Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

martedì 16 giugno 2009

Lettera ricevuta da Christa (il femminile di Cristo) - Una riflessione emozionale sulla situazione in cui viviamo dall'Abruzzo a Barack Obama

Ti saluto Saul(us)-Paulus, sicuramente più amato di odiato. Se si dice "nomen et omen", nel tuo caso sono felicemente d'accordo. Hai il tuo regno in mano vivendo una doppia personalità riunita. Anzi, meglio del tuo antenato omonimo - sei coscientemente figlio dell'universo e della Dea Madre.
Sai mi sento strana oggi - e non solo oggi - in questo periodo di cambiamenti. La mia vita cambia sempre, per non dire che è capovolta, stranamente nell'incirca di un percorso di 10 anni - me ne sono resa conto dopo. Ecco, è successo un'altra volta - ma stavolta vivo questo cambiamento con tutti i miei sensi -intenso e consapevole dell'universo- l'indifferente e splendida sorgente.

In tutto quello che vivo delle volte proprio a pelle -dei momenti mi sento squilibrata- di nuovo tutto nuovo, un ri-conoscersi .. un dono. Ma mi pare che questo 'squilibrio' ha a che fare con l'incredulo, mistero forse, essere finalmente cosciente di una banalità. La nostra vita non è lineare - dalla nascità fino alla morte - è un participare ad un NET - e con questo si cambia la visione - siamo innumorevoli e immensamente ricchi sia di gioia che di dolore, il delicatissimo succo della coscienza. Bello vivere - la passione ti toglie la paura.
Io ho appeno cominciato a comprendere -saziando la mia sete di cervello e corpo con appassionata curiosità- mi sento però di nuovo fanciulla - senza colpe, i miei anni trasformati in luce aria e vento senza dimenticare il peso della materia, ecco l'equilibrio.

Un giorno vengo a parlare con te -un'ora privilegiata- perchè è difficile e raro parlare a questo livello, le parole ingannano....

Ho sentito appena adesso della protesta della gente dell'Aquila: promesse promesse e non succede niente! Fra dieci anno saranno ancora prigionieri di questo ghetto. Intanto i 'politici' si riempono le tasche. Bravo popolo italiano, anche i più poveri hanno dato un euro -PER LA DISGRAZIA DELLA GENTE DELL'AQUILA- e non per i canali "segreti" di una politica che fa schifo.

"Dateci terremoti! -dicono i burocrati- e con i milioni di euro dati in fiducia da un popolo ancora sincero e umano si risolve la 'CRISI' (che sarebbe poi la propria...)"
Chi ha il coraggio di chiamarli ladri?!. Scandali scandali, va bene pazienza... Ma mannaggia! Ci vorrebbe qualcuna/o che mette un limite a ciò!

Ok, delle volte mi ritrovo fra cinismo e pianto. E spero tanto che non ammazzino Barack Obama. Non voglio rileggere questo messaggio per te... e scusa per gli errori, per me non è il periodo di -come dire- communicare, è un intermezzo molto intenso silenzioso, ti abbracio con affetto, Chri

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