Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

venerdì 28 settembre 2012

Il Giornaletto di Saul del 29 settembre 2012 – Voci dal baretto di Spilamberto, Iran, a Sondrio con il Lama, debito pubblico, PULCN, “io” oscuro

Inciucio

Care, cari,

 

Editoriale - Voci dal baretto di Spilamberto – Ieri mattina al rito del cappuccino, nel baretto in piazza a Spilamberto, ho saggiato il polso del popolo emiliano… con risultati contrastanti. Stavo al tavolinetto con Caterina, leggendo un giornale del sistema, e commentavo a mezza voce gli articoli di prima pagina in cui il monti mario afferma: “non mi candido.. ma se serve sono ancora pronto a servire il paese..” (ovvero: tranquilli qualsiasi sia il risultato elettorale io sarò ancora al timone come adesso, non sperate che me ne vada..”). All’articolo seguivano varie pagine con ulteriori commenti alle affermazioni del monti, perlopiù commenti entusiasti, in primis quello del casini (UDC) osannante e benedicente il banchiere, poi articoletti favorevoli del PD (con piccoli distinguo a fine elettorale) ed infine una presa dura di posizione del berlusca che diceva: “questo governo è troppo burocratico e non aiuta la ripresa, a causa delle tasse imposte al popolo”. Ma va? E lì il barista ha espresso il suo parere dicendo: “..il berlusca mai più, meglio il monti, che almeno fa quadrare i conti..” – Ed io: “..fa quadrare i conti per affar suo.. ed inoltre chi è che sorregge il monti in parlamento se non il PDL del berlusca, in combutta con il PD?”. Ed un altro giovane avventore: “Certo, il monti ha fatto solo gli interessi delle banche e non del popolo che languisce oppresso dalle tasse” – Ed io: “bravo, ecco una voce giusta!”. Ed il barista: “però il monti sa fare i conti.. e cerca di pareggiare i bilanci” Ed io: “ Sì, ma sempre a favore di chi l’ha mandato al potere”. Barista: “Sarà così, ma è la CE che lo vuole, d’altronde meglio che una lenta agonia” – Ed io: “Evviva, se dobbiamo morire che si proceda subito all’eutanasia, perché aspettare?”… Lì in un tavolinetto a fianco c’era seduto un ex direttore di banca, che ora si occupa di beneficenza ai paesi del terzo mondo, e dal quale di tanto in tanto in passato ci eravamo fermati ad acquistare (in un suo banchetto “solidale”) zucchero di canna ed altre esoterie. Vedevo che sbuffava in silenzio ma non prendeva parte alla discussione che è così continuata… Il barista: “Chissà se invece del berlusca 20 anni fa ci fosse stato il monti al governo non saremmo ora in questa situazione di debito”. Avrei voluto obiettare che il monti c’era già stato al tempo di Prodi ed aveva infatti raddoppiato il debito pubblico ma non mi andava di aprire una discussione economica lì al bar davanti al cappuccino caldo… e così mi sono limitato a sottolineare che il passato è passato ed è inutile immaginarne uno diverso “altrimenti -ho aggiunto- chissà come sarebbe andata se c’era ancora Mussolini”… A questa battuta, dal tono filo-fascista o presunto tale immediatamente il bancario del tavolinetto al fianco se n’è andato di corsa.. senza profferir parola… E Caterina ha commentato “mi sa che non ti saluterà più!”, riferendosi al fatto che invece poc’anzi (prima dell’inizio della discussione) egli mi aveva salutato affabilmente. A quel punto sono rimasto in silenzio, per non rovinare ulteriormente la piazza ed ho lasciato che il giovane avventore, “oggi in sciopero” (aveva detto lui) continuasse a discutere con il barista… Come al solito avevo gettato il sasso per poi nascondere la mano… Destino D’Arpino!


La terra d’Iran – Scrive Mahmoud Ahmadinejad: “Io vengo dall’Iran, dalla terra della bellezza e dell’imponenza, dalla terra della scienza e della cultura, la terra della saggezza e delle virtù, dalla culla della filosofia e dello gnosticismo, dalla patria del sole e della luce, la terra degli scienziati, dei saggi, dei filosofi, degli gnostici, dei letterati, la terra di Avicenna, Ferdowsi, Rumi, Hafez, Attar, Khayyam e Shahriar; sono quì in veste di rappresentante di un popolo grande e dignitoso, tra i fondatori della cultura umana e tra gli eredi di essa; sono il rappresentante di gente saggia, innamorata della libertà e della pace, affettuosa, che ha assaggiato il sapore amaro delle guerre e delle aggressioni e che ama la pace e la serenità…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2012/09/28/mahmoud-ahmadinejad-all%e2%80%99onu-per-un-nuovo-rinascimento-ricollocando-al-centro-l%e2%80%99uomo-e-la-sua-dignita/


Mio commentino: “..beh non sono proprio un filo musulmano, ma è pur vero che nel filone sciita è sorto anche il sufismo, che è una via nobile e degna. L’Iran o la Persia come si chiamava una volta è sede di una civiltà di prim’ordine. Ho visitato la Persia tanti anni fa e l’ho trovata splendida…. Sia dal punto di vista ambientale che sociale. Ma a favore dell’Iran basti dire una cosa: non esiste o quasi la produzione di droga, poiché lo stato ha scelto di non favorire questo vizio pur che in passato gran parte dell’oppio veniva prodotto anche qui. Da quando c’è il governo teocratico l’oppio è stato sradicato dall’Iran, mentre in Afganistan, occupato dagli americani, che riescono a vedere una formica che cammina nel deserto con i loro mezzi tecnologici, si produce la maggiore quantità di oppio e di eroina. I loro aerei spia ed i loro satelliti non vedono le migliaia di ettari coltivati ad oppio. Strano nevvero?”


Lotta dura… senza paura – Scrive Nuovo P.C.I.: “La lotta per uscire dal marasma della crisi del capitalismo non è un pranzo di gala. In ogni paese noi comunisti dobbiamo condurre gli operai e le altre classi delle masse popolari a prendere l’iniziativa e spezzare la catena che le strozza a partire dall’anello più debole. Le masse popolari non possono avere pace se subiscono le regole e le manovre della borghesia imperialista e del clero. Ma possono imboccare il cammino della propria emancipazione sfruttando a proprio vantaggio le regole e le manovre della borghesia imperialista e del clero, sviluppando la propria iniziativa passo dopo passo. Anche il più lungo cammino è una successione di passi. Liberarsi dal capitalismo sarà una lotta dura e acuta, ma possiamo vincerla se ci dedichiamo ad essa con slancio, con generosità, con audacia e con intelligenza…”


Debito pubblico e tagli indiscriminati – Scrive Franco Pinerolo: “La spending review del governo non è riqualificazione della spesa né lotta agli sprechi ma tagli lineari con effetto depressivo sull’economia. L’attuale crisi economica viene presentata come crisi del debito pubblico originata da spese eccessive di governi scialacquatori, ma, secondo i dati riportati da moltissimi autorevoli economisti come vedremo, i problemi europei sono conseguenza degli squilibri strutturali nei rapporti commerciali tra i diversi Paesi della zona euro dovuti al mercantilismo egemonista tedesco; derivano dal mancato ruolo della BCE di prestatore di ultima istanza e di sostenitore della crescita, dell’occupazione e della stabilità finanziaria (prof. J. Stglitz premio Nobel economia); sono causati dallo scoppio delle bolle immobiliari alimentate dai flussi di capitali dai Paesi più forti verso alcuni periferici” – Continua:
http://paolodarpini.blogspot.it/2012/09/la-spending-review-del-governo-non-e.html


Crisi, bollettino di guerra – Scrive IDV: “ Un’Italia sempre più in ginocchio. Nel 2012 i consumi pro capite degli italiani presentano "la peggior variazione negativa della storia della Repubblica dal 1946”. Nel secondo trimestre di quest’anno, i consumi di ciascun italiano sono diminuiti in termini reali del 6.5%. La crisi c’è è reale, sta colpendo i cittadini italiani e non lo fa a tutti nello stesso modo. Nel settore del commercio stanno pagando il prezzo più alto i piccoli commercianti. Brutte notizie anche sul fronte delle retribuzioni. L’Istat prevede un crollo dei salari nel 2013 se i tanti rinnovi contrattuali che sono in ballo non verranno portati a buon fine. Sono i settori dell’industria, dei servizi privati, della pubblica amministrazione, che riguardano circa 3.8 milioni di dipendenti”


Defibrillatori – Scrive Angelo Saracini: “I defibrillatori dovrebbero metterli ormai anche negli uffici delle tasse”

 

A Sondrio con il Lama – Scrive Luciano Villa: “Cari Amici, siamo onorati di presentarvi una opportunità esclusiva, quella di stare nella presenza e di ricevere i preziosi insegnamenti di un Maestro che ha raggiunto i più elevati gradi di formazione ed è particolarmente apprezzato per la sua grande gentilezza e chiarezza espositiva, invitandovi al nostro centro SABATO 6 e DOMENICA 7 OTTOBRE 2012, grazie ad una qualificata traduzione diretta dal tibetano in italiano, per il SEMINARIO del ven. LAMA GHESCE TENZIN TENPHEL” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2012/09/luciano-villa-sondrio-con-il-lama-il-6.html


Povera Desio – Scrive Roby Cuda: “La società civile contro la Pedemontana lombarda: un buco da 5 miliardi per un’opera inutile e dannosa. La Campagna Ferma la Banca (www.fermalabanca.org), che riunisce oltre 60 associazioni e reti del territorio, aderisce alla manifestazione contro la Pedemontana di domenica 30 settembre a Desio (Milano). Il progetto prevede una nuova arteria a pagamento di 87 km, ai quali si aggiungono 70 km di nuova viabilità provinciale e comunale, per un costo complessivo di circa 5 miliardi di euro. Una cifra colossale e del tutto sproporzionata, sostenuta finora da 1,2 miliardi di soldi pubblici e da 260 milioni di prestiti ponte da parte delle banche…”


Il ventennio dell’inciucio – Scrive Beppe Grillo: “In Italia c’è un mito, una balla atomica. Il mito del ventennio berlusconiano nato sulle ceneri della Prima Repubblica. La realtà è molto diversa. Dal 1992 al 2011, anno del governo bancario di Rigor Montis nominato dalla BCE, Pdl e Pdmenoelle si sono alternati come un tempo Bartali e Coppi sulle salite, passandosi la borraccia dell’acqua e votandosi le leggi a vicenda. Il centro destra ha governato per 3.341 giorni, pari al 47%, il centro sinistra per 3.254 giorni, pari al 46% con l’intermezzo del governo tecnico di Dini. Pari e patta. Pdl e Pdmenoelle, stessa faccia, stessa razza. Stessi interessi. Per correttezza, il ventennio passato dovrebbe essere chiamato Ventennio dell’Inciucio”


Sia festa, con pioggia o vento – Scrive Cacomela: “NOI FESTEGGIAMO LO STESSO! In via Casa Giusti 124, Pieve di Trebbio, Guiglia (MO). Il meteo per domenica prossima è migliorato, non sarà forse una super giornata ma abbiamo deciso di fare lo stesso la nostra festa. Gli spettacoli si possono fare dentro e ci organizzeremo per il buffet tra primo piano e dei gazebo all'esterno. Abbiamo voglia di fare la festa e non possiamo rimandarla, per cui: se dovesse piovere, tra stare in casa e venire al cacomela, scegliete il cacomela! Info: ilcacomela@gmail.com”


Lavori in corso a Firenze, per una Lista Civica Nazionale – Scrive Italo Campagnoli: “L’incontro a Firenze del 7 ottobre sarà orientato a condividere e fissare alcuni punti su cui varie commissioni di PULCN lavorano da tempo in modo da poter iniziare ad uscire in pubblico con il nome e dei documenti condivisi. Non si tratta quindi ancora della presentazione ufficiale di lancio che verrà fatta più in là. Avvisiamo sino da ora che la riunione sarà gestita e quindi per parlare ci si dovrà prenotare attenendosi all’OdG.” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2012/09/firenze-7-ottobre-2012-lavori-in-corso.html


Ringraziamenti – Scrive Barack Obama: “Paolo -- I want to thank you for all you're doing for this campaign. If we get to continue this work, it's going to be because of you. Next week I'm meeting up with President Clinton on the campaign trail, and we both want to thank you in person…”


La metà oscura – Scriveva Antonella Pedicelli: “Che esista una “metà oscura” dentro ciascuno di noi, credo sia cosa abbastanza comprovata e sperimentata, ma ciò che mi chiedo è: fino a che punto questa metà oscura può spingersi? E quale è il suo reale potere? Quando frequentavo il catechismo, caro Paolo, in attesa di essere sufficientemente “preparata” per ricevere la prima Comunione, il sacerdote che seguiva, noi giovani “pecorelle” sul cammino della fede, era solito mostrarci delle diapositive, proiettate su un maxi schermo, in cui comparivano bambini “buoni” e bambini “cattivi”; quelli buoni avevano il cuore bianco, vestiti puliti, un viso luminoso e giocavano sereni; quelli cattivi, invece erano rappresentati con un cuore completamente nero e ovviamente lasciati in disparte dal mondo intero, soli…..” – Continua con mia rispostina: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2012/09/spiritualita-laica-quando-la-lotta-fra.html  


Bene, a domani, forse… Ciao Paolo/Saul


…………


Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

 

"I discepoli di un Maestro spirituale somigliano spesso a quegli escursionisti che, trovandosi ai piedi di una montagna, si guardano bene dallo scalarla. La montagna è lì davanti a loro: benissimo, ne sono molto contenti e la ammirano, ma la montagna è quella che è, ed essi, rimanendo in basso restano ciò che sono. Ogni tanto, gettano uno sguardo verso la cima augurandosi che questa si abbassi un po' fino a loro, ma la cima continua a svettare verso il cielo. Nell'immagine della vetta, si può vedere non soltanto un Maestro spirituale, ma anche tutti quegli esseri che – ciascuno nel proprio campo – sono giunti ad una visione superiore delle cose. Essi non devono mai scendere dalle altezze che hanno raggiunto, ma devono anzi cercare di attirare fino a sé gli esseri umani. E se questi non vogliono salire, peggio per loro: bisogna lasciarli! Direte che è crudele. No, perché anche senza scendere, i grandi esseri continuano a proiettare verso i loro fratelli umani qualcosa del proprio pensiero e del proprio amore."

(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

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