Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

sabato 15 aprile 2023

Spigolature d'ilarità. Lettera al Giornaletto di Saul




1) Chiaro come il sole a mezzogiorno in un cielo terso che la sedicente "Unione Europea" è vassalla degli Stati Uniti (solo polli da allevamento NATO potevano, o fingevano, di non accorgersene). Ora però lo scopre anche Macron (ma lo sapeva già la Merkel) e gli ufficiali di scrittura dei giornali regolamentari dovranno cercare di riportarlo ai propri lettori contraddicendo ciò che scrivono ora. Non facile
2) Ho speso tantissimi soldi in tasse per mandare armi a Zelensky ed ora vedo che erano soldi buttati. Mi avevano convinto che fosse il solo modo per vincere la guerra e ridurre la Russia al lumicino. Oggi leggo, invece, che a piangere il morto è il (o lo) Zelensky. Si può ottenere il rimborso?
3) Commentatori, anche autorevoli, si sono meravigliati del cambio di rotta dell'Arabia Saudita in politica estera e monetaria. Lo scambio di ambasciate fra Riyad e Teheran e il petrolio commercializzato in valuta cinese ha sconcertato molti. Non il sottoscritto. Ovvio che, dopo aver sentito, nel suo elegante inglese, l'ex Primo Ministro della Repubblica Italiana onorevole Matteo Renzi, al principe Bin Salman non restava altro da fare. 

Giorgio Stern



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