Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

domenica 16 febbraio 2014

Il Giornaletto di Saul del 17 febbraio 2014 – Giordano Bruno martire, Italia femmina, amore di madre, salvare l'Ucraina, metastasi e placebo, virtual game: la fine del mondo...



Care, cari,

In una brumosa giornata del 17 febbraio 1600 si consumava a Roma, in Piazza Campo de Fiori, il supplizio di Giordano Bruno, un frate condannato dai vertici vaticani per eresia. Giungerà un tempo in cui anche la chiesa cattolica dovrà -se vuole mantenere un indirizzo morale- riconoscere la religiosità del pensiero di Giordano Bruno e chiedere perdono all’anima martoriata del suo figliolo perseguitato. Nel frattempo noi vegetariani ci incontriamo per una meditazione-riflessione sull’opera del Nolano, appuntamento stasera a Treia nella sede del Circolo.. - Continua: http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/2014/02/08/treia_17_febbraio_2014_commemo.html

Roma. Cerimonia – Scrive Maria Mantello: “Anche quest’anno l’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno” in collaborazione con Roma Capitale ricorderà il 17 febbraio, h 16.45, a Campo dei Fiori a Roma, il grande filosofo di Nola con il convegno: Nel nome di Giordano Bruno, laicità e diritti. Giordano Bruno venne ucciso brutalmente, perché non voleva conformarsi, a “verità” presupposte. “Eretico, pertinace, impenitente”, questa l'accusa-condanna emessa dal tribunale della Santa Inquisizione, presieduto personalmente dal papa.

Roma. Ricorrenze di febbraio – Scrive Gianfranco Paris: “Ricorrono nel mese di febbraio di ogni anno due anniversari di eventi che hanno segnato la civiltà del nostro paese e non solo e che, nella quotidianità della sgangherata repubblica italiana di oggi, sono passati quasi nel dimenticatoio. Si tratta della proclamazione della Repubblica Romana che avvenne il 9 febbraio del 1849 e del rogo del filosofo Giordano Bruno che avvenne il 17 febbraio del 1600.”

Alberi che puliscono l'aria – Scrive CNR: “A dare una mano a ripulire dallo smog l'aria delle nostre città sono alcuni alberi, considerati dagli esperti come i ''migliori filtri'' anti inquinamento. 'Le piante nelle città esercitano non solo un indubbio beneficio estetico e sociale, ma, interagendo con l'atmosfera, svolgono anche un importante ruolo nel contrastare l'inquinamento atmosferico, termico e chimico'' sostiene Rita Baraldi, della Sezione di Bologna dell'Istituto di Biometeorologia del Cnr di Firenze, impegnata sul miglioramento della qualità dell'aria che respiriamo...” - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/02/inquinamento-urbano-alberi-i-migliori.html

Africa. Cooperanti umanitari – Scrive Mauro Veritieri: “I cooperanti umanitari sono una comunità a parte, ben distinta dalla locale popolazione africana. Se si fa parte del circo umanitario si è bianchi e benestanti e si va sempre accompagnati su queste enormi jeep con il simbolo dell’ONG sulla fiancata con l’autista locale che fa da scorta. La vera Africa i bianchi di solito la vedono dal finestrino. Passando da un ufficio all’altro o facendo la spola nei punti sicuri: quartieri generali, bar, alberghi, ecc.” - Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2014/02/africa-cooperanti-umanitari-roba-da.html

Commento di Gianni Donaudi: "Sì... ma poveretti... loro "non sono speciali", loro "non hanno la presunzione di essere più bravi degli altri o i "bianchi buoni", i quali  non esistendo loro devono confermarlo...", loro "...non sono monaci..." . Approfittare della miseria delle donne indigene? Ma loro " non sono mica froci..."

Italia. Dovrebbe essere femminile.. Scrive Anthony Ceresa: “Il freno imposto dall’alto della Gerarchia Politica stenta ad avviare l’uguaglianza fra i sessi, e all’inizio del 1900 lo Stato italiano tendeva ancora a sostenere una stretta relazione tra donna e casa, forzando l’idea dell’abitazione come sede naturale della Donna. Negli stessi anni, il mondo cattolico premeva fortemente in supporto del medesimo pregiudizio sostenuto chiaramente nell’enciclica papale Rerum Novarum dichiarando che: "Certi lavori non si confanno alle donne, create dalla natura per i lavori domestici, i quali grandemente proteggono l’onestà del sesso debole". Una diceria non riscontrabile nella realtà, poiché anche fra gli uomini esistono differenziazioni fisiche e sessuali, e in molti casi per soddisfare a pieno le pretese maschili e femminili con le eccezioni, la natura ha provveduto a specie ibride, eunuchi, gay, lesbiche, compresi gli uomini con barba e lunghi baffoni dalle doppie tendenze...” - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/02/16/italia-dovrebbe-essere-femminile-e-la-strana-storia-di-una-repubblica-con-un-re/

Quadro poetico - Scrive Franco farina: "Buongiorno! Oggi qua da me piove e sono in studio a dipingere. Mi piacerebbe dirti tante belle cose. Di quanto è bella la luna nella notte che risplende nel cielo grande grande. Mi piacerebbe raccontare del vento che accarezza la pelle e sembra che ti faccia volare. Mi piacerebbe raccontare dell'amore che si prova il giorno in cui si è innamorati. Mi piacerebbe raccontarti della soddisfazione che si ha dopo aver lavorato in modo proficuo quel giorno. Mi piacerebbe raccontare di come è bello correre in uno spazio aperto facendo volare un aquilone. Mi piacerebbe parlarti di come è bello guardare l'alba con la luce che man mano fa scomparire l'oscurità e la vita si sveglia sulla terra. Ed il cantare degli uccellini che ringraziano per un nuovo giorno in cui il sole riappare. Sono tante pennellate di cui è composta la vita."

Metastasi. Placebo e nocebo – Scrive Paola Botta Beltramo: “Il più vecchio e spettacolare episodio di alternanza, nella stessa persona, di un effetto placebo e del suo contrario nocebo, pubblicato nella letteratura scientifica, è quello descritto nel 1957 da Bruno Klopfer, psicologo tedesco. Un signore di nome Wrigth, affetto da un tumore a uno stadio avanzato, chiese al suo medico curante di essere trattato con un farmaco sperimentale. Dopo un’unica iniezione “il tumore si sciolse come una palla di neve su una stufa bollente” scrisse il medico nella cartella clinica...” - Continua:

Renzi? Lasciamolo lavorare prima di giudicare – Scrive Matteo Orfini: “..... segnalo che in questi mesi i più spinti difensori dell’austerità non erano nel centrodestra, ma tra di noi. Letta per primo. Poi Saccomanni. Per questo credo che il punto decisivo sia nella discussione che dobbiamo fare nel Pd. Se su questo si “cambia verso” noi, lo cambierà anche il governo. Altrimenti sarà tutto inutile. Renzi che ne pensa? Ne discuteremo nelle prossime ore e lo scopriremo."

Amore di madre – Scrive Daniela Barozzi: “...stamattina a Pratomavore ho deciso di raccontarvi una storia: La storia dell’Augusta e dei suoi figli. Di quelli partoriti e di quello che ha salvato. L’Augusta lavava i panni nel fosso, dietro la Rocca. Era una bella mattina dell’aprile del 1945, ma l’Augusta china sull’acqua , pensava solo a quell’urlo nero che le rimaneva in gola dal 13 febbraio dell’anno prima... C’era profumo di viole e di crescione, cinguettio di passeri e lo sciacquio del torrente, quando sentì un rumore diverso… il pianto sommesso di un ragazzo dietro la siepe del biancospino. Si alzò con fatica (aveva la pancia grossa per il bambino che ci cresceva dentro) e scostò le fronde, fino a scoprire..” - Continua:

Salvare l'Ucraina dalla deriva fascista – Scrive Global Research: “Il memorandum "Salvare l'Ucraina!" afferma che la situazione nel Paese "Si avvicina al limite oltre cui c'è il pericolo che l'Ucraina diventi fascista". Tale sviluppo comporterebbe, prosegue, la "trasformazione dell'Ucraina da Stato non-allineato, neutrale e non nucleare in un nuovo 'punto caldo' dell'Europa e del mondo intero, un focolaio di instabilità e caos alle frontiere della Russia."

Commento di Mata Hari: “..in questo scenario, è importantissimo il ruolo della Transnistria, una regione non riconosciuta, anzi, proprio una regione fantasma, dove russi fedeli al Cremlino, fanno entrare sotto la loro egida militanti russi (spieznaz) in borghese che possano fare da contraltare alla 'rivoluzione colorata' favorita dagli USA..”

Virtual game. La fine del mondo - Coraggio ragazzi.. si torna a parlare delle previsioni catastrofiche di Raffaele Bendandi e di Giordano Bruno. Spesso succede che tutti gli appigli giustificativi sono buoni per avvalorare una profezia. La storia si ripete.. dopo il mito di Atantide sommersa da una grande sovvertimento tellurico ecco che ancora una volta le previsioni di Bendandi tornano buone ai “giocatori catastrofisti” della fine del mondo… Si perché ormai di “gioco” si tratta.. La fine del mondo è una specie di virtual game come quelli che appaiono su internet.. in cui ognuno –a modo suo- può immaginare e creare gli eventi che più gli aggradano.  Ma non sarà questa “moda” un “modo” per attuare la realtà incombente? Il pensiero, si dice, ha la forza di promuovere l’azione.. e quando molti pensieri vanno in una certa direzione forse la conseguenza inevitabile è proprio quella preconizzata.. - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/02/virtual-game-il-gioco-della-fine-del.html

Commento di Maria Gabriella Nesti: “Aloonnn, considero estremamente pericolosa questa cosa, il Pensiero è Creativo! Quindi tutto questo non è assolutamente positivo.. Come far comprendere questo alla massa di persone dormienti? Perché non creare un gioco che porti una Creazione Consapevole di un futuro migliore per tutti? Un Presente innovativo che conduca alla Creazione che evochi la Divinità presente in ognuno di noi. Mandiamo Luce e Amore, tanta Luce e Tanto Amore alla Terra... ”

Mia rispostina: “Giusto, ma anche smitizzare serve!”

Commento di Anna Maria Poggelli: “Carissimo Paolo! Adoro le tue comunicazioni, sei inesauribile.... Dunque.... la fine del mondo è senz'altro un gioco al massacro..... di palle!!! Non ho mai amato i catastrofisti, anzi li odio proprio, perché ritengo che se mai una catastrofe ci dovrà essere, noi insetti umanoidi non potremo farci proprio niente altro se non subirla, chiudere gli occhi e affidarci alla marea. Allora tanto vale cercare di vivere al meglio e con amore i giorni che COMUNQUE ci restano, perché dimentichiamo che COMUNQUE dovemo da morì un giorno o l'altro, quando a Dio piacerà. Certo che se la catastrofe si limitasse a Palazzo Chigi, alle villone dei boss della politica e della mafia, alle sedi delle televisioni, ecc. ecc., bé sposerei volentieri la tesi catastrofista......! Un grande abbraccio”

Mia rispostina: “L'hai presa nello spirito giusto...!”

1000 e non più mille?.. No, avanti col tango! Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Io ho ritenuto e ritengo che le anime siano immortali... I Cattolici insegnano che non passano da un corpo in un altro, ma vanno in Paradiso, nel Purgatorio o nell'Inferno. Ma io ho ragionato profondamente e, parlando da filosofo, poiché l'anima non si trova senza corpo e tuttavia non è corpo, può essere in un corpo o in un altro, o passare da un corpo all'altro. Questo, se anche può non esser vero, è almeno verosimile, secondo l'opinione di Pitagora” (Giordano Bruno)



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