Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

sabato 2 novembre 2019

Il Giornaletto di Saul del 3 novembre 2019 - Ed allora Caba-Zen!, geografia bioregionale, Auser: orto e le 4 stagioni, Parma: halloween per sempre?, l'eutanasia come forma di ricerca...



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Care, cari, l'unico senso della vita è vivere l'amore per le cose che rallegrano il tuo cuore, come esso ti chiede. Si può sorridere di tutto, con l'eleganza del rispetto altrui. Perché la vita, come il teatro, è un gioco serissimo. Siamo attori, registi, sceneggiatori, tecnici del suono e delle luci. Male che vada, se siamo stati sinceri e senza finzioni, se almeno qualcuno è riuscito a crederci, anche solo per destinarci un applauso fra molti fischi, riusciremo forse a sentirci protagonisti della nostra esistenza. Commedia? Tragedia? Musical? Improvvisazione? Male che vada, è l'unica opportunità che abbiamo e dobbiamo avere il fegato di osare e giocarcela fino in fondo. Visto mai, ci scappi di essere anche felici... (Morena Oro, per Caba-Zen che va in scena il 30 novembre 2019 al Teatro di Treia, alle ore 21.15)

Geografia bioregionale – Scrive Ferdinando Renzetti: "Nella periferia urbana di Pescara, dove sono nato, una specie di piccolo e stretto borgo probabilmente di origine vestina, percorsi antichi di crinali verso il mare seguendo il corso dei fiumi; strade strette, dove negli ultimi 50 anni la comunità locale ha investito la maggior parte delle sue risorse su asfalto cemento meccanica plastica consumismo. Ora tutti hanno case riscaldate più grandi a due piani e vivono nel confort; molte auto, solo che appunto, non ci sono parcheggi e sono accatastate lungo la via, dove non ci sono marciapiedi o piazze, non ci sono negozi e per qualsiasi cosa si è costretti ad usare la macchina, nessun servizio e il paradosso è che la maggior parte delle case sono disabitate e alcune pure da parecchi anni in abbandono... – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/11/geografia-bioregionale-antropica-e-la.html

Gender per legge – Scrive Daniela Turrini: "E' niziato l'esame della proposta di legge contro l'omotransfobia alla Commissione Giustizia della Camera dei deputati. Questa proposta di legge rappresenterebbe il trionfo dell'ideologia gender: in pratica, si vuole minacciare con il carcere (pena fino a sei anni di reclusione) chiunque si oppone al gender. Info: d.turrini@provitaefamiglia.it

Appignano. Auser: l'orto e le 4 stagioni. Resoconto - Le stagioni nell'orto, questo il tema del concorso letterario, poetico e artistico indetto dall'Auser provinciale di Macerata, per il terzo anno consecutivo. Al centro dell'iniziativa, organizzata dal presidente Antonio Marcucci, c'è la cura dell'ambiente, il rapporto intergenerazionale, l'attività motoria, la sana alimentazione e l'auto-produzione di vegetali per la stessa. Il 31 ottobre 2019, nel nuovo teatro di Appignano, dedicato a Giuseppe Gasparrini, si è tenuta la premiazione dei vincitori. Così abbiamo scoperto, attraverso la sintesi della lettura di alcuni brani e l'osservazione di disegni e foto, quali sono le simbologie dell'orto e quale la sua importanza nella storia umana, soprattutto nel nostro territorio..." - Continua: https://auser-treia.blogspot.com/2019/11/i-prodotti-dellorto-nelle-4-stagioni.html

Roma Vegana – Scrive AVA: "Domenica 10 novembre alle ore 18,00, piazza Asti 5/a Roma, proiezione del filmato “PROFEZIE E PITTOGRAMMI NEL MISTERO
DEI CERCHI NEL GRANO”. Le sbalorditive immagini apparse in ogni parte del mondo che riportano misteriosi messaggi per l’umanità che coincidono con le profezie degli antichi Maya. A seguire cena sociale vegan: Info: 3391406256"

Parma. Halloween per sempre – Scrive Riccardo Manca: "Per i 6 macachi detenuti nello stabulario dell’università di Parma in attesa di essere vivisezionati ed immolati sull’altare del “progetto LightUp”, i mostri che tanto vengono invocati durante la “festa” di Halloween sono presenti tutti i “Santi” giorni. Queste mostruose entità hanno il volto di tutti coloro che sono responsabili della messa in opera di questa autentica barbarie. Attualmente i Macachi sono nella fase di “adattamento alla contenzione”..." - Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2019/11/parma-per-6-macachi-prigionieri.htm

Due bei film: “Domani è un altro giorno” e “Momenti di trascurabile felicità” - Scrive Giovanni Lamagna: "Nelle ultime settimane mi è capitato di “recuperare” al cineforum due film, entrambi incentrati sul tema della morte: “Domani è un altro giorno” (2019; regia di Simone Spada) e “Momenti di trascurabile felicità” (2019; regia di Daniele Luchetti). Mi sono entrambi piaciuti e perciò vorrei commentarli, per mettere a fuoco emozioni e pensieri che mi sono stati provocati dalla loro visione. Mi piace farlo nel giorno in cui si commemorano i morti..."

Eutanasia come forma di ricerca - Dal punto di vista etico l’eutanasia ha una sua dignità morale, non solo nella cultura occidentale ma anche in oriente, ove è accettato il “suicidio” con onore, vedi il caso dell’auto sbudellamento (harakiri) in Giappone, o l’ascesa sulla pira degli asceti ancor vivi in India (ed a questo proposito ricordo la storia del guru prelevato da Alessandro Magno nella piana gangetica eche si immolò sul fuoco ardente poco prima della morte di Alessandro stesso)... - Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2019/11/02/eutanasia-come-forma-di-ricerca/

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

"La morte non è la fine bensì l’inizio di una nuova vita. In effetti è la fine di qualcosa che è già morto, ma anche un crescendo di quello che chiamiamo vita, ma purtroppo veramente in pochi sanno cosa sia la vita: vivono ma in una ignoranza tale che non sapranno mai incontrare la loro stessa vita. Per queste persone è quindi impossibile conoscere la propria morte, la morte è l’esperienza suprema di questa vita e l’esperienza iniziale di un’altra. La morte è una porta che si apre tra due vite, una che resta alle spalle, ed un’altra che sta aspettando al di là..." (Osho)


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