Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

giovedì 9 gennaio 2020

Il Giornaletto di Saul del 10 gennaio 2020 – La mente bioregionale, Australia in fiamme, pax o caos all'americana, l'amore insegna, credere nella religione o vivere Zen?…



Risultati immagini per La mente bioregionale

Care, cari, la limitazione e separazione nella coscienza non è reale, allo stesso modo in cui la luce del sole non risulta compromessa o menomata dallo specchio, parimenti la pura consapevolezza è intonsa e non divisa dall’operato immaginario della mente individuale. Dove sono interno ed esterno per la coscienza suprema che entrambi li compenetra e li supera? In realtà la sola idea di una tale separazione è impensabile nella sorgente di luce che unicamente è... (Paolo D'Arpini) - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2017/12/bioregionalismo-ecologia-profonda-e_27.html

Commento di Stephen Saunders: “Dear Paolo, You have gone so far as to define what you mean by Deep Ecology but I find that this is not a popular subject. Perhaps it is gaining ground...” - Continua in calce al link soprastante

Australia in fiamme – Scrive Walter Caporale: “Australia, terra di cacciatori e di safari, di stragi di canguri, gatti selvatici e odio per gli squali. Esportatori e consumatori di carbone e all’ultimo posto per contrastare i cambiamenti climatici. Puntiamo il dito contro le responsabilità politiche di chi ha favorito ottusamente le lobbies dei combustibili fossili, contro un governo che sta conducendo al suicidio questo continente e tutti i suoi esseri viventi. Anno 2020, il nuovo anno zero...” - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/01/09/laustralia-e-in-fiamme-gli-animali-muoiono-e-con-essi-anche-luomo/

Avigliana. Cibo e agricoltura – Scrive Casa Comune: “Il Cibo che cambia il mondo. Coltivare Salute e Diritti. Aperte le iscrizioni al corso di Casacomune dedicato al mondo del Cibo. Dal 28 febbraio al 1 marzo 2020 alla Certosa 1515 di Avigliana (TO). Info: laudatoqui@gmail. com”

Pax o caos all'americana...? - Scrive Fulvio Grimaldi: “...inquadrati nella Nato, siamo occupanti e complici degli Usa, quanto lo erano i repubblichini con le formazioni della Wehrmacht. C’è chi ciancia di “un ruolo dell’Italia” in Iraq, in Libia, ovunque. Ovunque le vecchie e nuove potenze coloniali provino a ricuperare i beni perduti. E’ una vergogna senza fine. Ne erano consapevoli i 5Stelle fino a qualche tempo fa. Ora condividono la fola e la vergogna di questo “ruolo dell’Italia”...” - Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2020/01/pax-o-caos-allamericana-il-venefico-mix.html

Trieste. Manifestazione contro la guerra – Scrive D.B.: “Trieste: 11 gennaio 2020, ore 18.00, Piazza Oberdan. accanto al monumento dedicato a Pino Robusti. Per una testimonianza sulle esigenze di pace di questi tempi. Info: davide@bertok.it”

Roma. Due manifestazioni contro la guerra – Scrive P.B.: “Il PCI dalla Questura di Roma ha ottenuto il nulla osta per un sit-in in piazza Barberini per venerdì a partire dalle 16. Nel contempo Marinella era andata in Questura per NoWar e, dal momento che il nulla osta per venerdì era stato già concesso, ha gentilmente fatto la fila per ottenere un permesso, per conto del gruppo degli Statunitensi per la Pace e la Giustizia,  per sabato 11 gennaio 2020, dalle 14.30 alle 16. Ci saremo noi statunitensi di Roma, quindi chi vuole partecipare anche Sabato sarà il benvenuto.”

Siamo già perfetti - Scrive Nicoletta Cinotti: "Non è vero che l’amore è tutto uguale: sappiamo tutti riconoscere che l’amore ha sfumature e declinazioni diverse. Alcune ci fanno svegliare, altre rassicurano. Alcune insegnano con il bastone, altre con le carezze...” - Continua: https://retedellereti.blogspot.com/2020/01/siamo-gia-perfetti-abbiamo-solo-bisogno.html

Belli articoli, ma... – Scrive Luigi Caroli: “Caro Paolo, mi sono piaciuti molto i tuoi due articoli di ieri, sulla creazione del denaro e sulla attuazione bioregionale (https://paolodarpini.blogspot.com/2017/12/i-debiti-irredimibili-ed-i-grandi.html - e - http://retedellereti.blogspot.com/2020/01/bioregionalismo-amministrativo-il-vero.html -), ma ai grandi (e medi) economisti che concordano con te dovresti chiedere: "Cosa si può fare per rimediare, almeno parzialmente, alla situazione che si è creata"? Per quanto riguarda gli ambiti regionali il guaio non è stato forse prodotto dal centrosinistra quando aveva la maggioranza nelle regioni più ricche? E i maggiorenti volevano fare i loro sporchi comodi? Adesso vogliono addirittura rimettere la vecchia prescrizione (appena limitata). Forse, a difesa dei "loro" esponenti che rischiano, seppur blandamente, la prigione?...”

Credere nella religione o vivere Zen…? - Scrive Franca Oberti: “Impossibile spiegare a parole  cosa sia lo Zen, che non è una filosofia od un credo ma una semplice intuizione spirituale profonda; un pioniere nei cammini orientali fu Alan Watts, in un suo scritto spiega che vivere zen è vivere nel rispetto di quello che siamo: attori consapevoli. “Nell’Universo c’è una sola grande energia, per la quale, in verità, non c’è un nome, ma che tuttavia è stata definita con molti nomi, come Dio, Brahman, Tao, ecc… La parola ‘Dio’ è abusata, urlata, tarlata e quando sentiamo ripetere nelle preghiere ‘Dio Padre Onnipotente’, una sorta di sbadiglio sale inarrestabile dall’intimo”. C’è un grande bisogno di cambiamento, ma un cambiamento vero!...” - Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2017/11/credere-nella-religione-o-vivere-zen.html

2020. Il Nuovo Messia – ...già ci furono diversi scienziati e spiritualisti illuminati che sin dagli albori della società dei consumi avvertivano l'uomo del rischio di uscir fuori dai binari dell'equilibrio scienza/vita. Oggi il treno umano sta deragliando con scintillio di schegge impazzite: OGM, avvelenamento chimico metodico della terra e dell'acqua, energia atomica sporca, deperimento sociale e morale, urbanizzazione selvaggia, distruzione delle risorse accumulate in millenni dalla natura, etc. - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2016/03/2020-il-nuovo-messia-e-la-fine-del-mondo.html

Ciao, Paolo/Saul
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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Uno dei miei messaggi fondamentali è: non sfruttate mai l’amore. Se qualcuno vi ama, non introducete nessuna condizione. Se amate qualcuno, non storpiatelo. Lascia che il tuo amore si espanda, dona all’altro più spazio di quanto ne abbia mai avuto quando era solo. Nutritelo, ma non avvelenate il suo nutrimento, non possedetelo. Lasciate che sia libero, più libero di quanto non sia mai stato. In questo caso l’amore crescerà in una profonda intimità. Quando l’amore porta con sé la libertà, scende a profondità maggiori. Quando l’amore fa sentire l’altro rispettato, non umiliato, non distrutto ma sostenuto, quando l’amore ci fa sentire nutriti, liberi, allora scende a profondità maggiori. In questo caso diventa preghiera. Diventa l’esperienza più elevata, suprema della vita...” (Osho)



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