Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

giovedì 17 settembre 2020

Facebook caccia Saul Arpino dal limbo del social


Comunicazione agli amici di Facebook ed agli iscritti al Giornaletto di Saul 

Cari amici, dopo aver impedito la pubblicazione di articoli dai blog: Saul Arpino (http://saul-arpino.blogspot.com/), Rete delle Reti (http://retedellereti.blogspot.com/), Bioregionalismo Treia (http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/) e Bioregionalismo (https://bioregionalismo.blogspot.com/), l'ufficio censura di Facebook ha pensato bene di eliminare tout court la fonte del disturbo, ovvero  debilitando il profilo di “Saul Arpino” dal quale comunicavo. 

Pertanto non meravigliatevi se da quella postazione non vi saranno più miei annunci e post, in quanto il profilo è ormai perso. 

Resta su FB ancora il profilo, un po' più defilato e con meno amici, di “Paolo D'Arpini” che ancora tiene... non so per quanto! Gli impavidi che se la sentono di affrontare la censura e che sono compartecipi delle “battaglie” sinora da noi portate avanti attraverso internet possono: chiedere ai loro amici di iscriversi al google group “Il Giornaletto di Saul”, facendone richiesta a saul.arpino@gmail.com, oppure diramando gli articoli ritenuti validi alla loro mailing list, oppure chiedendo l'amicizia di Paolo D'Arpini del profilo di Facebook (finché dura).

Lotta dura senza paura!

Paolo D'Arpini (alias Saul Arpino)



3 commenti:

  1. Ulteriori comunicazioni da parte di Saul Arpino (alias Paolo D'Arpini):

    "Care, cari, volevo informare tutti voi che attualmente Saul Arpino non è più in grado di gestire il suo profilo Facebook. la storia è alquanto complessa da poterla spiegare nei dettagli. Mi ci proverò ugualmente. La sospensione dalla gestione del profilo di Saul Arpino -secondo me- non ha nulla a che vedere con l'uso di questo pseudonimo di Paolo D'Arpini. In verità da come voi stessi potete vedere su FB il profilo Saul Arpino risulta attivo e visibile, tant'è che alcuni di voi hanno anche provato a mandarmi messaggi tramite messenger, però io (Saul) non posso entrare in quel profilo, e quindi non posso interagire su esso e da esso, se non completo alcune operazioni che FB mi chiede di compiere per accertarsi che "io sia io".
    Questa faccenda mi è capitata già in passato diverse volte, ed è una cosa alquanto noiosa ed invasiva, una sorta di interrogatorio da terzo grado in forma telematica che tra l'altra comporta anche il cambio della pass word ogni volta che succede. Questa forma di intimidazione e censura personale, che passa per "controllo" è molto subdola. Senza poi parlare del blocco, senza possibilità di appello, già operato nei confronti di post provenienti da alcuni miei blog (Saul Arpino, Bioregionalismo Treia, Rete delle Reti e Bioregionalismo). Attenzione questo blocco non riguarda i singoli post ma qualsiasi post proveniente dai blog menzionati. Insomma quei blog sono ritenuti "appestati" e quindi i temi da essi provenienti non si possono condividere su FB. Non per problemi tecnici ovviamente, datosi che Google o altri motori di ricerca li passano tranquillamente rendendoli accessibili a chiunque su internet, quei blog sono proibiti da FB per una qualche ragione solo a loro nota ma mai specificata. Malgrado tale reticenza di FB posso intuire che i blog "non accessibili" da FB, ospitino contenuti, in uno o due articoli, considerati "proibiti" dall'ufficio censura. Quasi sicuramente per argomenti riguardanti "potentati finanziari e notizie scomode riferite ai loro detentori", ecc.
    Comunque FB, per giustificarsi, fa semplicemente riferimento ad un ipotetico "spam" o ad azioni che trasgrediscano la policy del social (mai specificatamente definite nei dettagli anche ove richiesti). Insomma il profilo di Saul Arpino, come potete ben vedere voi stessi, è tutt'ora presente su FB e visibile agli utenti ma non accessibile a me (Saul) se non ottempero alle richieste dell'ufficio policy, questo fatto è utile a FB che può dimostrare una faccia pulita: "noi - possono dire i censori- non abbiamo cancellato il profilo ma il detentore si rifiuta di rispondere alle nostre domande sulla sicurezza per accertare la sua identità ecc. e quindi è lui che si è autosospeso nella gestione del suo profilo". Mi sono stufato di queste furbizie! Lascio morire di stenti questo profilo e chi, tra le amiche e gli amici, volesse continuare a seguirmi su FB può chiedere l'amicizia di Paolo D'Arpini (finché quel profilo sarà ancora attivo).

    Cari saluti, Paolo/Saul"

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  2. Scrive Michele Rallo a commento dell'articolo - https://saul-arpino.blogspot.com/2020/09/facebook-caccia-saul-arpino-dal-limbo.html?showComment=1600362114204#c8190868123779180448 - Ma perché non organizziamo una bella campagna di boicottaggio? Seria, fatta bene, in grado di "far male" sul serio. Non da soli, naturalmente. Ma insieme trasversalmente ai tanti altri che sono stati censurati da quei gentiluomini...”

    Mio commentino: “Da parte mia ho già cominciato, abbandonando al suo destino, ovvero lasciando come "morto" il profilo di Saul Arpino... che può essere visto da tutti gli amici ma nel quale io non posso entrare. Attraverso un altro profilo ho postato un commento in cui spiego tutta la vicenda...”

    Scrive Gianfranco Florio: "Ciao Paolo, colgo l’occasione di questa triste conferma di come, ancora una volta, una parte di umanità si adopera per sottometterne un’altra, per ringraziarti di tutte le notizie che diffondi, l’incoraggiamento che ci dai a resistere costruendo alternative e salutarti con affetto anche se non ci conosciamo di persona.  Ti abbraccio, (p.s: non sono più su FB da anni)"

    Commento di Lorenzo Merlo: “Il diversivo agisce. Ti abbraccio.”

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  3. Altri commenti ricevuti via email:


    Commento di Olivier Turquet: “Paolo, capisco il tema. L'arroganza di fb è conosciuta. Se dipendesse da me io lo boicotterei e basta. Buona fortuna e se hai bisogno fai un cenno...”

    Commento di Paola Turrini: “Caro Paolo,mi spiace molto e fatico a capire il senso di questo ostacolarti...”

    Mia rispostina: “Cara Paola, la cosa più sorprendente è che ad essere colpiti dalla censura di Facebook sono in particolare i blog che si occupano di ecologia profonda, bioregionalismo e spiritualità laica... (ovvero Saul Arpino, Bioregionalismo Treia, La Rete delle Reti e Bioregionalismo) il che mi fa sospettare che veramente questi argomenti, per come vengono da me trattati, diano un gran fastidio al sistema...”

    Commento di Vito De Russis: “Subito dopo aver ricevuto la informazione dal seguente link - https://saul-arpino.blogspot.com/2020/09/il-giornaletto-di-saul-del-15-settembre.html - ho cercato di farla girare in facebook.  Era diventato un rito: al primo blocco rispondo NO; al secondo blocco rispondo NO; elimino quel link e l'invio riesce. Certamente quella procedura è in automatico. Da profano ritengo che tutti quei NO restino registrati. Buona salute."

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