Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

sabato 17 novembre 2018

Il Giornaletto di Saul del 18 novembre 2018 - Dal bioregionalismo alla spiritualità laica, si vis pacem para bellum, Libia: motivi del contendere, il giuramento gesuita, corano e requiem aeternam, lottare contro la guerra è ancora possibile, biopolitica e bioeconomia...



Risultati immagini per Dal bioregionalismo alla spiritualità laica

Care, cari, da diversi anni sono approdato alla constatazione che il bioregionalismo e l’ecologia profonda sono due aspetti della stessa idea, due facce. Il bioregionalismo si occupa dell’individuazione degli organi geografici e biosistemici della terra mentre l’ecologia profonda ne deduce i meccanismi funzionali, comprendendone le inter-connessioni e le reciproche dipendenze. Questo va bene per spiegare gli aspetti materiali ed organici del sistema vita.. ma in questa descrizione ho sempre sentito la mancanza dell’aspetto trascendente, o spirituale. Infatti la coscienza non può essere spiegata solo in termini di consequenzialità fisica, deve -e sicuramente ha- possedere una sua propria natura e realtà. E lo dimostra il fatto che l’osservato non può essere scisso dall’osservatore, l’immagine non può mai sostituirsi alla sostanza... - Continua: http://www.lteconomy.it/blog/2018/11/17/dal-bioregionalismo-alla-spiritualita-laica/

Militari di leva - Scrive F.G.: “In Italia abbiamo solo un modo per poterci risollevare e diventare un paese civile e sviluppato: servizio militare obbligatorio per uomini e donne, minimo un anno senza obiezioni e scuse ad minchiam, tutti, inclusi i disabili e gli hipster del Pigneto. Amen...

Mia rispostina: “Caro F.G., tu ci scherzi sopra, ma se dovesse esserci una guerricciola, od una grossa sedizione, saremmo nella stessa identica situazione del dopo 8 settembre 1943, nessun esercito italiano... solo lanzichenecchi stranieri al servizio della CE (eurogendfor) e pochi sderenati "mercenari" al soldo dei politicanti in carica e -soprattutto- le truppe USA stazionate nelle 123 basi NATO (presenti in Italia). Gli americani in 4 e quattr'otto occuperebbero lo stato, esattamente come fecero i tedeschi a quel tempo... Che ne dici di questo?”

Libia. Motivi del contendere – Scrive Michele Rallo: “Sul generale Haftar hanno puntato la Russia di Putin, l’Egitto e gli Emirati Arabi. Ma su Haftar ha scommesso pure la Francia di Emanuelino Macron, il quale – fra scandali, crolli emotivi e furiosi rimproveri dell’attempata consorte – si sta dando un gran daffare per cacciare l’Italia (e l’ENI) dalla Libia e per sostituirla con la Francia (e la Total). Il fanciullo dell’Eliseo ha scelto Haftar solo perché noi avevamo scelto Sarraj, solo per un riflesso condizionato di antitalianismo ancestrale che fa capolino da ogni sua dichiarazione pubblica, solo per un gridolino di revanscismo coloniale...” - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/11/17/libia-motivi-del-contendere-tra-francia-ed-italia/

Forze Armate. Un esercito di generali senza soldati – Scrive C.M.D.: “Circa il 75% della spesa militare è destinata a pagare gli stipendi, perlopiù a un numero elevatissimo (superiore in proporzione a qualsiasi altro esercito) di ufficiali generali e superiori, rispetto ad un esiguo numero di soldati, graduati e sottufficiali. Modesta è anche la percentuale di spesa per la formazione e l'aggiornamento del personale. L'impostazione gestionale delle Forze Armate è ancorata a deleteri e obsoleti criteri politico clientelari, spartizioni partitiche e carriere neofeudali derivanti da camarille, conventicole, appartenenze massoniche, ecc...”

Il giuramento gesuita (che piace a Bergoglio) – Scrive M.B.: “Ricordo che a New York ha la sua residenza il Generale dei gesuiti, che ha giurato come segue, lo rispetta e lo fa rispettare...” - Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2018/11/il-giuramento-gesuita-che-piace.html

A proposito di teosofia – Scrive Paola Botta Beltramo a integrazione del https://saul-arpino.blogspot.com/2018/11/il-giornaletto-di-saul-del-16-novembre.html?showComment=1542438594418#c1960840778942379297 -: “Ho avuto la fortuna di frequentare dal 1980 al 2001 l’antropologo-teosofo Bernardino del Boca, che ha avuto questa ” visione d’insieme” come si può rilevare da alcune sue ricerche che ho inserito nel mio sito sulla teosofia dal quale riporto parte della presentazione e l’elenco degli argomenti...” - Continua al link segnalato

Corano e requiem aeternam - Papa Bergoglio dice che “è un libro di pace” ma forse non l’ha letto bene, comunque per i Mussulmani il Corano è il “LIBRO SACRO” per eccellenza tanto che l’Islam è definito la religione del libro e TUTTO quanto è scritto nel Corano è dogma di fede in quanto dettato a Maometto dallo stesso Allah. Orbene eccovi alcuni passi tratti dal Corano con i riferimenti alle rispettive “Sure” da cui sono stati copiati. - Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2018/11/il-corano-e-la-requiem-aeternam.html

Pater tuus – Scrive Adriano Colafrancesco a integrazione dell'editoriale di ieri https://saul-arpino.blogspot.com/2018/11/il-giornaletto-di-saul-del-17-novembre.html?showComment=1542470239157#c3656058712285790455 -: “Caro Paolo, non fosse altro che per scongiurare il rischio di equivoci con l'acronimo (AC) del firmatario dell'editoriale del Giornaletto di Saul, mi preme rispondere per dire la mia sul "pater tuus" modificato, prova evidente del "cattolicesimo prodotto artificiale, tutt'altro che divino" (con buona pace di mele, funi e cammelli, chiamati in causa dall'autore)...” - Continua al link segnalato

Pater tuus. Altra integrazione sullo stesso tema ricevuta da Marco Bracci - https://saul-arpino.blogspot.com/2018/11/il-giornaletto-di-saul-del-17-novembre.html?showComment=1542470545406#c3715886579279339514 -: “Caro Paolo, il più grande dono che si possa fare è "la libertà" e Dio è quello che ha fatto, ci ha dato il libero arbitrio di amare Lui e seguire le Sue Leggi o, meglio, di seguire Lui, la Legge, oppure di seguire la nostra legge, la legge di causa ed effetto, che noi stessi ci siamo dati...” - Continua al link segnalato

Lottare contro la guerra è ancora possibile – Scrive Nella Ginatempo: “Oggi comunemente la guerra non è più sentita come un problema vitale di cui preoccuparsi. La guerra è lontana, il sentimento collettivo prevalente è l’indifferenza o la rassegnazione. Non c’è più un soggetto politico che informi, coinvolga, sveli i nessi tra spese militari e austerity, tra guerra e flussi migratori, tra barbarie in Yemen e Palestina e barbarie domestica tra noi, nelle fabbriche d’armi, nei processi di militarizzazione. Lottare contro la guerra , poi, a molti militanti sembra fuori portata, una prospettiva troppo lontana, troppo generale, troppo utopica, irraggiungibile...” - Continua: https://retedellereti.blogspot.com/2018/11/nella-ginatempo-lottare-contro-la.html

Commento di Vincenzo Brandi: "La ragione della sparizione del movimento contro la guerra non è solo ovviamente il tradimento di tutte le formazioni dell'ex-"sinistra", dal PD, all'ARCI, alla CGIL ecc. , ma anche la confusione operante al livello delle formazioni e movimenti ancora sedicenti di "sinistra" e "pacifisti" che scambiano fischi per fiaschi e si fanno turlupinare da parole d'ordine fasulle...” - Continua in calce al link soprastante

Roma. Chimica oscura – Scrive AVA: “In piazza Asti 5/a Roma, ore 18.30, il 22 novembre 2018 conferenza del Dr. Giorgio Vitali, chimico, sul tema “IL LATO OSCURO DELL’INDUSTRIA CHIMICO-FARMACEUTICA”. Info: 333.9633050”

Copritevi bene. Arriva il grande freddo proveniente dalla Russia: “le previsioni meteo indicano un netto abbassamento delle temperature – fino a dieci gradi in meno – a partire dal weekend. Il primo assaggio d’inverno durerà per tutta la prossima settimana e porterà anche neve a bassa quota. Piogge e temporali soprattutto al Centro e al Sud...”

Biopolitica e bioeconomia nel concreto - Altro aspetto importante del discorso biopolitico è quello della Solidarietà al Tutto  per far trasparire una visione meno antropocentrica e più rivolta al rispetto dell'Uno e Molteplice che ci circonda ed in cui siamo. Il termine più appropriato per noi sarebbe Cooperazione Attiva, quindi cooperare alla maniera del fare o dell'agire cioè del concludere e arrivare a soluzioni e propositività negli intenti, orientati sempre verso l'alto, cioè lo Spirito... - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2017/11/biopolitica-bioeconomia-e.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Vivi in modo tale da non restare imprigionato nelle cose. Vivi in modo tale che ti sia facile passare a quell’altra sponda. E l’altra sponda non è lontana: l’altra sponda ti circonda dovunque ti trovi...” (Osho)


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