Saul Arpino ritorna…
Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…
Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.
A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..
Vostro affezionato, Saul Arpino.
venerdì 12 novembre 2010
Il Giornaletto di Saul del 13 novembre 2010 – Notte senza Tempo a Spilamberto, chiare lettere, Roma sporca, FACUA, Gianni Donaudi...
scriveva Fulvio di Dio: “Uscire di casa è già un lungo passo per riconquistare la terra. E sono d'accordo con lui, soprattutto se l'uscire di casa avviene nel momento in cui maggiormente la pigrizia ci coglie. Ogni anno il 31 dicembre facciamo una passeggiata notturna godendo del ritorno alla natura in qualsiasi condizione atmosferica. Quest'anno per la prima volta l'excursus spazio/temporale della “Notte senza Tempo” si svolge non più a Calcata ma a Spilamberto, dove salirò per l'occasione. Questo evento sarà il magico momento clou dell'edizione di quest'anno de Il Sole Invitto, che inizia l'8 dicembre a Treia, di cui abbiamo già pubblicato il programma. Ma intanto leggete gli intenti per questo capodanno fuori dal tempo e fuori da ogni logica...: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/11/12/31-dicembre-2010-a-spilamberto-%E2%80%9Cla-notte-senza-tempo-del-circolo-vegetariano-vv-tt-in-trasferta-%E2%80%9D-manifestazione-clou-de-il-sole-invitto-20102011/
Ed ecco il commento fresco fresco di Caterina: “Caro Paolo, ti ho detto che ti avrei scritto qualcosa riguardo a questo programma della Notte senza Tempo che mi ha provocato qualche sussulto, ti ho detto ieri che "mi mettevi in difficoltà" e poi ti ho richiamato dicendoti che mi piaceva moltissimo, e così è. Ti ho detto anche che stamattina ne ho stampate subito alcune copie e comincerò a "divulgare" stasera, dato che vado a casa di Valeria e Marco e lì ci saranno delle persone che pure io conosco, che sono le impiegate del mio ufficio personale (anche Valeria lavorava presso la mia stessa Usl). Sono già "anticipatamente" dispiaciuta del fatto che immagino che le persone che io normalmente vedo (a cui voglio bene), non si riconosceranno in questo programma ("come, niente zampone?" "e non si gioca a carte?" "come, che si canta?") per cui loro, vedrai, non ci saranno. E' vero che non si può pretendere di essere sempre in sintonia con tutti e che gli altri lo siano con noi...... ma , io da che parte sto? Non sto da nessuna parte, faccio già fatica a stare in me stessa, ma il tuo programma mi piace e lo sento già mio. L'ho capito dall'entusiasmo con cui mi è venuto di stamparlo stamattina e dalla voglia di diffonderlo. Molto di più del programma dell'incontro della Rete Bioregionale e quasi di più di quello del 23 e 24 settembre. Perché devo sempre pormi il problema se gli altri mi apprezzano o meno, se condividono le mie posizioni? (la cosa vale anche per te, mon amour). Non c'è posto per tutti a questo mondo? Una cosa però, di quello che hai scritto su questo programma, mi lascia un po' interdetta: "Il programma comunque é lo stesso... e sarà sempre sempre lo stesso finché le mie gambe mi reggeranno in piedi: affrontare la notte buia coraggiosamente in qualsiasi condizione atmosferica". Va bene, ma qualche volta non potrebbe capitare che, per qualche occasione particolare, andiamo, insieme ad affrontare la notte buia in qualche altra parte del mondo? Se mi capiterà, o per un motivo o per l'altro, io lo farò. E spero che ci sia anche tu con me, mio caro”
Mia rispostina: “Pie intenzioni, si chiamano, Caterina mia adorata. Parlo parlo ma mica sono attaccato alle parole, certo mentre scrivo ci credo a quel che dico. So anche che tante cose sono cambiate senza che nemmeno me ne accorgessi.. Non metto però le mani avanti, se ci saranno dei cambiamenti -e ce ne saranno di sicuro- saprò come affrontarli, perché così funziona la vita..... Mi piacciono le tue riflessioni, come al solito, grazie! Un abbraccio forte forte, poiché quel che conta per me é sapere che tu sei vicina a me.....”
Scrive Rita De Angelis: “Pochi giorni fa è stata fatta una pulizia straordinaria alla celebre fontana settecentesca svuotata e ripulita in poche ore. Si parla della Fontana di Trevi resa celebre anche grazie alla scena del film “La Dolce Vita” di Federico Fellini che è stata sbiancata in poche ore da una squadra di addetti alle pulizie. Ma cosa dire invece del degrado urbano proprio alla conclusione da appena qualche giorno in cui ha chiuso i battenti il Festival del Cinema di Roma in cui è ben visibile anche nella produzione dei film italiani e stranieri che vengono girati a Roma. Roma è diventata ormai una città inguardabile, e ogni giorno che passa la situazione peggiora sempre di più. Nessun luogo si salva, dal centro alla periferia, una miriade di graffiti, sporcizia, cartelloni pubblicitari, giardini abbandonati secchi e pieni di immondizia. Quasi una città da terzo Mondo e non come ai bei tempi della “Dolce Vita” e dei tempi passati. Non fa di certo eccezione l’entrata di Cinecittà Studios dove alberga attualmente lo squallore, per uno dei luoghi simbolo del cinema di Roma. A pochi metri dall’entrata di Cinecittà, una fermata di pullman, ridotta a pezzi con centinaio di manifesti mai rimossi attaccati sopra. Come può essere quindi chiamata la fabbrica dei sogni, o la fabbrica dell’immondizia? Facciamo un paragone con con gli studios americani, Universal Sony Picture,Warner Bros Paramount, un altro mondo rispetto a noi. Ma i produttori italiani se ne fregano, e non ci fanno caso cullandosi nella sciatteria e bendandosi gli occhi per non vedere. Quindi anche gli attori ed i registi italiani vivono nel degrado, in quartieri dove i muri sono ricoperti ed imbrattati da scritte nella sporcizia senza nulla commentare. Ma tutto va bene, l’arte quindi è paragonabile alla mondezza, non più alla bellezza, e quindi a Roma l’unica cosa pulita rimane attualmente il bianco della Fontana di Trevi luogo dove attualmente vista la recente pulizia, è possibile ancora girare un film”
Scrive Mauro Tiberi, vocalista difonico: "Concerto/lezione Domenica 21 Novembre dalle ore 17,30 alle ore 19 presso il centro Stellatum Via Cardinale Marmaggi 23 (Trastevere) Prenotazioni al numero: 06 5883687 - 347 7512897"
Scrive Francisco Sánchez Legrán: "We are writing to you for the purpose of updating you on FACUA’s recent activities in ensuring the protection of consumer rights... " Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2010/11/facua-aggiornamenti-sulle-attivita.html
Scrive Lux Divina: "13 novembre 2010 - Il Gioco della Trasformazione Umana Residenza Universitaria “A. RUBERTI” – Via Cesare de Lollis, 20 – 00195 Roma. Presenta e modera la dott.ssa Valentina Ivana Chiarappa - h. 10,00 - Dott. Giorgio Vitali - Chimico - Presidente Federerazione Info Quadri: Linee di tendenza attuali della cultura medica. Seguono altri interventi"
Pian piano anche oggi chiudiamo, ciao, Saul/Paolo
..........
Pensieri poetici del dopo Giornaletto:
Che la mia vita sia una semplice ricorrenza?
Se avessi ancora la giusta età e potessi scrivere una bella letterina a Babbo Natale...
Che cosa chiederei per quest'anno?
Ovunque mi guardo non posso non sentirmi fortunata, non ho tutto ma di certo nonn mi manca nulla, sono fortunata anche nelle mie sfortune, cos'altro avrebbe dovuto darmi la vita?
che cosa dovrebbe a tutti la vita?
Guardiamoci dentro, giriamoci intorno, sorridiamoci l'un l'altro.
Forse chiederei questo a Babbo Natale?
Mah...non so...ciò che desideravo è tutto qui.
Il cielo mi ha reso tutto il mondo
anche la visione di ciò che non posseggo.
Eppure è Natale e non
per tutti e non per tutti
i giorni.
Che altro vorrei... un Natale tutti i giorni.
Ovunque
Primavera estate autunno inverno e
ancora primavera
Incondizionatamente
Ricorrente
Guardiamoci dentro, giriamoci intorno, sorridiamoci l'un l'altro.
(Dalla prima pagina traggo un piccolo spicchio dei miei soli in comunione con il tuo spettacolo passeggero)*
............
Come Teseo giro il labirinto/ ma nessun mostro vado a
ricercare.
Rieccoti dopo le vacanze/ col tuo indicibile sorriso
e buon umore, / che neanche i momenti tuoi
più terribili/ ti fanno smarrire.
Quando ti vedo sto bene, / la tua vista mi
ringiovanisce,
il Labirinto sembra sgretolarsi.
La tua liscia pelle, / dal sole baciata,
già immersa nell'acqua salata/ mi invita a toccarti
e a uscire dal Labirinto...
(Gianni Donaudi)
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