Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

giovedì 12 agosto 2021

Lettera al Giornaletto di Saul su obbligatorietà vaccinale e green pass

 


“Io sono doppiamente vaccinata già da diversi mesi, ogni tanto faccio un tampone di controllo. Per me sono abbastanza tranquilla, ma sono contraria al green pass e all'obbligo vaccinale. Di questi vaccini si sa ancora poco e i dati vengono dati all'opinione pubblica col contagocce: le migliaia di nuovi casi, sono sintomatici o no? Tanto per fare un esempio. I nuovi positivi sono vaccinati o no? in che percentuale? Che i vaccinati possano risultare positivi (e quindi diffondono) mi sembra assodato, e quindi, in vista delle famigerate varianti, quanto i vaccinati saranno protetti? I giovani, adolescenti sani, che non hanno quasi mai forme conclamate, non sarebbe meglio lasciarli stare e, se si infettano naturalmente, tracciandoli, lasciarli superare la loro infezione che così svilupperebbero un'immunità naturale molto più efficace di quella indotta dal vaccino, contribuendo così alla tanto agognata immunità di gregge? Considerando anche che i giovani sono quelli più a rischio di sviluppare problemi come miocarditi e pericarditi (dati AIFA). Insomma, secondo me si dovrebbero vaccinare le persone di una certa età o con altre patologie, o che temono per questa infezione. I numeri dei ricoveri e dei ricoverati nelle Terapie Intensive sembrerebbero in calo. 

Per un approfondimento segnalo un interessante articolo – https://www.avvenire.it/mondo/pagine/covid19-il-gregge-non-ci-salver-con-la-delta-contagi-fra-i-vaccinati, certo Avvenire per alcuni è poco “affidabile”, essendo un organo vicino al Vaticano e non proprio allineato al mainstream.... (battuta ironica)...”


(Lettrice anonima del Giornaletto di Saul)




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