Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

mercoledì 13 luglio 2022

Il Giornaletto di Saul del 14 luglio 2022 – Treia: orticello bioregionale, Giornaletto di Saul riparte, due volte nato, il salto del Merlo...

 



Care, cari, Treia: orticello bioregionale - Sentii parlare di Treia nel 2010 dalla mia compagna appena conosciuta Caterina Regazzi. Per me fu una vera sorpresa poiché, a quel tempo,abitavo in una casarsa con orto annesso nella Valle del Treia. Il paesino si chiama Calcata, che, in sanscrito, significa “ la dimora di Kali”. Il nome Treia deriva da Atreya, la madre del guru primordiale Dattatreya. Caterina mi descrisse con note romantiche la sua casa di Treia, sviluppata su quattro piani, con un orticello giu' da basso. La curiosità di conoscere Treia mi spinse a chiederle di farmela conoscere. Così, il primo gennaio 2010, venne a prelevarmi e mi accompagnò a farmi conoscere Treia e la sua casa avita dove lei trascorreva le estati durante la sua infanzia...” - Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2022/07/treia-il-nostro-orticello-bioregionale.html


Il Giornaletto di Saul riparte, in formato ridotto, dopo alcuni giorni di silenzio ripartiamo con il Giornaletto di Saul... Il 13 luglio, luna piena, si celebrava il Guru Purnima, purtoppo la salute non ci ha assistito, da alcuni giorni Caterina ed io abbiamo avuto mal di testa ed un po' di febbretta, sarebbe dovuto venire a Treia Upahar con Venu per cantare assieme, come abbiamo fatto sempre in questa occasione negli iltimi anni... ma infine abbiamo dichiarato forfait. Ma abbiamo comunque approfittato della buona occasione per ripartire con il nostro notiziario...


Due volte nato - La ricerca spirituale, una volta ottenuto il risveglio per la grazia del Guru, non è più un “atteggiamento” od il risultato di un conformarsi alle norme scritte da qualcuno, la ricerca è indirizzata semplicemente a focalizzarsi consapevolmente su quello che si è, senza modelli di sorta. Perciò la capacità del Guru di “insegnare” attraverso la vita quotidiana, sta nell’abilità di “percepire” questa “verità” in tutto ciò che noi manifestiamo o che a noi si manifesta...” - Continua: https://www.senzafine.info/2022/07/due-volte-nato-di-paolo-darpini.html


L'occhio della mente – Scrive Spiritual: “Quando ci viene chiesto di immaginare una scena o un oggetto, la maggior parte di noi è in grado di richiamare alla mente un’immagine. Ma il 2-5% della popolazione non ne è capace: sono persone affette dalla cosiddetta afantasia, e non riescono a produrre immagini mentali di nessun genere. Un nuovo studio ha scperto che l’afantasia condiziona anche la capacità di ricordare...”

Il salto del Merlo – Scrive Lorenzo Merlo: “Contro l’artiglieria della repressione delle idee, della censura, non abbiamo che cerbottane. Se fossimo un unico corpo, ci avrebbero già spazzati via. Essere sparpagliati è la nostra sopravvivenza. Con la pazienza e l’ascolto potremmo moltiplicare la nostra potenza. Noi sappiamo a cosa e come mirano. Loro non potranno eliminarci tutti...” - Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2022/07/il-salto-del-merlo.html



Ciao, Saul/Paolo


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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:


“Se volete impegnarvi in battaglia, fingete di essere disordinati” (Sun Tzu)



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