Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

domenica 6 settembre 2020

Il Giornaletto di Saul del 7 settembre 2020 – Treia: straniero in casa, destino o libero arbitrio: sono solo “pensieri”, cibo e coscienza...



Treia Comunità Ideale - Comitato Civico: Abito a Treia... ma sono ancora  uno "straniero"

Care, cari, a Treia, la città in cui risiedo dal 2011, sono ancora straniero, sia per i treiesi della campagna e pure per la comunità del centro storico, forse perché ho l'aspetto bizzarro di uno che non si è uniformato alle norme del “teatrino” convenzionale. E’ per questo che in uno dei miei melodrammi scrivevo “quanti sono gli stranieri in Italia? Almeno il doppio di quelli dichiarati dall’Istat”. Forse dovrei dire che sono molti di più, giacché talvolta si può essere stranieri non solo se si è oriundi. Talvolta a Treia uno è considerato "di fuori", perché originario di San Severino o di Helvia Recina, e lo è pure chi abita in una contrada periferica, come ad esempio a Chiesanuova di Treia... - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/03/bioregionalismo-il-ritorno-casa-ed-il.html

P.S. Personalmente ritengo però che non si debba evitare l’integrazione con la comunità, altrimenti c’è arroganza e separazione culturale nel voler mantenere  la distanza con gli altri abitanti del luogo. E’ pur vero che spesso non ci sentiamo accettati dal resto della  comunità ma dobbiamo compiere un tentativo congiunto di avvicinamento al luogo ed ai suoi abitanti…

Sono solo “pensieri” - Ogni cosa che definiamo “nostra” o nella quale ci identifichiamo, come “il mio corpo” -ad esempio- o “la mia mente” è in verità nostra solo per una consuetudine di impiego e di presenza. Quando sogniamo siamo avvezzi ad identificarci con uno dei personaggi del sogno e percepiamo questo personaggio come un “me” che si rapporta con altri personaggi operanti in un mondo, tutto il sogno in realtà si presenta davanti alla nostra coscienza e su di esso non abbiamo alcun controllo operativo, anche se, come nello stato di veglia, riteniamo di agire con uno scopo, ottenendo risultati oppure fallendo nell’ottenerli... - Continua con testo bilingue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2020/09/the-question-arises-where-does-it-arise.html?showComment=1599379398171#c5406752994408504399

Commento di Antonella Michelon: "Apprezzo, condivido e mi spingo verso la non libertà di scelta, nemmeno dell’io, contaminato da molteplici convenzioni. Si crede che esista una propria consapevolezza, ma anche i nostri pensieri sono frutto di selezione e evoluzione genetica. Ciò che reputiamo nostra consapevolezza è il risultato di millenni di modificazioni..." - Continua in calce al link soprastante

Cibo, coscienza, pensiero... - Scrive Franco Libero Manco: “Da quando è arrivato in Occidente il benessere economico il consumo di prodotti industrializzati, il consumo di carne di animali e derivati, ha raggiungo quote mai toccate prima nella storia. La medicina ufficiale, le industrie chimico-farmaceutiche ed i nutrizionisti televisivi e dei media, hanno convinto la popolazione che per stare in buona salute occorre mangiare di tutto, mentre è proprio questo la causa del 90% delle patologie...” - Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2020/09/06/il-cibo-cambia-il-corpo-la-coscienza-e-il-modo-do-pensare/

Ciao, Paolo/Saul

…...............

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Un discepolo ritiene che, in seguito alla Grazia del Maestro, il velo dell’ignoranza venga rimosso. In verità non è il Maestro che rimuove la tua ignoranza, sei tu che giri l’attenzione dalle tenebre alla luce...” (Ramana Maharshi)



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