Care,
cari, il compito-base del bioregionalismo
e di far sì che gli abitanti capiscano l’importanza di valorizzare
il luogo in cui vivono. Occorre far loro conoscere i tipi di suoli,
di foreste, di animali, di sorgenti d’acqua, la direzione dei
venti, climi e microclimi, i cicli delle stagioni, quello che la
natura può offrirci in fatto di paesaggi, alimentazione, beni e
servizi per noi e per tutta la comunità di vita. È necessario
inserire le persone nella cultura locale, nelle strutture sociali,
urbane e rurali, imparando dalle figure esemplari della storia
locale. Insomma, sentirsi figlio e figlia della Terra... (Leonardo
Boff) – Continua:
http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2016/12/leonardo-boff-bioregionalismo-un-seme.html
Auguri
e video – Scrive Belzebo: “Con i
nostri migliori auguri di serene festività, segnaliamo la
pubblicazione del video dell'incontro-dibattito svoltosi lo scorso 23
novembre: l'Europa e la questione tedesca -
https://www.youtube.com/playlist?list=PLFXD09Sigg3kHT_-tVUDicT9prwps84yS
- Con l'intervento di Giacomo Gabellini, ricercatore di
questioni economiche e geopolitiche, Thomas Fazi, giornalista e
saggista, e Massimo D'Angelillo, economista, presidente della
società di ricerca e consulenza Genesis. Info: belzebo@mail.com“
Crimini israeliani –
Scrive Comunità Palestinese di Roma: “Finalmente e dopo anni di
richieste palestinesi, la Corte Penale Internazionale, presieduta
dalla signora Fatou Bensouda, ha deciso di avviare una verifica su i
“cosiddetti” i crimini di guerra israeliani contro i palestinesi
nei territori occupati. Una notizia che ha suscitato l’immediata
reazione israeliana al massimo livello, infatti Netanyahu ha
dichiarato: “è un giorno nero per la verità e la giustizia. La
CPI non può fare nessuna verifica nei territori palestinesi, perché
è consentito solo agli stati sovrani presentare tali richieste ed in
Palestina non è mai esistito uno stato sovrano. E la Corte si
manifesterà come uno strumento politico anti-israeliano e contro gli
ebrei che vivono nel loro paese”
No
Tav. Colpevoli di resistere – Scrive Mario
Monforte:
“Per mesi hanno
pompato ogni minchiata riguardante il Tav, sperticandosi sui dettagli
della cromatura della talpa Federica o il guardaroba delle “madamin”,
ma il fatto che la ’ndrangheta ordini a dei parlamentari di
continuare con la più controversa opera pubblica in Italia non è
degno di nota. Come definire un’informazione del genere? Distratta?
Complice? Collusa?” - Continua:
https://paolodarpini.blogspot.com/2019/12/ndranghe-tav-avanti-con-la-devastazione.html
Debito
globale e crisi finale – Scrive l'economista James Rickard:
“Il debito globale serve solo a sostenere lo standard di vita,
sotto forma di benefici, interessi e spese discrezionali, spiega nel
suo articolo per Daily Reckoning. Inoltre, le economie sviluppate
stanno accumulando debito più velocemente di quanto crescano, quindi
il rapporto tra debito e PIL si sta spostando su livelli in cui un
debito più elevato rallenta la crescita anziché sostenerla. Una
catastrofica crisi del debito globale, peggiore di quella del 2008, è
sul punto di arrivare..."
Restare
tranquilli (ma vigili) – Scriveva Annamalai Swami: “La
frase “summa iru” (restate tranquilli) è sovente mal compresa.
Essa, non significa restare fisicamente tranquilli; significa che
dovete dimorare sempre nel Sé. Se ci riposiamo fisicamente troppo,
tamoguna (uno stato di torpore) appare e predomina. In questo stato
ci sentiremo pesanti ed insonnoliti. Rajoguna (uno stato di eccessiva
attività) produce emozioni e un mentale agitato. In sattva guna (uno
stato di quiete e di chiarezza), c’è tranquillità e armonia.
Quando si è in sattva guna, se una certa attività mentale si rivela
necessaria, essa si verifica, ma nel resto del tempo c’ è
tranquillità...” - Continua:
http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2016/12/alcune-domande-sulla-ricerca-del-se.html
Ciao,
Paolo/Saul
….......................
Pensiero
poetico del dopo Giornaletto
“Notte sul Po.
Vegetazione ossigenante sembra far dimenticare smog metropolitano. Un
barocco massiccio adibito architettonicamente. Il rottame arrugginito
di un sottomarino forse un tempo rapido ma oggi molto visibile.
Locale anni '20 clima post-dannunziano: la Musa della Poesia esprime
la sua appassionata lirica accompagnata da un vecchio pianoforte. Un
Arlecchino luminoso riflesso sull'acqua mi reca immensi brividi
emozionali...” (Gianni Donaudi)
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