Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

domenica 6 maggio 2018

Il Giornaletto di Saul del 7 maggio 2018 - Abu Mazen il semita, la natura è come la libertà, la memoria è anche simbolica, Massimo Erbetti al Poggio Giudio, CIR a Pastoraio, ONG terroriste, ricordiamo Martin Luther King, lettere da Algeri di Karl Marx...



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Care, cari, il più grande popolo semita della Terra è il popolo arabo del Medio Oriente. Ma perché un suo rappresentante, il palestinese Mohamed Abbas, detto Abu Mazen, dovrebbe fare dichiarazioni antisemite? I mass media occidentali, zeppi di giornalisti asserviti ai poteri forti occidentali ed al loro alleato Israele, si sono scatenati su alcune dichiarazioni di Abu Mazen bollandolo come razzista antisemita. Ma cosa ha detto esattamente il notoriamente moderato rappresentante palestinese? … (Vincenzo Brandi) – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2018/05/abu-mazen-il-semita-diventa-antisemita.html

Roma. Cultura vegana – Scrive AVA: “Martedì 8 maggio 2018, presso la sede AVA in Piazza Asti 5/a, Roma, alle ore 17,30 si svolgerà una conferenza dell'artista Pietro Sarandrea dal titolo '' IL BELLO E L'ARTE ''. Da Platone all'astrattismo contemporaneo, l'artista ci guiderà ad un'analisi dell'arte Filosofia, geometria e meditazione saranno il tema dell'incontro. Ai partecipanti sarà consegnato un Omaggio artistico. Info: francoliberomanco@fastwebnet.it”

La natura è come la libertà – Scriveva Rutilio Sermonti: "La Natura è come la Libertà: se ne parla e straparla tanto che non si sa più che cosa significhi. E l'aggettivo "naturale" segue la sua triste sorte: Naturalmente! Ma quest'ultimo avverbio ha solo il significato di "ovviamente", e, come tale, è tollerabile. Natura deriva etimologicamente da nascere, e il termine ha cominciato ad usarsi, in latino (come il greco fusis) per designare tutto ciò che è innato, originario, spontaneo, e cioè non "acquisito"..." - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2016/05/la-natura-e-come-la-liberta-e-pure-un.html

Mio commentino: “Ritornare alla Natura è pervenire al Tao. Ritornare alla consapevolezza integra del Tutto è il Tao. Ma... come si può “tornare” a ciò che si è sempre stati?"

La memoria è anche simbolica - Il mio numero simbolico è il 9, l’ho scoperto a Roma nel 1950/51 in prima elementare allorché avendo imparato a memoria la lezione di religione, chiedevo di essere interrogato per prendere un bel 10, la cosa non funzionò giacché mi impappinai su una parola e presi 9. Ritornai al banco e ripassai la lezione bene bene, ripetei a mente tutto e chiesi ancora di essere interrogato. Che disdetta, ancora una volta mi impappinai e mi fu confermato il 9 di prima. Volli ancora riprovarci dopo aver ulteriormente ripassato il testo, sicuro stavolta di farcela, ma la maestra mi disse che non mi avrebbe più interrogato e mi lasciò il 9... - Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/05/05/vecchie-note-dal-diario-di-bordo-del-circolo-vegetariano-vv-tt/comment-page-1/#comment-151

Mio commentino: “La memoria viene aiutata dagli scritti che si conservano, magari anche per caso…”

Viterbo. Poggio Giudio dimenticato – Scrive Massimo Erbetti: “Probabilmente tutti hanno notato che a pochi passi da porta Faul di Viterbo, all'inizio di strada Bagni, c'è una zona archeologica denominata Poggio Giudio, ma ben pochi sono a conoscenza della storia kafkiana che vi si nasconde. Poggio Giudio si compone di due aree archeologiche di notevole valore archeologico e turistico, che al momento sono fisicamente divise dalla morfologia del terreno, ma soprattutto da...” - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2018/05/viterbo-massimo-erbetti-e-quel-poggio.html

Gaiole nel Chiani. Cesteria – Scrive Franziska: “Corso di Cesteria con Cisca, 12-13 maggio 2018, a Gaiole nel Chiani. L’arte dell’intreccio è una delle pratiche più antiche dell’uomo. Nel corso intrecciamo rami di salici, nocciolo, pioppo, olmo e altro creando manufatti incredibilmente robusti, leggeri, duraturi e belli. Info e prenotazioni: Lucile 3426144246”

Pastoraio, Valle degli Elfi. Ritorna il Circolo bioregionale del CIR – Scrive Giulietta Blu: “Umanità splendente! Ritorna il circolo del CIR! Siete tutti invitati a Pastoraio dal 15 al 21 maggio 2018. Pastoraio è uno dei villaggi della comunità della Valle degli Elfi, è un borgo piccolo situato in una Conca larga della montagna, con 4 case in pietra, laboratorio, dispense virgola legnaie stalle Orti una fontana e animali. È raggiungibile solo a piedi...” - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2018/05/pastoraio-valle-degli-elfi-dal-15-al-21.html

Con masaniel-dimaio il m5s farà la fine del pd di renzie – Scrive Roberto Tumbarello: “Tra i tanti pensatori di cinque stelle non c’è nessuno che abbia ascendente su Di Maio e lo consigli di stare qualche ora con la bocca chiusa? Ogni volta che parla gli casca dalla borsa qualche voto. Ne ha già persi migliaia, non solo in Molise e in Friuli. Vuol dire che le sue trattative non hanno incontrato il consenso degli elettori. Il popolo, seppure sogni il reddito di inattività, non è stupido del tutto. In meno di due mesi hanno capito che quel leader non sa fare politica. Del resto, dove avrebbe imparato un’arte così difficile e sofisticata, alla scuola del grillo?...”

ONG. Terroristi mascherati – Scrive Paolo Sensini: “Chissà perché le chiamano Organizzazioni non governative, meglio conosciute con la sigla ONG? La quasi totalità di esse sono infatti emanzioni dirette di Stati che, non potendo o volendo più entrare in prima persona come attori nei conflitti che scatenano ovunque, si sono inventati questa formula «umanitaria» che funziona meglio con lo storytelling giornalistico. Prendiamo ad esempio il caso dei fotogenici Caschi Bianchi...” - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/05/06/il-terrorismo-mascherato-delle-ong/

Commento di A.D.A.: “Per chi ancora non lo avesse capito, siamo in piena guerra mondiale. Loro ci hanno dichiarato guerra, ora o si sta da una parte o dall'altra parte della barricata. Il tempo degli indugi è finito. Se non informiamo milioni di persone sarà la fine di una civiltà...”

MLK, da Atlanta a Memphis – Scrive Mao Valpiana: “Ricordiamo Martin Luther King nel cinquantesimo anniversario della morte (1968 - 2018), con suoi testi originali mai tradotti in italiano. Si analizza a fondo il movimento per i diritti civili, i suoi rapporti con il presidente Johnson, con Malcom X, il ruolo di Coretta e le altre donne del Movimento contro la segregazione razziale... “ - Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2018/05/martin-luther-king-la-nonviolenza.html

Commento di Confucio: “Non fare del bene se non hai la forza di sopportare l’ingratitudine.”

Lettere da Algeri di Karl Marx. Recensione - Nelle Lettres d’Alger et de la Côte d’Azur, indirizzate ai propri famigliari e a Engels, Karl Marx descrive i suoi soggiorni ad Algeri e nel sud della Francia. Il merito di averle tradotte in francese e proposte ai lettori nelle edizioni Le Temps des Cerises va a Gilbert Badia. Va comunque ricordato il lavoro di. Marlene Vesper, Marx in Algier,il più completo sui giorni trascorsi Algeri. Vesper parla e pubblica un ritratto di una giovane ragazza tedesca rimasta senza nome, che Marx conosce e con la quale...” - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/05/06/lettres-d%E2%80%99alger-et-de-la-cote-d%E2%80%99azur-di-karl-marx-recensione/

Ciao, Paolo/Saul
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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Che ti accetti o no, tu sei tu. Il tuo rifiuto non cambia nulla: ti rende solo infelice, tutto qui! Se ti accetti, puoi danzare e gioire la vita. Se non ti accetti, diventi serio e teso.” (Osho)



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