Saul Arpino ritorna…
Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…
Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.
A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..
Vostro affezionato, Saul Arpino.
venerdì 3 agosto 2012
Grillo e grillini.. sempre all'erta stan, a Tarso... Lettera di Luigi Crocco a supplemento del Giornaletto di Saul del 4 agosto 2012
Caro Paolo/Saul,
dopo aver letto la bellissima poesia in fondo pagina di un certo Tarso
(http://saul-arpino.blogspot.it/2012/08/il-giornaletto-di-saul-del-3-agosto.html),
ti racconto che ieri sera per curiosità sono andato in un garage ad
un convegno a Verona di un gruppo di grilli e grillini misti anche di
estrazione radicale di sinistra sul tema: Moneta unica e
provvedimenti da prendere.
L'assemblea era composta da 11 persone di vari mestieri arte e cultura
mentre il leder della serata era un simpatico e accattivante
artigiano di violini che proponeva un sistema dopo la lettura
personale del libro "servi del euro" che sconvolse le coscienze
(mia interpretazione). E il problema era di risvegliare le coscienze
sul diritto dei paesi alla sovranità monetaria iniziando con la
pubblicità degli Scec o buoni sconto da 2 / 5 euro, ecc., per finire
con la banca del tempo e quella Etica per un attivista a distribuire
depliants per diventare soci versando la somma di 500 euro.
Inutili i miei tentativi per riportali alla realtà bancaria in
Italia. MA, non siamo in Austria tra cantoni e piccole comunità
dove quasi tutti si conoscono e tutti si controllono sul dovere
morale di aiutarsi e scambiarsi beni e sevizi, ma in Italia con 100
città e milioni e milioni a diverse culture ed estrazioni politiche a
servizi diversi addittura con lo sconto scritto sul biglietto di
carta, ma a cosa serve e a cosa si somma? Al aumento della casstta di
frutta da 20 a 22 euro per lo sconto di 2 euro? E lo sapete che,
l'inflazione dal 2001 è al 72,22%. Risposero , la colpa è del euro che
ha raddoppiato la Lira e non abbiamo avuto l'opportunità di votare
come in Filandia. E incalzai, allora perchè non si tassano da 15.000
a 30.000 3 milioni di milionari e plurmilionari + alti stpendi = 90
miliardi annui, Risposero, non risolve il problema della sovranità
monetaria del paese a stamparsi moneta, che vuole. E pensai al più
grande Poeta d'america Ezra Pound che in grande amicizia con Mussolini
gli aveva suggerito "Vuoi continuare la Guerra senza imporre sacrifici
di tasse agli italiani quasi tutti agricoltori? Allora "stampa
moneta dalle risorse auree" ma a quel tempo servivono sul Pil a
pagare il debito di guerra ai vincitori tanto da essere messo in una
gabbia da circo dai resistenti per essere poi portato negli USA in
Pensilvenya nel manicomio criminale.
E pensai al titolo del libro "servi del euro".
Dalla padella alla brace loro non sanno che è stato
un alto altesino di Merano o Bolzano (non ricordo) inventare il
brevetto da sviluppare in Italia. E uscii gridando col braccio e la
mano alzata verso il cielo: In Italia non ho speranza ma spero in
Europa che prendano più seriamente il mio progetto a sostenere con
obbligazioni speciali x milioni di medi e alti salari + piccole e
medie imprese a favore dei primi 8 milioni indigenti.
Poetalc Luigi Crocco,
unico autore ed editore
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