Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

mercoledì 4 ottobre 2017

Il Giornaletto di Saul del 5 ottobre 2017 – Il limite dell'ambientalismo, acqua: da elemento a prodotto, vita spirituale nel mondo, il topo che viene dopo l'uomo, san Giovanni XIII protettore dei pacifisti, Viterbo: Rosa santa subito, Europa delle bioregioni...


Risultati immagini per il limite dell'ambientalismo

Care, cari, .... sia la società capitalistica, sia ciò che rimane della società del cosiddetto "socialismo reale", sia le società percorse da movimenti a carattere religioso-integralista, stanno mettendo terribilmente in luce tutti i loro limiti ambientali, sociali e economici. Il pericolo planetario di una catastrofe nucleare, la guerra, l'inquinamento, l'ingiustizia sociale, sono solo tra i più eclatanti aspetti che stanno lì ad incrinare profondamente il mito di dominio e di sviluppo che sembrerebbe abbia sempre guidato queste società di tipo gerarchico-dominatore nei loro pensieri e nelle loro azioni... (Stefano Panzarasa) – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2017/10/the-limit-of-environmentalism-and.html

Milano. Economia Circolare - Scrive Arpat: "Si svolge a Milano il 3 ottobre 2017 il Convegno promosso dall'Università Bocconi in collaborazione con Fondazione Sviluppo Sostenibile, CONAi e ENEA, presso Università Bocconi Aula Notari via Sarfatti 25, dalle 10 alle 13.30. Il Convegno verte su: le nuove direttive europee e il loro recepimento, i riferimenti normativi della transizione verso la circular economy con particolare riguardo al settore degli imballagg, etc. Info: iefe@unibocconi.it"

Acqua. Da elemento a prodotto - L’acqua sul pianeta è sempre la stessa, viene in continuazione riciclata e spostata, trasformata in ghiaccio o vapore, ma esiste nella stessa sua incredibile quantità e qualità da milioni di anni, è il risultato di un “gioco” forse irripetibile fra calore e raffreddamento… Ma oggi sentiamo dire che sulla Terra “manca l’acqua”, come mai? In realtà l’acqua non manca, la sua percentuale non aumenta né decresce è sempre stabile, grazie a Dio! Allora cos’è che manca? Quel che viene a mancare è la quantità di acqua potabile od utilizzabile, ecco la verità!... -  Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2016/10/bioregionalismo-elementale-e-stupidita.html

L'acqua di Marte  ancora c'è – Scrive Gabriele La Malfa: “Non è vero che solo una volta su Marte c’era l’acqua che formava un vasto oceano, l’acqua allo stato liquido in certi periodi dell’anno ancora c’è”. Va comunque specificato che l’acqua liquida non è stata ancora osservata direttamente, tuttavia sono state fotografate tracce inequivocabili della sua presenza, come abbondanti cristalli di sale, lasciate da passaggi recenti (stagionali ) di acqua allo stato liquido...”

I wish to clarify the original meaning of “lay spirituality” which has been misinterpreted and has been misused to define spiritual expressions of lay members belonging to any religion…. - Continue: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2011/10/i-wish-to-clarify-original-meaning-of.html

Postscript. According to the different ways society has developed or the historical periods in which human events have occurred, the individual consciousness is in constant movement and evolution. Each transition is similar to the passing of a level of learning, similar to what happens in the DNA spiral. Consciousness, (better call it the mind) moves from simple expressions to more complex ones. A sort-of memory witness of the varied sophisticated processes of life.

Vita nel mondo e spiritualità laica - Ritengo che per noi spiritualisti laici la vita “nel mondo” sia più congeniale, anche perché la nostra ricerca non esula mai dal sé.. ed il sé è presente ovunque ed in ogni tempo… L’io individuale sorge dal riflesso della coscienza nello specchio della mente. Un'identificazione con l’oggetto osservato. L’oggetto è il corpo-mente che reagisce in relazione (al contatto) con gli altri oggetti esterni...” - Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2017/10/04/vita-nel-mondo-in-chiave-di-spiritualita-laica/

Mio commentino: “La manifestazione è di fatto un semplice riflesso nella mente del percepente che riesce a captarla ed elaborarla solo attraverso il “fermarla” nella coscienza. Un singolo fotogramma della totale manifestazione che, sia pur sempre presente nella sua interezza, viene illuminato dalla coscienza individuale, visto nella mente e srotolato nel contesto spazio tempo e denominato processo del divenire...”

Il topo sostituirà l'uomo? - Non basterebbe una biblioteca di psicologia animale per descrivere i sotterfugi del topo e le sue furbizie che gli garantiscono la sopravvivenza in ogni occasione, persino in caso di esplosione nucleare i topi saprebbero cavarsela meglio di noi. Inoltre occorre specificare che in verità il topo è stato l’iniziatore della stessa specie umana, il capostipite primo (forse addirittura destinato a sostituirlo), non sto raccontando una balla (stavolta), state calmi… Accadde proprio quando ci fu il grande cataclisma che distrusse tutti i grandi rettili, che a quel tempo dominavano il pianeta, e già era nato un piccolo roditore, il primo mammifero, per correttezza chiamiamola “mammifera” la quale aveva la taglia di una pantegana... - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/10/il-topo-sostituira-luomo-veicoli-e-dei.html

Roma. Fra cielo e terra – Scrive Salviamo il paesaggio: “Roma, 14 Ottobre 2017, ore 10.00  -  18.00, ex-Cartiere Latine Via Appia Antica, 42 - Il Forum Salviamo il Paesaggio e Respiro Verde Legalberi invitano a una giornata di discussione sulla importanza del suolo, ma anche di quella vita che vi prolifera sopra, di animali, di piante. Non solo le piante che ci forniscono il cibo, ma anche quelle che molto semplicemente ci consentono di respirare e che proteggono e nutrono il suolo stesso. Senza il mondo vegetale, non ci sarebbero né aria, né terra. - Info: 339.4388388”

Lettera di San Francesco ai “reggitori dei popoli” - Scrive Antonella Pedicelli: “Caro Paolo, felice giornata, il mio abbraccio sia sempre con te, per trasmetterti affetto e fiducia continua! Come ogni anno, in occasione della festa di San Francesco, ti invio una sua “testimonianza”, una perla d’amore che non si “svela” immediatamente, ma che, spero, possa lasciare nel cuore di ognuno un momento di dolcezza e di VERITA’. Mi piacerebbe che, della seguente lettera, fosse presa in particolare considerazione, quella frase in cui Francesco invita i “reggitori dei popoli” a farsi promotori, presso tutti coloro i quali sono stati posti nella loro “cura”, di rendere “grazie” al Signore... ” - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/10/04/lettera-di-san-francesco-ai-reggitori-dei-popoli/

Passeggiata di San Francesco a Treia – Mia integrazione-commento all'articolo https://treiacomunitaideale.blogspot.it/2017/10/treia-4-ottobre-2017-passeggiata-in.html?showComment=1507112464569#c584728795737706042 -: “E datosi che è la sua festa, qualche parola francescana non guasta: “Il devotissimo Francesco per il tanto pregare era divenuto quasi cieco e sentì il bisogno di confidarsi con il frate Bernardo, suo primo discepolo, così egli si recò nel suo eremitaggio. Ma il frate era raccolto in meditazione nella boscaglia e non udì il richiamo di Francesco che per tre volte consecutive l’aveva chiamato...” - Continua in calce al link segnalato

Viterbo. Azioni per la santificazione di Santa Rosa – Scrive Giovanni Faperdue: “Viterbo – Le feste di Santa Rosa sono ormai alle spalle, ed è giunto il momento della riflessione sul culto e sulle manifestazioni di fede, che tutti i viterbesi rivolgono alla loro amata Santa, che per quanto riguarda le procedure canoniche, è sempre relegata in sala di aspetto. Sono passati ormai vari anni da quando scrissi una lettera indirizzata a Papa Francesco, per sollecitare l’iscrizione della nostra protettrice nel Catalogo dei Santi (senza peraltro ottenere alcuna risposta)...” - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2017/10/viterbo-santa-rosa-la-beata-gabbata.html

Freddo inverno – Scrive Sputnik: “L’attività indebolita del sole è una delle ragioni del ritorno in Russia degli inverni rigidi della metà del XX secolo. Lo ha dichiarato ai media russi il direttore scientifico dell'Istituto Internazionale di Criologia e Criosaggio dell’Università statale di Tyumen Vladimir Melnikov. "Ci aspettavamo un paio di anni fa l'inizio del ciclo di raffreddamento, ed è iniziato, nonostante l'azione di antropogenesi e delle enormi emissioni. Inoltre vi è una diminuzione dell'attività solare, che contribuirà al raffreddamento", ha detto Melnikov...”

Giovanni XXIII proposto protettore dei movimenti pacifisti – Scrive Giorgio Saglietti: “"PAPA GIOVANNI XXIII PROPOSTO COME PATRONO DELL’ESERCITO? Alienum est a ratione. Come controproposta eleggiamo Papa Giovanni a “patrono” dei movimenti per la pace, cioè esempio da seguire. Lettera aperta ai vertici vaticani: Noi, donne e uomini che crediamo nella costruzione della pace con mezzi di pace, intendiamo manifestarvi il nostro profondo disappunto di fronte alla dichiarazione di San Giovanni XXIII, quale “Patrono presso Dio delle Forze Armate”. Siamo convinti che la vita e le opere del Santo papa non possano essere associate alle forze armate. Come può proprio lui, il Papa della Pacem in Terris, il Papa del Concilio Vaticano II e delle genti, l’uomo del dialogo… proteggere un corpo armato che, per sua natura, imbraccia mezzi di morte?....” - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/10/04/san-giovanni-xxiii-sia-nominato-protettore-dei-movimenti-per-la-pace-e-non-patrono-delle-forze-armate/

Mio commentino: “Tantissimi anni fa sono stato in pellegrinaggio nel paesello natale di Giuseppe Roncalli, Sotto il Monte, un luogo di pace e silenzio in mezzo ai monti. Sicuramente quella pace e quel silenzio saranno stati assorbiti dal futuro papa “buono”, forse l'ultimo vero papa. Non mi pare consono che venga nominato patrono dell'esercito... Perciò ho aderito alla richiesta soprastante...”

Catalogna ed Europa – Scrive Vittorio Marinelli: “...mi sembra che proprio grazie all’Europa Unita si possano fare questi referendum, come in Catalogna, e bisognerebbe fondare l’Europa delle Regioni anziché quella degli Stati. Se i catalani non si sentono spagnoli, mi sembra ingiusto obbligarli a essere spagnoli...”

Mia rispostina: “L'Europa delle "Bioregioni", ovvero piccoli ambiti assimilabili alle attuali Province,  è meglio ancora.... https://lazionauta.it/2017/08/per-una-nuova-e-migliore-identita-bioregionale/ - L’Europa, politicamente unita, andrebbe suddivisa in ambiti Provinciali e non in Regioni, che per loro natura tendono ad essere separative e indifferenti agli interessi delle comunità locali (dovendo infatti difendere la loro strutturazione spuria ed anomala rispetto alla identità bioregionale)....“

Anche la politica può essere spirituale - Delegare la gestione della propria esistenza ad un “governo” o ad una “chiesa” equivale ad abbandonare le proprie responsabilità basandosi sul fatto che vi sono persone altre da noi stessi che veramente sanno come fare a mandare avanti le cose. Questo ovviamente vale in ogni campo dell'esistenza umana ma per il momento lasciamo da parte l'aspetto “religioso” di questo atteggiamento “rinunciatario” e di delega all'altrui.. e rivolgiamo la nostra attenzione all'aspetto politico... - Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2017/10/politica-economia-e-spiritualita-laica.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Ho lasciato che la mia natura umana si manifesti, nel modo in cui il suo destino la vuole, io rimango come sono.” (Nisargadatta Maharaj)



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