Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

martedì 17 giugno 2014

Il Giornaletto di Saul del 18 giugno 2014 – Sincretismo e spiritualità laica, le chiavi sulla porta, pomodori contro ictus, Swami Baktivedanta, concepimento e nascita di Caterina



Care, cari,

Spiritualità laica e sincretismo - Scrive Fabiano: “Carissimo Paolo, non ci conosciamo di persona, leggo tutte le discussioni che avvengono sul tuo Giornaletto di Saul, e devo dire che son rimasto sorpreso in maniera negativa, diciamo, da certi punti di vista così ottusi ed ignoranti espressi da alcune persone. Ti scrivo perché ci tenevo a farti sapere la grandissima stima che ho nei tuoi confronti, le tue parole splendono di tanta saggezza ed umiltà, io pur essendo giovane, 25 anni, mi sto facendo una mia cultura, leggendo ma sopratutto vivendo. Il mio pensiero è molto vicino al tuo, ti leggo spesso, anche sui tuoi blog di riferimento, davvero ma davvero complimenti per quello che scrivi, purtroppo è inutile discutere con certe persone, che per sopravvivenza mentale, si nascondo nelle loro piccole capanne fideistiche e dogmatiche, al calduccio, senza capire che solamente attraverso un lungo cammino di esperienza, attraversando i mari mossi della conoscenza e scalando le montagne della spiritualità e della presa di coscienza ci si possa avvicinare alla verità. Non voglio essere troppo prolisso, ti ringrazio dei contenuti che condivi con noi, sempre estremamente interessanti, la tua educazione nel rispondere a certe persone, mette in mostra una grande anima...”

Mia rispostina: “Grazie, caro Fabiano, per la tua onesta e sincera lettera inaspettata. Mi piace che ci sia qualcuno che in silenzio legge e pondera, è un buon segno, significa che l'intelligenza e l'attenzione sono ancora presenti, anche qui su internet. In fondo poi che differenza c'è tra qui e la cosiddetta realtà esterna? Entrambe sono "virtuali" e non voglio sminuire la realtà di questa per avvalorare l'altra. Ogni epoca ha i suoi mezzi di comunicazione e non possiamo negare che sul web è maggiore la possibilità d'interloquire, ove non sia possibile fisicamente, rispetto al passato in cui esistevano solo penna e carta. D’altronde un saggio del passato affermò: La gente comune ha bisogno di molte immagini e molte parole. I santi hanno bisogno di poche immagini e di poche parole. Gli angeli hanno bisogno di una sola immagine e di una sola parola. Dio non ha bisogno né di immagini né di parole….. ”

Religioni e spiritualità laica – Scrive Marco Bracci a commento dell'articolo http://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2014/06/16/pseudo-verita-delle-scritture-e-silenzio-della-spiritualita-laica/ -: “...alcuni uomini ottenebrati e pieni di sé e quindi manipolati dalle tenebre, hanno separato insegnamenti ed esempi gli uni dagli altri, facendo in modo da farli sembrare strade ognuna diversa dalle altre. Da qui il concetto che una è migliore dell’altra o viceversa, che ha portato e porta alla separazione fra uomini, degli uomini con la natura e gli animali e di conseguenza allo sfruttamento della Terra e alle guerre.” - Continua in calce al link segnato

Roma. Memoria su Swami Prabhupada Baktivedanta -  Di tutti i centri che visitai a Roma, agli inizi degli anni '70 del secolo scorso, il più caratteristico, indianeggiante al 100%, era sicuramente il Tempio degli Hare Krishna. Ricordo i canti continuati, l’atmosfera festosa, le vesti sgargianti delle ragazze, i musi lunghi dei ragazzi sempre attenti a non cadere in tentazione. Visitavo spesso quel gruppo seguendolo nei vari spostamenti che subì in varie zone di Roma. Purtroppo non potevo fermarmi molto a lungo nelle mie permanenze poiché venivo preso d’assalto dai “missionari” sempre pronti a convertire nuovi adepti ed io –come sapete- non sono convertibile a nessuna religione. Però gli Hare Krishna mi stavano simpatici e li trovavo persino divertenti, così quando venni a sapere che il loro maestro Swami Baktivedanta Prabhupada sarebbe venuto in città non rifiutai l’invito di incontrarlo....” - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/06/bhaktivedanta-swami-prabhupada-memoria.html

Bagnaia. Fiera dei tormenti (animali) – Scrive Stefano Fiori: “I giorni 6, 7 e 8 di giugno si è svolta nelle campagne attorno a Bagnaia la fiera degli animali. Molti attivisti del Movimento 5 stelle erano tra gli stand della fiera e sono stati testimoni di gabbie ultra affollate, a volte di dimensioni tali da impedire agli occupanti la posizione eretta, non fornite di alcun dispensatore di acqua. Anche le tartarughe acquatiche erano lasciate all'asciutto sotto il sole! Info. grilliviterbesi@gmail.com”

Sud Africa. Paradiso degli animali – Scrive Roberto Anastagi: “Qui è veramente molto raro di vedere una abitazione che non abbia all'esterno mangiatoie e abbeveratoi per gli uccelli selvatici. Noi in poche settimane siamo già costantemente visitati da diversi tipi di attivissimi uccellini, a quelli che si nutrono di vermi o insetti gli offriamo formaggio grattugiato e per quelli che vogliono anche i semi abbiamo comperato un pacco di una delle tante apposite varietà di semi che troviamo nel negozio di prodotti agricoli. Spesso i nostri amici ci fanno vedere che i loro amici pennuti non hanno problemi a mangiare dalle loro mani. Le varietà di uccelli sono tante, da i grandi aironi grigi, alle faraone, ai francolini, alle oche selvatiche, ai rapaci e alle tantissime varietà più piccole, poi ci sono tanti piccoli mammiferi e diversi tipi di antilopi che sono un po' un problema per chi possiede un orto e perciò è costretto a proteggerlo con le reti. Ieri una nostra amica mi ha detto di essere andata nell'immenso e bellissimo parco Krugher sicuramente più di cento volte nella sua vita. Minimo due volte l'anno. La meta preferita dei sudafricani per una o due settimane di vacanze è proprio quel parco. Credo che sia più o meno grande come una regione italiana, ci sono tutti gli animali che esistono in Africa, tutto organizzato perfettamente. I sudafricani hanno una passione e venerazione per gli animali e passano ore ad ammirarli con i loro binocoli.”

Vivere al tempo delle chiavi appese sulla porta di casa - Quel tempo delle chiavi appese fuori casa.. non è poi così lontano per me… e l’ho vissuto per davvero nei primi anni in cui andai ad abitare a Calcata.. ed anche gli ultimi. Infatti all’inizio della mia permanenza nel borgo era normale che i paesani lasciassero le chiavi sulla toppa, per facilitare le entrate e le uscite. Così pure nell’ultimo periodo in cui abitavo in una casarsa sulla rupe che non aveva nemmeno la serratura interna trovavo normale di poter entrare ed uscire come se l’ingresso di casa fosse una porta interna. Ed interna lo era, per me, fra la natura e la casa c’era poca differenza (chiedete a Caterina e ve lo confermerà). - Scrive Anthony Ceresa: “Carissima Caterina e Paolo, bellissima la storiella della Gallina D’Arpini ma c’è chi vuol vivere così, col sole in fronte... “ - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/06/calcata-al-tempo-delle-chiavi-appese.html

Commento di Ferrante: “Stavo pensando proprio l'altro giorno come sarebbe bello vivere a porte aperte e alla luce del sole. Il fatto che ci chiudiamo in casa, simbolicamente, rappresenta il fatto che viviamo in una società menzognera con molti fantasmi da nascondere. Per questo in tv fanno molti reality polizieschi..”

Commento di Giuseppe: “Quella era una realtà che si viveva anche negli anni settanta/ottanta (e precedenti) nei paesini in Sicilia (ma credo anche altrove) poiché tutti erano padroni e controllori del territorio..... la rete sociale tra le famiglie era molto forte, poi l'egoismo, la monetizzazione ... ecc. ecc. hanno rovinato l'azione sociale! Il terrore iniettato ogni giorno attraverso i media ci fa avere paura della nostra stessa ombra ed un popolo impaurito è manipolabile su ogni cosa .. gli fai accettare qualsiasi cosa anche un regime di polizia”

Mia rispostina: “Diceva Lao Tzu: Abbandona l’astuzia, elimina il profitto e non ci saranno più ladri né briganti”

Francesco, l'astuto gesuita – Scrive Fabrizio Belloni: “La chiesa, intesa come curia romana, ha dovuto, obtorto collo, mandare un esponente dell'ordine nero (i gesuiti, non amati ma temuti) al soglio, nel tentativo di tappare le falle, di raddrizzare la malandata navicella, in balia di tempeste pedofile, di uragani finanziari, di cicloni collusivi, di grandinate di abbandono, e via maltempo infierente. E, per nulla stupido né impreparato, il gesuita ha dato immediatamente la misura di se stesso, scegliendo un nome, Francesco, mai usato prima. San Francesco fu fatto santo dalla curia romana: altrimenti si sarebbero trovati un secondo Gesù fra i piedi. Già il primo fu ingombrante, per papi e cardinaloni...” - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/06/francesco-e-un-gesuita-non.html

Casalecchio. Sovranità monetaria – Scrive Claudio Zanasi: “SABATO 21 GIUGNO 2014, alla Casa della Solidarietà “ALEXANDER DUBCEK”, Via del Fanciullo n° 6 Casalecchio di Reno (BO), ore 9,30-13,30: RILANCIARE L’ECONOMIA, dai Certificati di Credito Fiscale alla Sovranità Monetaria. Info. z_antares48@yahoo.it”

Italiani messi male – Scrive M.M.: “La pressione fiscale è a livelli insostenibili: famiglie e imprese non ce la fanno più. negli ultimi anni hanno chiuso. Tasse, burocrazia e difficoltà economiche continuano a schiacciare le imprese che faticano a intercettare la timida inversione di tendenza del ciclo economico, per ora visibile solo nelle statistiche. Il saldo tra le aziende che nascono e quelle che muoiono resta negativo: meno 20.000 solo quest'anno. Negli ultimi anni hanno chiuso più di 100.000 piccole e medie aziende”

Pomodori contro infarto – Scrive C.S.: “Una ricerca dell'Università di Cambridge ha ribadito le proprietà benefiche del licopene, sostanza particolarmente presente nel pomodoro, tanto da poter stare in una pillola e avere effetti di sostegno alle ordinarie prassi preventive contro infarto ed ictus. E se, invece, mangiassimo pomodori e basta?..” - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/06/contro-ictus-e-infarto-mangiare.html

Paris musical – Scrive Salvatore Panu: “Laboratoire pratique de chant social italien mené par Salvatore Panu. Culture et Liberté, 5, rue St. Vincent de Paul, Métro Gare du Nord, Paris. Dimanche 22 juin à 15h, Mercredi 25 juin à 18h. Chants de lutte, de protestation, de travail, anarchistes, anticléricales, socialistes, antimilitariste, anti-impérialistes, de prison et/ou d'exil, contre les forces de l'ordre, d'émigration, féminins et/ou féministes, chants satiriques, d'amour. Info. torepanu@tiscali.it”

Concepimento e nascita. Concepita a Natale, nata all'equinozio d'autunno – Scrive Caterina Regazzi: “Sono nata il 24 settembre. Mia madre, Gina, diceva che sono nata alle 7 e mezza di mattina, ma, come giustamente mi faceva notare Paolo, il parto non avviene in un attimo, ma dura un certo numero di ore, di più o di meno, e la stessa nascita dura diversi minuti. Sempre mia madre raccontava che il suo era stato un travaglio lungo e laborioso, tanto che chi l'assisteva ad un certo punto paventò l'ipotesi di ricorrere al forcipe e lei, fiera e battagliera, avendo assistito, durante il suo lavoro di infermiera, occasionalmente in sala parto, all'uso di questo strumento si ribellò, gridando: Nooooo!!!! Il forcipe, no! Piuttosto fatemi il cesareo!...” - Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2014/06/concepimento-e-nascita-di-caterina.html

Meno male che questa santa Caterina è nata! Baci a lei che domani arriva a Treia. A voi saluti affettuosi, Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Non credere in qualsiasi cosa semplicemente perché l'hai sentita. Non credere in qualsiasi cosa semplicemente perché se n'è parlato o è stata detta da molti. Non credere in una qualsiasi cosa, perché si trova scritta nei tuoi libri religiosi. Non credere in qualsiasi cosa solo in base all'autorità dei tuoi insegnanti e degli anziani. Non credere nelle tradizioni, perché sono state tramandate per molte generazioni. Ma, dopo attenta osservazione ed analisi, quando troverai qualcosa che concorda con la ragione e porta al bene ed al beneficio di tutti e di ciascuno, allora accettala e vivi in accordo con essa.” (Siddhartha Gautama - Il Buddha)




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