Care, cari, da diversi
anni sono approdato alla constatazione che il bioregionalismo e
l’ecologia profonda sono due aspetti della stessa idea, due facce.
Il bioregionalismo si occupa dell’individuazione degli organi
geografici e biosistemici della terra mentre l’ecologia profonda ne
deduce i meccanismi funzionali, comprendendone le inter-connessioni e
le reciproche dipendenze. Questo va bene per spiegare gli aspetti
materiali ed organici del sistema vita.. ma in questa descrizione ho
sempre sentito la mancanza dell’aspetto trascendente, o spirituale.
Infatti la coscienza non può essere spiegata solo in termini di
consequenzialità fisica, deve -e sicuramente ha- possedere una sua
propria natura e realtà. E lo dimostra il fatto che l’osservato
non può essere scisso dall’osservatore, l’immagine non può mai
sostituirsi alla sostanza... - Continua:
http://www.lteconomy.it/blog/2018/11/17/dal-bioregionalismo-alla-spiritualita-laica/
Militari di leva - Scrive
F.G.: “In Italia abbiamo solo un modo per poterci risollevare e
diventare un paese civile e sviluppato: servizio militare
obbligatorio per uomini e donne, minimo un anno senza obiezioni e
scuse ad minchiam, tutti, inclusi i disabili e gli hipster del
Pigneto. Amen...
Mia rispostina: “Caro
F.G., tu ci scherzi sopra, ma se dovesse esserci una guerricciola, od
una grossa sedizione, saremmo nella stessa identica situazione del
dopo 8 settembre 1943, nessun esercito italiano... solo
lanzichenecchi stranieri al servizio della CE (eurogendfor) e pochi
sderenati "mercenari" al soldo dei politicanti in carica e
-soprattutto- le truppe USA stazionate nelle 123 basi NATO (presenti
in Italia). Gli americani in 4 e quattr'otto occuperebbero lo stato,
esattamente come fecero i tedeschi a quel tempo... Che ne dici di
questo?”
Libia. Motivi del
contendere – Scrive Michele Rallo: “Sul generale Haftar hanno
puntato la Russia di Putin, l’Egitto e gli Emirati Arabi. Ma su
Haftar ha scommesso pure la Francia di Emanuelino Macron, il quale –
fra scandali, crolli emotivi e furiosi rimproveri dell’attempata
consorte – si sta dando un gran daffare per cacciare l’Italia (e
l’ENI) dalla Libia e per sostituirla con la Francia (e la Total).
Il fanciullo dell’Eliseo ha scelto Haftar solo perché noi avevamo
scelto Sarraj, solo per un riflesso condizionato di antitalianismo
ancestrale che fa capolino da ogni sua dichiarazione pubblica, solo
per un gridolino di revanscismo coloniale...” - Continua:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/11/17/libia-motivi-del-contendere-tra-francia-ed-italia/
Forze Armate. Un esercito
di generali senza soldati – Scrive C.M.D.: “Circa il 75% della
spesa militare è destinata a pagare gli stipendi, perlopiù a un
numero elevatissimo (superiore in proporzione a qualsiasi altro
esercito) di ufficiali generali e superiori, rispetto ad un esiguo
numero di soldati, graduati e sottufficiali. Modesta è anche la
percentuale di spesa per la formazione e l'aggiornamento del
personale. L'impostazione gestionale delle Forze Armate è ancorata a
deleteri e obsoleti criteri politico clientelari, spartizioni
partitiche e carriere neofeudali derivanti da camarille,
conventicole, appartenenze massoniche, ecc...”
Corano e requiem aeternam
- Papa Bergoglio dice che “è un libro di pace” ma forse non l’ha
letto bene, comunque per i Mussulmani il Corano è il “LIBRO SACRO”
per eccellenza tanto che l’Islam è definito la religione del libro
e TUTTO quanto è scritto nel Corano è dogma di fede in quanto
dettato a Maometto dallo stesso Allah. Orbene eccovi alcuni passi
tratti dal Corano con i riferimenti alle rispettive “Sure” da cui
sono stati copiati. - Continua:
https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2018/11/il-corano-e-la-requiem-aeternam.html
Lottare contro la guerra è
ancora possibile – Scrive Nella Ginatempo: “Oggi comunemente la
guerra non è più sentita come un problema vitale di cui
preoccuparsi. La guerra è lontana, il sentimento collettivo
prevalente è l’indifferenza o la rassegnazione. Non c’è più un
soggetto politico che informi, coinvolga, sveli i nessi tra spese
militari e austerity, tra guerra e flussi migratori, tra barbarie in
Yemen e Palestina e barbarie domestica tra noi, nelle fabbriche
d’armi, nei processi di militarizzazione. Lottare contro la guerra
, poi, a molti militanti sembra fuori portata, una prospettiva troppo
lontana, troppo generale, troppo utopica, irraggiungibile...” -
Continua:
https://retedellereti.blogspot.com/2018/11/nella-ginatempo-lottare-contro-la.html
Commento di Vincenzo
Brandi: "La ragione della sparizione del movimento contro la
guerra non è solo ovviamente il tradimento di tutte le formazioni
dell'ex-"sinistra", dal PD, all'ARCI, alla CGIL ecc. , ma
anche la confusione operante al livello delle formazioni e movimenti
ancora sedicenti di "sinistra" e "pacifisti" che
scambiano fischi per fiaschi e si fanno turlupinare da parole
d'ordine fasulle...” - Continua in calce al link soprastante
Roma. Chimica oscura –
Scrive AVA: “In piazza Asti 5/a Roma, ore 18.30, il 22 novembre
2018 conferenza del Dr. Giorgio Vitali, chimico, sul tema “IL LATO
OSCURO DELL’INDUSTRIA CHIMICO-FARMACEUTICA”. Info: 333.9633050”
Copritevi bene. Arriva il
grande freddo proveniente dalla Russia: “le previsioni meteo
indicano un netto abbassamento delle temperature – fino a dieci
gradi in meno – a partire dal weekend. Il primo assaggio d’inverno
durerà per tutta la prossima settimana e porterà anche neve a bassa
quota. Piogge e temporali soprattutto al Centro e al Sud...”
Biopolitica e bioeconomia
nel concreto - Altro aspetto importante del discorso biopolitico è
quello della Solidarietà al Tutto per far trasparire una
visione meno antropocentrica e più rivolta al rispetto dell'Uno e
Molteplice che ci circonda ed in cui siamo. Il termine più
appropriato per noi sarebbe Cooperazione Attiva, quindi cooperare
alla maniera del fare o dell'agire cioè del concludere e arrivare a
soluzioni e propositività negli intenti, orientati sempre verso
l'alto, cioè lo Spirito... - Continua:
http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2017/11/biopolitica-bioeconomia-e.html
Ciao, Paolo/Saul
…....................................
Pensiero poetico del dopo
Giornaletto:
“Vivi in modo tale da
non restare imprigionato nelle cose. Vivi in modo tale che ti sia
facile passare a quell’altra sponda. E l’altra sponda non è
lontana: l’altra sponda ti circonda dovunque ti trovi...” (Osho)
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