Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

martedì 2 dicembre 2025

Il Giornaletto di Saul del 3 dicembre 2025 – Notizie dalla Terra di mezzo, la sacralità della Natura, letterina di incoraggiamento, restiamo ciò che siamo, note da un suggeritore...

 


Care, cari, dicembre è il mese della rinascita del sole, il solstizio d’inverno. Il ventuno è una data magica festeggiata nell’antichità come Sol Invictus. Possiamo iniziare il nuovo capitolo sotto la luna nuova che in questi giorni illumina il nostro cielo... (Ferdinando Renzetti) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2025/12/cronache-dalla-terra-di-mezzo.html


Nota - Il non vuoto, come la fisica quantistica ci segnala, ha in sé il potere di frenare la corsa ammattita verso il vuoto vero...


Il ritorno alla sacralità della Natura... - Scrive Marcus Prometeus: “E' tempo che i laici reagiscano alla retorica religiosa ma NON estraniandosi dalla propria comunità, bensì rivendicando orgogliosamente le proprie radici nella tolleranza e nella libertà di pensiero dei tempi “pagani”. Il paganesimo non è stato una religione, bensì un atteggiamento tollerante verso tutti i modi di pensare e tutte le tradizioni, e non avremo difficoltà a mantenere intatta la nostra laicità pur recuperando pienamente il folclore gioioso delle nostre radici più profonde...” – Continua con testo bilingue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2024/12/naturalism-and-bioregional-roots.html


Letterina di incoraggiamento ricevuta... Un amico fedele (ma non fedelissimo) mi fa gli auguri di pronta guarigione (per chi non lo sapesse in questi giorni sono stato colpito da una perfida influenza) e mi scrive: “oh mi raccomando non ci lasciare proprio mo'... almeno arriva all'otto dicembre (quando a Treia ci sarà la Fierucola delle eccellenze bioregionali)... scherzi a parte voglio dire che ora arriva il bello, come si dice dulcis in fundo... ma io a Treia non ci sarò” - Mia rispostina: “Peccato, potrebbe essere l'ultima occasione... Grazie comunque per il pensiero gentile”


Restiamo ciò che siamo - "La mente tende ad appropriarsi delle esperienze vissute. Naturalmente non è necessario, al fine di realizzare la nostra vera natura, "negare" l'identità fisiologica (nome-forma) ma dobbiamo integrarla con il Tutto, anche perché ne facciamo parte ed il Tutto è inscindibile. Vedi il concetto di “ologramma”, in cui ogni parte che compone l'immagine è costituita dalla totalità dell'immagine stessa.” - Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2025/12/negare-noi-stessi-non-ha-senso-restiamo.html


Nota - Illudersi di essere separati dal Tutto significa cadere nel dualismo separativo...


Note da un suggeritore... - Scrive Lorenzo Merlo: “Come dal gobbo, il suggeritore rammenta all’attore le battute del suo personaggio, in funzione dell’inconsapevole concezione che abbiamo del mondo, come nel caso di un’emozione, esprimiamo ciò che ci impone. Tale concezione emerge, silente a noi stessi, dalle descrizioni che ne facciamo sia quando lo riscontriamo nella realtà – o così ci sembra...” - Continua: https://www.lteconomy.it/bloglte/profilegrid_blogs/alcune-note-da-un-suggeritore/


Ciao, Paolo/Saul


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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:


“Quello che importa soprattutto è la costanza, la serietà e la sincerità. Bisogna proprio sentire il bisogno urgente di essere liberi dalle identificazioni inutili e da un fascio di ricordi e abitudini” (Nisargadatta Maharaj)




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