Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

lunedì 7 dicembre 2020

Il Giornaletto di Saul del 8 dicembre 2020 - Il virus della paura, la geotermia non sempre aiuta, unitarietà biospirituale, uomo/animali: il rapporto falsato, chi fa la parte di quello che fa la parte?...

 


Care, cari, il testo vuole da un lato capire se una serie di situazioni che stiamo vivendo a causa dello stato di "emergenza" stanno diventando nuove abitudini, per esempio l'uso della mascherina, dall'altro se siano davvero necessarie tutte queste misure di sicurezza, soprattutto il rinunciare alle cose belle, mentre una parte della nostra vita quotidiana, quella più stressante e stancante continua imperterrita nel nome del Capitalismo che nonostante le apparenze non si è fermato mai, anzi forse in questa situazione ha trovato il modo di rigenerarsi... (Dafne Rossi) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/12/umanesimo-anarchico-ed-il-virus-della.html


Commento di Ferdinando Renzetti: "Danza immaginaria. Il movimento disegna un mandala immaginario, ogni tema corrisponde ad una sezione dello spazio interiore che costruiamo nella relazione che lentamente creiamo attorno al movimento del corpo nell'interazione con lo sguardo...” - Continua in calce al link soprastante


Toscana. La geotermia non sempre aiuta l'ambiente... – Scrive Elena Bussolotti: “Ciao Paolo! Un’amica, paladina dell’albero monumentale più importante della Val d’Orcia, la Quercia delle Checche sta cercando di difendere il vicino Monte Amiata da un forte sfruttamento geotermico, che avrebbe un impatto ambientale difficile da gestire ecologicamente, e dannoso, non sostenibile. Così cerca di alzare un po’ l’attenzione sull’argomento...” - Continua con lettera aperta alla Regione Toscana: https://paolodarpini.blogspot.com/2020/12/toscana-la-geotermia-non-sempre-aiuta.html


Attenti a quel “virus” - Scrive F.G.: “Segnalo questa lettera aperta di Sonia Savioli, molto dura nelle sue accuse, perfettamente rispondenti alla gravità di quanto viene denunciato: https://www.ariannaeditrice.it/articoli/ma-voi-non-ci-sarete-lettera-aperta-a-quei-medici-che-ogni-giorno-tradiscono-il-giuramento-d-ippocrate - Sonia è una scrittrice e studiosa le cui ricerche vengono condotte letteralmente con il bisturi e la cui rete viene gettata tanto larga da comprendere tutte le connessioni per una comprensione esauriente. Tra i suoi tanti libri ricordo quello attualissimo: “ONG, il cavallo di Troia del capitalismo globale” ed ora “Il giallo del coronavirus”...”


Unitarietà biospirituale... - Volendo abbracciare in un unico contesto il concetto di spirito e di vita, come presumibilmente avveniva durante il periodo gilanico, un tempo in cui c'era solidarietà, impegno civile, coscienza dell'ambiente, della fatica e dei pericoli ma allo stesso tempo spensieratezza, e desiderando riportare quella esperienza unitaria nella nostra vita quotidiana mi sono ritrovato a dover decidere quale parola potesse maggiormente indicare quel pensiero... - Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2020/12/07/unitarieta-biospirituale-e-la-nuova-era-ecozoica/


Di vaccino si muore... – Scrive J.E.: “Una storia poco conosciuta, perchè poco o niente raccontata. Koprowsky il suo vaccino anti-Polio l'ha "testato" in Congo Belga, dove è esploso l'AIDS. Ventotto milioni di morti, ma ogni indagine è stata messa a tacere. A chi tocca oggi "testare" l'anti-Covid-19...?”


Uomo/Animali. Il rapporto falsato - Gli animali “utili” sono sfruttati e imprigionati col solo scopo di trarne sostanze (carne, pelli, latte, uova, etc.) e anche gli animali amici (da compagnia) sono costretti a una vita innaturale condividendo con noi gli spazi abitativi: appartamenti, strade asfaltate, automobili, etc. Sfruttiamo tutte le specie animali ma i nostri pets sono inconsapevoli compari di questa consumazione, compartecipano anch’essi alla rapina organizzata e sistematica delle altre specie...” - Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2020/12/07/la-follia-della-dieta-a-base-di-carne-lo-sterminio-e-il-rapporto-falsato/


Venezia. Albero di Natale virtuale – Scrive F.Q.: “In piazza San Marco è stato acceso il nuovo albero di Natale. Un’opera dell’artista Fabrizio Plessi composta da oltre 80 moduli di luci a led colore oro in movimento, con direzioni diverse e inquadrati in cornici digitali. L’opera si trova tra le due colonne della piazza e vi rimarrà fino al 6 gennaio 2021. Ma non tutti hanno apprezzato l’idea. Infatti sono molte le critiche mosse da chi avrebbe preferito qualcosa di più tradizionale...”


Chi fa la parte di quello che fa la parte? - Essere degli attori in questa vita, in cui noi tutti siamo personaggi più o meno consapevoli in una commedia, è già una bella prova. Ma chi non ha avuto la curiosità di sentire o vedere come la nostra recitazione è stata percepita dagli altri attori protagonisti? Quante volte ci siamo soffermati nel pensiero “vorrei vedere dopo che son morto come questo o quello si comporta…” o “come è stato giudicato il mio operato, chissà se quando quello o quella mi parlava era sincero o no?”. Queste ed altre domande appaiono nella mente di ognuno... - Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2020/12/chi-fa-la-parte-di-quello-che-fa-la.html


Ciao, Paolo/Saul


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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:


“Ciò che chiamiamo “io” è il centro di attenzione e esperienza da cui abbiamo scelto di guardare il mondo. È il centro focale da cui l’infinito mare di consapevolezza guarda se stesso per ri-conoscersi...” (Anonimo)



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