Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

mercoledì 25 gennaio 2012

Un parere sul Giornaletto di Saul

In penombra


Un parere sul Giornaletto di Saul

Scrive Nelly: “ciao Paolo, vorrei darti la mia visone sul tuo giornalino ..... è bellissimo anche se non scrivo mai, comunque lo leggo sempre, una sbirciatina quando non ho tempo, approfonditamente quando ho più tempo ..... molti dei tuoi articoli mi affascinano e mi aprono nuovi spunti e nuove finestre sul mondo. Grazie per questo servizio che fai, anche se non lo sai, mi stai accompagnando da circa un anno. In questa lettura condivisa che mi permette di vedere il mondo da un punto di vista non politico ... non religioso ... non di marketing ..... Insomma quello che pensa la gente normale che si crede sola, nel sentirsi controcorrente alla forza mediatica di TV e giornali. Gli argomenti che preferisco sono: la tua visione della spiritualità laica ..... (di cui mi trovo sul tuo medesimo sentiero); l'ecologia vista da punti diversi (l'alimentazione, la casa, l'energia) mi sono piaciuti alcuni articoli su esperienze di vita semplici nella natura in condivisione, che alcuni gruppi stanno portando avanti. (ammiro il loro coraggio); il top .... sono i tuoi racconti in India ..... La politica che si esprime nel tuo blog .... non sempre è condivisa da me ...... perché è satura dall'ego che queste persone .. trasudano ... non riesco neppure a concentrarmi sulle loro parole … Comunque in conclusione ti scrivo solo per dirti ... per favore continua a fare il giornalino.
Grazie e buona giornata! Nelly”



Mia rispostina: " Cara Nelly, incoraggiamenti come il tuo allietano il cuore...
Per quella brutta cosa che si chiama "politica" di cui debbo però occuparmi, vivendo in questo mondo, ti dico che è vero.. Di solito le persone che si occupano della cosa pubblica lo fanno essenzialmente per un loro interesse, se non è per denaro o potere talvolta è per mettersi in mostra... Però, però.. non dobbiamo esentarci da questo discorso, anzi, quel che cerco di fare è riportare la "politica" alla sua giusta dimensione di attività umana nella società. A questo proposito ricorderai la frase di Ramana Maharshi che diceva: "Una società è l’organismo; i suoi membri costituenti sono gli arti che svolgono le sue funzioni. Un membro prospera quando è leale nel servizio alla società come un organo ben coordinato funziona nell’organismo. Mentre sta fedelmente servendo la comunità, in pensieri, parole ed opere, un membro di essa dovrebbe promuoverne la causa presso gli altri membri della comunità, rendendoli coscienti ed inducendoli ad essere fedeli alla società, come forma di progresso per quest’ultima.”

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.