscire dal terminal. Sarà una “vacanza” indimenticabile...

Ma questa storiella mi ha fatto soprattutto capire come il “grande orecchio” (non si tratta di un o'recchione nel senso napoletano) Echelon, o come cavolo si chiama, sta lì a controllare tutte le paroline che vengono inserite sui social network. Perciò state attenti a quel che scrivete su facebook dove l'o'recchione è persino più attivo... (me ne sono accorto ultimamente allorché appena inserita la parola “banche” abbinata a “in mani ebree” immediatamente è scattata la deprecazione.. e sono stato minacciato di bannamento (dai responsabili dei gruppi) se avessi postato ancora termini offensivi di quel tipo..

Le banche infatti si sa non possono essere dichiarate “in mani ebree..” poiché sono enti privati dediti alla beneficenza dell'umanità intera (come il Celentano stesso). Le banche sono templi del dio in terra che vanno rispettate e ossequiate e temute ed ubbidite e poi ricordiamoci il comandamento supremo “non nominare il nome di dio invano”.

Ho anche compreso -meglio tardi che mai- per quale motivo c'è tutta quella campagna contro Wikipedia.. poiché con la “scusa” dell'informazione.. loro ti dicono tutto su quali siano i potentati finanziari “in mani ebree” a cominciare da Facebook sino a... (censura), per finire con.... (censura).

Niente paura.. in Italia siamo a posto, abbiamo un capo di governo che è protetto e inviato diretto del dio bancario. Infatti il monti mario, detto il bancario, è stato ossequiato e lodato in alto loco.. -e qui riprendo il discorso dei modi di dire deviati- egli è stato definito -parole del Resto del Carlino- “un italiano contro natura”.. che nel gergo economico corrente significa “ligio alle normative e ben-agente (Goldman Sachs and Trilateral)” insomma di lui ci si può fidare.. poiché essendo “contro natura” è sicuramente più vicino al dio.....

Ed a questo punto qualche lettore potrebbe dire “come è che questo D'Arpini, che tra l'altro è mezzo ebreo lui stesso, ce l'ha così tanto con il popolo eletto?”. La domanda merita una risposta, sia pur en passant e non esaustiva. Non è che ce l'abbia con gli ebrei ma con certi ebrei, chiamiamoli sionisti, che hanno travisato il senso di appartenenza ad una particolare cultura umana, trasformandolo in un modo di estraniamento dall'umanità. Tentando il tutto e per tutto per attuare una società in senso piramidale, usando il resto dell'umanità come un qualcosa da sottomettere. Questa prevaricazione è evidente nella formazione di Israele, supportata dalla lobby sionista stabilita in America. I sionisti hanno il ben visibile scopo di occupare i tasselli del potere economico e finanziario mondiale a fini egemonici. Questa tendenza è in verità osteggiata da diversi religiosi ebrei che non si riconoscono né in Israele né nella politica sionista. Allo stesso modo in cui parecchi cristiani non si riconoscono nella politica del vaticano, od in cui parecchi maomettani non condividono gli atteggiamenti del fondamentalismo musulmano.

All'interno delle religioni e delle ideologie si creano dei nuclei di potere che vanno persino contro l'ideologia o la religione ma che, all'occhio delle masse, si mostrano come portatori del messaggio di quella specifica religione od ideologia. Così va il mondo.... e dipende dall'egoismo e dalla malizia di pochi furbi e soprattutto dall'ignoranza di chi gli crede.

Cari saluti, Saul Arpino
(al secolo Paolo D'Arpini, ancora per poco in questa valle di lacrime)....

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