Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

venerdì 15 novembre 2019

Il Giornaletto di Saul del 16 novembre 2019 - Saluti da Tiruvannamalai, ILVA che fare?, nonviolenza e diritti dell'infanzia, Mondeggi è innocente!, la guerra d'Europa, l'ultima domanda di Lorenzo Merlo...



Risultato immagini per Saluti da Tiruvannamalai"

Care, cari, ciao a tutti sono stata alla tribù delle noci sonanti anni fa per una bellissima esperienza e ho partecipato a qualche mercatino. Ora mi è un po' difficile perché vivo in india a Tiruvanammalai (Tamil Nadu) più di sei mesi l'anno. Mi piace avere vostre notizie e rimanere in contatto con le vostre idee e progetti, sperando che un giorno possa anche rincontrarvi..." (Claudia)

Mia rispostina: "Claudia, se sei a Tiruvannamalai ti prego di portare i miei saluti agli amici Upahar Anand e sua moglie Venu, che vivono lì 6 mesi all'anno e quando sono in Italia abitano a Riccione. Qui nel video a Treia, con Stefano Panzarasa, alla Festa dei Precursori: https://www.youtube.com/watch?v=LL7HVSJXc2U"

Libraria – Scrive Arrigo Colombo: "Segnalo l'uscita del mio ultimo libro "La società fraterna", il progetto dell'umanità nella sua fase più avanzata. Il volume si aggiunge alla “Trilogia della Nuova Utopia”. La società fraterna si profila lontana. Il principio fraterno è però già affermato nella Dichiarazione dei diritti del 1948, come un dovere: l'uomo deve rapportarsi a ogni altro uomo come a un fratello. Info: arribo@libero.it"

ILVA. Soluzione 1, 2 o 3...? - Scrive Michele Rallo: "...Come si puó rimediare? In due modi: o con i soliti pannicelli caldi, o nazionalizzando l’ex Ilva. Io, ovviamente, sono per la seconda soluzione, ma a precise condizioni. Mi spiego: se nazionalizziamo, i 4 miliardi che aveva messo Arcelor dobbiamo metterceli noi. E ovviamente, non avendo i 4 miliardi, dovremmo farceli prestare dai “mercati”, facendo lievitare fortemente il nostro già altissimo debito pubblico. Ergo, con le attuali “regole” anche quella della nazionalizzazione diventa una strada difficilmente praticabile. Ma la soluzione c’è. Buttare a mare le regole dell’Unione Europea, del Fondo Monetario Internazionale e della mafia dei mercati, ed emettere titoli di Stato infruttiferi di libera circolazione – cioé moneta parallela – per un ammontare corrispondente a quanto necessario per nazionalizzare l’Ilva..." - Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2019/11/ilva-soluzione-1-2-o-3.html

Sundance. Mysterious Traveller. Recensione – Scrive Ferdinando Renzetti: "Storie di culture senza frontiere, racconti che intercettano rotte migratorie di gente in movimento verso luoghi dove ricostituire una nuova appartenenza; parole originali e occasionali di compagni di strada aggregati nella diversità lungo linee di confine in continuo movimento. voci di solitudine e di emarginazione sofferenza e alienazione, tracce di una geografia costante e variabile."

Nonviolenza e diritti dell'infanzia – Scrive Mao Valpiana: "E' uscito il nuovo numero di "Azione nonviolenta", monografico sui "Diritti dell'infanzia", in occasione del 20 novembre giornata dedicata ai 30 anni della Convenzione ONU sui diritti delle bambine e dei bambini di tutto il mondo. Dove c'è guerra muoiono i diritti..." – Continua: https://retedellereti.blogspot.com/2019/11/azione-non-violenta-ed-i-diritti.html

Commento di Thich Nhat Hanh: “...siamo restati fedeli alla non violenza, senza cedere all’odio. Non avendo preso partito, eravamo perseguitati da tutte le fazioni. Chi lavora per la pace non può vedere nessuno come nemico né fare distinzioni.”

Mondeggi è innocente! - Mondeggi bene comune è una comunità che si contrappone al tentativo di svendita della tenuta di Mondeggi, attraverso un progetto di agricoltura contadina, gestione comunitaria e condivisione dei saperi basato sui principi di autogestione, cooperazione e mutualismo. Si è riappropriata collettivamente della terra nel giugno 2014, dopo anni di degrado e abbandono, fatto che l'ha portata molto rapidamente nelle aule dei tribunali. L’8 novembre 2019 si è svolta l’udienza che sanciva la sentenza di primo grado del processo per occupazione e furto di elettricità e d’acqua, i cui imputati erano 17 presidianti del progetto. Il dispositivo della sentenza emessa prevede la piena assoluzione di tutti gli imputati “perché il fatto non sussiste“..." - Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/11/mondeggi-la-comune-senza-padroni-e.html

Fermento "paesaggistico" – Scrive Forum: "Gran fermento all’interno del nostro Forum nazionale Salviamo Il Paesaggio, dopo l’assemblea nazionale di Milano (12 ottobre scorso), è infatti stato avviato il percorso operativo con i Gruppi di Lavoro in corso di formazione, che avranno il compito di trasformare in azioni quotidiane la nostra linea strategica. Per aderire scrivere a: redazione@salviamoilpaesaggio.it"

La guerra d'Europa – Scrive Piero Pagliani: "...ci troviamo in mezzo a correnti che si contrastano e si incrociano: di qua un malessere popolare e un rancore verso l'Europa (giustificatissimi) che in mancanza di proposte alternative di emancipazione, si stanno fascistizzando; di là gli Stati Uniti, sempre più occupati a leccarsi le proprie ferite e le proprie lacerazioni interne e che non hanno mai accettato l'UE come un'entità politica..." - Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2019/11/il-caos-sistemico-e-la-guerra-deuropa.html?showComment=1573815619937#c3203092761143476191

Commento di Fulvio Grimaldi: "Molte cose condivisibili, altre meno. Drammatizzi il pericolo fascista, un po’ come quelli di Liliana Segre, ma trascuri il pericolo mortale vero: le piattaforme digitali dei Google & co., rispetto alle quali i destri polacchi sono come una zanzara rispetto a un avvoltoio..." - Continua in calce al link segnalato

L'ultima domanda - Scrive Eva: "Gentile Paolo, mi manca solo una risposta alle domande di Lorenzo Merlo che forse le è sfuggita: "Senza il supporto di una motivazione, quindi passionale, una consapevolezza resta certamente limitata al povero ambito intellettuale. Se ne potrà parlare ma non la si ricreerà spontanea nel quotidiano. Significa che l’io, i suoi interessi sono necessari all’evoluzione?"

Mia rispostina: "Qui l'uso del termine "consapevolezza" secondo me non è appropriato, la consapevolezza è intelligenza-coscienza, definita dal punto di vista etimologico come un fenomeno estremamente intimo, la radice del senso dell'io (in quanto presenza). Non è un superficiale essere informati né un semplice sapere - e si distingue anche dalla conoscenza intellettuale o dalla capacità di discernimento. In questo caso mi sembra più consono usare la parola "opinione"... - Continua con testo bilingue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2019/11/the-last-evas-question-which-i-missed.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

"Un maestro zen mostra un grande foglio bianco con una piccola macchia di inchiostro: cosa vedete qui? ‘una macchia d’inchiostro’ risponde qualcuno, ‘bene’ continua il maestro ‘vediamo le macchie, anche le più piccole e non il grande foglio bianco’..." (F.R.)



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