Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

domenica 29 dicembre 2019

Il Giornaletto di Saul del 30 dicembre 2019 – Pastorizia bioregionale, agricoltura ecologica, Libia: fratellanza ottomana, vaccini sì o no?, gioventù bruciata anni '50...



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Care, cari, qualche giorno fa ho incontrato, mentre passeggiavo per la città, una amica coetanea che non vedevo da tempo. Lei nei primi anni 80 aveva dei nonni in una paese vicino Pescara che facevano ancora i pastori ed è capitato spesso di andarli a trovare assieme. Vivevano in una casa di pietra, senza bagno, la nonna indossava ancora abiti realizzati con tessuti filati a mano, facevano monticazione, transumanza verticale, portavano le pecore nella vicina piana di Voltigno, oggi riserva naturale... (Ferdinando Renzetti) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/12/pastoral-pastorizia-bioregionale-che-fu.html

Nota dell'autore: “Le pecore nere siamo noi! è come la famosa storia della frase di Brecht: ci siamo seduti dalla parte del torto perché era l’unico posto che abbiamo trovato libero!”

Agricoltura ecologica - Per la difesa della salute e dell’economia sarebbe necessario puntare sull’agricoltura bioregionale  ecologica.  E’ stato appurato, da recenti studi scientifici, che l’uso dei pesticidi e di altre sostanze chimiche usate nell’agricoltura industriale, influisce sull’intelligenza umana, oltre che sulla salute... - Continua: http://www.lteconomy.it/blog/2019/10/29/bioregionalismo-ed-agricoltura-e-pastorizia-ecologica/

Veneto. Albergo diffuso e distruzione del territorio – Scrive Gianluigi Salvador: “La nuova legge regionale del Veneto sull’albergo diffuso trasgredisce, tra l’altro, la 6^ raccomandazione di ICOMOS UNESCO che recita: “f) Migliorare lo stato di conservazione degli edifici nella proprietà e nella zona cuscinetto, in particolare l'architettura vernacolare, sulla base di un accurato inventario e valutazione delle condizioni”. (UNESCO – Colline prosecco – Rapporto ICOMOS). La legge regionale sull’albergo diffuso non prevede alcuna protezione “dell’architettura vernacolare” sia sulle Colline dell’UNESCO che nel Veneto. Info: gianlu.cali@libero.it”

Fratellanza Ottomana: “La libia a chi? A noi...!” - Scrive Fulvio Grimaldi: “... dopo le nuove Zone di Esclusione Economica proclamate dal sultano neo-ottomano, Erdogan, e dal governatore di un Hotel di Tripoli, Serraj, Turchia e Libia sono praticamente appiccicate via mare e quanto a giacimenti di gas e petrolio, non ce n’è più per nessuno. Né per Creta, né per Cipro, né per Libano-Palestina, né per l’Egitto. Figuriamoci per l’Italia, che già ha ricevuto le bacchettate di Erdogan sulle mani, anzi, sulle navi, quando l’ENI s’è azzardata a pescare dalle parti di Cipro!...” - Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2019/12/petrolio-gas-e-mare-della-fratellanza.html

Ronciglione. Brindisi augurale per la Ferrovia dei Due Mari – Scrive Raimondo Chiricozzi: “Saremmo veramente lieti della tua partecipazione al brindisi, del 30 dicembre 2019 al bar Rio Vicano di Ronciglione, per augurare la riapertura della tratta ferroviaria Capranica Sutri  Orte nell’anno 2020. La Ferrovia Civitavecchia Capranica Sutri Orte, unica nella Regione Lazio fa parte, come noto, dell’elenco allegato alla legge delle Ferrovie turistiche 128/2017. L’obbiettivo è la apertura della Ferrovia dei DUE MARI, Civitavecchia-Ancona, all’esercizio pieno: turistico, viaggiatori e merci. Info: raimondo.chiricozzi@gmail.com”

Vaccini sì, vaccini no? - Scrive Daniele Bricchi: "...il 6 gennaio 2020 iniziamo un altro ciclo di ritiri sull'Igienismo. Riguardo ai vaccini butto li una idea: chi non è completamente contrario alle vaccinazioni, su quali elementi tangibili e prove e fatti verificabili lo è? E' una domanda che le persone dovrebbero fare ai sostenitori dei vaccini, oltre a chiedere le prove delle ragioni dell'obbligo. E' una domanda molto semplice: perché alcuni non sono contrari ai vaccini?” - Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2019/12/vaccini-si-vaccini-no.html

Guiglia. Fine d'anno – Scrive Maria Bignami: “31 dicembre 2019 a Casa val di Sasso, via Castellino 381, Guiglia (MO). Ore 20 circa, cena, da decidere con i partecipanti se portarla da casa, o cucinare qua. Dopo il pasto si propone una camminata comoda, nei dintorni di 5 km. Al ritorno davanti al camino annunceremo gli intenti che si desidera realizzare nel 2020. Verrà aperto il salvadanaio delle offerte devolute in beneficenza, si valuteranno suggerimenti a chi destinarle. Ben vengano intrattenimenti per stare insieme in allegria! - Info: casavaldisasso@gmail.com”

Gioventù bruciata anni '50 – Scrive Gianni Donaudi: “Verso la fine degli anni '50 ero sui 12 anni e ricordo perfettamente gli allora diciotto/ ventenni di Imperia scimmiottare i "teddy boys" e i giovani  nordamericani in genere- Pochi anni  prima il film " Gioventù bruciata " interpretato da James Dean aveva avuto un poderoso successo. E fu così che anche da noi arrivarono gli scimmiottatori dei giovani d'oltre-oceano...” - Continua: https://retedellereti.blogspot.com/2019/12/gioventu-bruciata-allacqua-di-rose-nei.html

Ciao, Paolo/Saul
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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, beneficate quelli che vi odiano e pregate per coloro che vi usano torti e vi perseguitano” (Parole attribuite a Gesù Cristo)



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