Ecco anche quest’anno dopo la Festa della Liberazione é giunta la Festa dei Lavoratori del Primo Maggio. Ha un senso in questo momento? Ricordo che tanti anni fa, a partire dal 25 aprile sino al Primo maggio, organizzavo un evento misto, una sorta di festeggiamento giocoso sui temi del lavoro, dell’etica sociale, della salute, della crescita in consapeviolezza ecologica e spirituale, del cambiamento di paradigma sia alimentare che produttivo et similia... Ciò anche ricordando l'apertura del Circolo Vegetariano VV.TT. avvenuta in quei giorni del 1984.
Allorchè mi trasferii a Treia, nel 2010, proseguii a mantenere viva questa ricorrenza, invitando nella nostra nuova sede (messa a disposizione dalla mia compagna Caterina Regazzi) vari amici provenienti da luoghi diversi. Ricordo che ad una edizione partecipò anche una delegazione dell CGIL di Macerata, per parlare di "lavoro alternativo".
Successivamente, dopo il 2012, la celebrazione si fermò ai giorni attorno al 25 aprile, questo perché la Pro Loco di Treia aveva deciso di organizzare per il Primo Maggio una passeggiata culinaria chiamata Magnalonga (vedi: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2012/04/13/magnalonga-di-treia-1-maggio-2012-con-fave-e-pecorino-marciando-sereni-alla-prima-edizione-della-magnalonga/)
Un anno anche Caterina ed io partecipammo alla prima sfilata di questa Magnalonga ma in seguito ci dedicammo esclusivamente alla organizzazione della “Festa dei Precursori” in cui evidenziare l'azione personale come primo passo di partenza per una "rivoluzione" sociale, ecologica e spirituale.
(Vedi varie edizioni nel corso degli anni, anche in collaborazione con l'associazione Auser Treia: https://www.google.com/search?q=treia+festa+dei+precursori&oq=Treia+Festa+dei+Precursori&aqs=chrome.0.69i59l3j69i60l3.8609j0j15&sourceid=chrome&ie=UTF-8)
Ma qui vorrei specificatamente riportare alcune notizie storiche sulla Festa dei Lavoratori:
1 maggio – La festa dei lavoratori affonda le sue radici in un periodo di significative e frequenti manifestazioni per i diritti degli operai delle fabbriche durante la Rivoluzione industriale negli Stati Uniti d'America, guidate dall'Associazione dell'Ordine dei Cavalieri del Lavoro americani, i Knights of Labor.
Nel 1866, fu approvata a Chicago, in Illinois, la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere, legge che entrò in vigore soltanto l'anno dopo, il 1º maggio 1867, giorno nel quale fu organizzata un'importante manifestazione, con almeno diecimila partecipanti.
La notizia giunse anche in Europa, dove nei primi giorni di settembre 1864 era nata a Londra la "Prima Internazionale", ovvero l'Associazione internazionale dei lavoratori, molto vicina ai primi movimenti socialisti e marxisti dell'epoca.
Le otto ore lavorative
La conquista delle otto ore lavorative, iniziata il 1º maggio 1867 soltanto nello stato dell'Illinois, ebbe una successiva espansione lenta e graduale in tutto il territorio statunitense. Ancora nel 1882, nella città di New York, fu organizzata una importante protesta il 5 settembre, mentre due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione americana, gli stessi Knights of Labor approvarono una risoluzione affinché l'evento di protesta avesse una ricorrenza annuale. (Wikipedia)
Nel 1894, la data del primo maggio fu adottata in Canada, anche se il concetto di festa del lavoro in questo caso è riferito a precedenti marce di lavoratori tenute a Toronto e Ottawa nel 1872. Per quanto concerne Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo.
In Italia la festività fu soppressa durante il ventennio fascista – che preferì festeggiare una autarchica Festa del lavoro italiano il 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma – ma fu ripristinata subito dopo la fine del conflitto mondiale, nel 1945. Nel 1947 la ricorrenza venne funestata a Portella della Ginestra (PA) quando la banda di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone undici e ferendone una cinquantina.
Paolo D’Arpini alias Saul Arpino
Ma chi se ne ricorda???
Che bello, in Italia invece i lavoratori fanno festa. Per forza è la loro giornata di festa e fa festa anche chi li rappresenta. Vanno a cantare le canzoni di San Remo in una grande piazza a Roma. In particolare una delle rappresentanti sarà accolta con grida di giubilo per i suoi abiti in linea con la rivista "Vogue", top dell'eleganza femminile (anche se l'indossatrice potrebbe essere maschio, non si sa mai).
Il Primo Maggio lo fanno somigliare ogni volta di più ad un Primo Aprile con il pesce per gli imbecilli. O piuttosto un primo di Novembre (nella vulgata corrente oramai la festa dei morti). Si direbbe la festa dei morti viventi se non fosse per tutti quelli che ogni santo giorno muoiono mentre lavorano.
Chi se ne frega della Storia dei nostri vecchi, delle lotte, come dei morti quotidiani. Qui si celebra la "festa del lavoro". I giovani partecipano alla San Remo bis in Piazza San Giovanni promossa da sedicenti sindacati canterini e poi tornano a casa. La maggior parte non teme di morire mentre lavora, perchè non ha lavoro. Gli altri rischiando la vita per un salario insufficiente concesso dopo 9, 10, 11 ore giornaliere. Lavoro a termine nella più parte dei casi. Licenziati con una mail se il padrone lo desidera.
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