Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

venerdì 15 settembre 2017

Il Giornaletto di Saul del 16 settembre 2017 – Il saccheggio della Terra, ribellarsi al sistema consumista, previsioni geopolitiche, nuove norme della VIA, Sabra e Chatila, le statistiche aggiustate, scomparsa delle “donne vere” (e degli uomini veri)...


Risultati immagini per il saccheggio della terra

Care, cari, abbiamo distribuito per anni tonnellate di veleni sulla Terra; abbiamo invaso l’atmosfera di gas venefici e gettato nelle acque che ci attraversano ovunque, litri di sostanze chimiche e deleterie. Siamo arrivati da tempo al punto di non ritorno, eppure, mai come in questi “tempi ultimi” stiamo riscoprendo la natura! L’uomo è sempre una sorpresa: prima uccide poi vuole resuscitare! (Franca Oberti) - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/09/15/bioregione-terra-prima-il-saccheggio-poi-la-cura/

Pianura Padana. Veleni dagli allevamenti industriali – Scrive Leal: “Se vivi vicino a un allevamento intensivo potresti avere problemi polmonari. L’inquinamento dell’aria lo consideriamo un problema solamente cittadino, collegato a fabbriche e gas di scarico. Eppure non è così, perché anche se abiti in una zona ad alta densità di allevamenti intensivi, come la pianura Padana, puoi avere problemi respiratori...”

Ribellarsi al sistema consumista - La ribellione deve tramutarsi in cambio di abitudini e allontanamento dalla sudditanza al sistema. Si può partire da cose fattibili: interrompere gli acquisti di qualsiasi bene innecessario, abiti, oggetti, macchine, vizi, etc. e limitarsi ai generi di sopravvivenza. Nel frattempo tentando di incrementare l’indipendenza alimentare attraverso piccoli orti, anche sui terrazzini di casa, raccolta erbe selvatiche, etc. Giornalmente faccio una passeggiata attorno alle mura di Treia e sono sempre meravigliato della dovizia che la natura ci offre...” - Continua: https://auser-treia.blogspot.it/2017/09/ribellarsi-al-sistema-consumista-per.html?showComment=1505466069772#c6779453472482565569

Mio commentino: “Consideriamo solo una cosa, da quando è diventato imperante il sistema consumista anche la qualità della vita si è abbassata, viviamo infatti in mezzo ai rifiuti ed all'inquinamento, e non solo anche dal punto di vista economico ci stiamo rimettendo, prendiamo ad esempio il costo dello smaltimento dei rifiuti che oggi incide molto più di un bene necessario, come ad esempio l'acqua, oppure l'incidenza che ha l'avvelenamento dell'aria sulle nuove “malattie” che affliggono l'uomo...”

Nagarjuna e l'osservatore silenzioso – ...Nagarjuna riteneva che il linguaggio è inevitabilmente illusorio in quanto prodotto di concettualizzazioni ed è per questa ragione che egli rifiutò sempre di definirsi detentore di una qualsivoglia dottrina. Poiché l'esperienza della vacuità non è compatibile con alcuna costruzione di pensiero. E l'idea stessa della vacuità rischia di essere pericolosa, se alla vacuità viene attribuita una identità. Lo stesso Buddha aveva messo in guardia dall'assolutizzare la propria dottrina, considerandola altro che un semplice mezzo...” - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2017/09/nagarjuna-e-losservatore-silenzioso.html

Commento di Giuseppe Moscatello: “...come ricordare di essere l'osservatore silenzioso? Un trucco: la giostra dei pensieri della mente. Spesso idee e immagini non evocate scorrono insieme a ricordi, brevi gioie e pesanti angosce; questa giostra rotante inarrestabile alla lunga genera ansia e frustrazione, un giro di giostra non pagato e non voluto nel quale si finisce per ruotare senza fine. Allora basta ricordarsi che non siamo la giostra, siamo quelli che ci sono inavvertitamente saliti e quindi possiamo scendere e osservarla da lontano, ecco che la pace sopraggiungerà mentre la stessa giostra che girava all'impazzata rallenterà anch'essa fino a fermarsi...”

Previsioni geopolitiche. “Vedo, vedo... e provvedo!” - Scrive Piotr: “...nella scaletta delle "previsioni", mi aspetto di vedere i Siriani varcare l'Eufrate. In realtà in questo caso più che prevederlo, mi piacerebbe vederlo. Fermo restando che Israele fa, per auto-definizione, il "cane pazzo", e quindi può intromettersi con mosse (criminali) a sorpresa, le cose stanno andando per quel verso. Vedremo poi se le truppe ONU andranno a sorvegliare il confine del Donbass (verso l'Ucraina nazificata e non verso la Russia come invece vorrebbe Poroshenko, ormai ridotto a dover dire cretinate che fanno ridere tutti). Vedremo cosa succederà nella penisola coreana....” - Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2017/09/previsioni-geopolitiche-siria-turchia.html

Fiano o Mezzano? Scrive Alessandro Mezzano: “Certo che se a Emanuele Fiano il ricordo del Fascismo fa ancora tanta paura da volerne cancellare i simboli, dopo 72 anni dalla sua caduta, significa che il confronto tra quel modo di governare e quello attuale NON gioca a favore di quest'ultimo. Ad Emanuele Fiano, in risposta alla sua proposta di legge, ricordo un motto dell'odiato ventennio: ME NE FREGO!“

Lettera aperta al kamarado Fiano Emanuele – Scrive Roberto Cozzolino: “Kamarado Emanuele… ma cosa mi combini? Stavolta l’hai fatta proprio grossa! Iscriverti volontariamente d’ufficio nella schiera degli occhiuti censori dell’altrui pensiero; tu, proprio tu, che per formazione politica ed intellettuale (?) hai sempre sbraitato contro la discriminazione, la repressione, il totalitarismo (almeno in molte parti del mondo, lasciando sempre rigorosamente esclusa la Palestina). Tu, proprio tu, che avevi fatto tua la celebre frase, divenuta vessillo di tutti i garantisti ed erroneamente attribuita a Voltaire (ma in realtà coniata dalla di lui biografa, Evelyn Beatrice Hall, in “The Friends of Voltaire”): “Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo”. Ma ti ci vedi, in un prossimo futuro, kamarado Emanuele, comparire nelle cronache mondane accomunato a personaggi del calibro di Tomás de Torquemada o Feliks Dzeržinskij, collocato magari in un fotomontaggio in compagnia di questi due giganti dell’inquisizione?...” - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/09/15/lettera-aperta-al-kamarado-fiano-emanuele/

Commento di Fernando Rossi: "Questo antifascismo elettorale spero che, per quanti hanno a cuore il bene comune, sia uno stimolo a guardare oltre la politica faziosa delle macchiette e di quanti si autodefiniscono fascisti o comunisti, ma recitano (con il sostegno delle fondazioni della grande finanza e dei servizi) la loro parte in commedia, per mantenere la divisione tra le masse popolari..."

VIA. Nuove norme burocratiche (e sanzionatorie) – Scrive Camilla Gamba: “Vengono introdotte norme sanzionatorie in caso di mancata o errata attuazione della normativa in materia di VIA (da 35.000 a 100.000 euro) nonché in caso di inottemperanza delle prescrizioni impartite dall’atto di VIA (da 20.000 a 80.000 euro); con successivo decreto saranno stabiliti i contenuti ed i formati dei verbali di accertamento contestazione e notifica dei procedimenti di infrazione. I proventi derivanti dall'applicazione di tali sanzioni saranno destinati al... - Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2017/09/valutazione-di-impatto-ambientale-nuove.html?showComment=1505472027666#c1246660955913977418

Mio commentino: “Si pensa subito alle sanzioni contro i privati, per agevolare l'afflusso di nuove entrate per lo stato, i soldi serviranno per pagare i nuovi vitalizi ai politici corrotti e per l'acquisto di nuove armi per le guerre NATO. Nel frattempo se lo stato compie opere pubbliche devastatorie, come le trivelle ad esempio o gli elettrodotti, etc., ma non paga pegno. Per lo stato il Via è sempre aperto e garantito “per pubblica necessità”, aggratis....”

Sabra e Chatila. Non dimenticare – Scrive Giuseppe Zambon: “1982 – Il ministro della difesa israeliano, Sharon, invade il Libano, entra con i carri armati a Beirut e circonda i campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila. Il 15 settembre Sharon dà il via libera agli alleati “falangisti” libanesi di Elie Hobeika che entrano nei due campi ed iniziano ad uccidere. Il massacro dura settantadue ore. Di notte gli israeliani illuminano la scena con i bengala per agevolare lo sterminio....” - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/09/15/per-non-dimenticare-35-anni-fa-il-massacro-di-sabra-e-chatila/

Prosegue con lettera aperta di Franco Lattes Fortini agli ebrei italiani: “Ogni giorno siamo informati della repressione israeliana contro la popolazione palestinese. E ogni giorno più distratti dal suo significato, come vuole chi la guida. Cresce ogni giorno un assedio che insieme alle vite, alla cultura, le abitazioni, le piantagioni e la memoria di quel popolo e – nel medesimo tempo – distrugge o deforma l’onore di Israele...” - Continua in calce al link soprastante

Mangiare un po' di tutto... - Scrive Franco Libero Manco: “Mangiare un po' di tutto senza discriminazione, è quel che fanno molti, da sempre, ed è stata ed è la rovina fisica, mentale e morale della specie umana. Occorre si mangiare un po' di tutto, ma di tutto ciò che è compatibile con la nostra natura. Questo viene affermato nell’immensa letteratura dell’igienismo scientifico che ha come rappresentanti...” - Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/09/15/mangiare-un-po-di-tutto-si-ma-di-tutto-cio-che-e-compatibile-con-la-nostra-natura/

Roma. Lotta dura senza paura – Scrivono Orazio e Giorgio: “Ieri pomeriggio 15 Settembre 2017 noi, Orazio Fergnani e Giorgio Vitali, siamo andati a depositare, presso la stazione CC della Storta (Roma) una "querela bomba" contro la ministra Fedeli, e Lorenzin, contro il Primo Ministro Gentiloni, e contro il Presidente della Repubblica Mattarella, Contro i sindaci di nove scuole italiane su dieci, contro i Governatori delle province, e contro i responsabili della sicurezza nazionale e naturalmente tanti altri per il mancato adeguamento degli edifici scolastici alle normative antisismiche e la richiesta agibilità dei plessi scolastici...”

Le statistiche del Vispo Tereso. “Ad usum Delphini” – Scrive Michele Rallo: “Prendiamo – per esempio – il recente rapporto dell’ISTAT sulla occupazione nel mese di luglio. Nella sua versione originale è una cosa seria, attendibile, ben fatta, come è nella tradizione del nostro istituto di statistica. Poi, però, c’è la versione “ad usum Delphini”: non falsificata, ma censurata, emendata, purgata da ogni elemento che possa turbare la sensibilità del pargolo. Pargolo che – nella fattispecie – è il popolo italiano, cui devono essere taciuti particolari giudicati poco edificanti...” - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2017/09/le-statistiche-del-vispo-tereso.html

Vitalizio, cosa non si fa per te! - Scrive Fabricio Lolli: Il PD aveva detto che al ritorno dalle vacanze estive avrebbe votato per abolire i vitalizi. L'avevano detto i senatori del PD. Hanno mantenuto quanto promesso? No. Tutto il resto è noia. Lasciamo perdere se sia giusto o no abolire i vitalizi. Le promesse vanno mantenute, sempre, altrimenti si chiamano inganni, ed i vitalizi sono scattati il 15 settembre"

Roma. Hortus Urbis – Scrive Zappata Romana: “Domenica 24 settembre 2017, dalle 10 alle 13, attività autunnali all'aria aperta per grandi e piccini dell'Hortus Urbis, l'orto antico romano nel Parco dell'Appia Antica. Si festeggia con ACQUERELLI per grandi e piccoli, SCAMBIO di semi e piante ed infine con il GIARDINAGGIO. Info: hortus.zappataromana@gmail.com”

Le donne vere (e gli uomini veri) - Se la scomparsa delle “donne vere” è dovuta alla presenza massiccia delle donne completamente rifatte o ridotte a soprammobile, o "ri-settate" (come si dice nel web),  ci  si potrebbe chiedere se con l’invasione dei trans, etc.  non stia scomparendo anche l’uomo! L’uomo inteso in generale, come individuo pensante, che ha delle cose da dire e delle riflessioni da fare, a prescindere dal suo corpo, che sia nudo o vestito, che sia naturale o rifatto, che sia in vendita o no, che sia trans o no. Forse -saltando su un tema di attualità-   osservando il degrado verso cui la società si sta indirizzando  per via delle spinte comportamentali indotte da una  impetuosa ed incontrollata suggestione mediatica nella vita della gente (vedi anche i flash mob unisex cretini), andrebbe studiata una "patente" di capacità operativa per chi lavora nel sociale e nella comunicazione... - Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2017/09/il-corpo-delle-donne-e-quello-degli.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“È meglio compiere il proprio dharma, il proprio dovere, seppure in modo imperfetto, che compiere il dharma di un altro. È meglio fallire seguendo il proprio dharma piuttosto che compiere il dovere di un altro, poiché seguire la via altrui è pericoloso” (Bhagavad Gita)



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