Saul Arpino ritorna…
Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…
Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.
A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..
Vostro affezionato, Saul Arpino.
giovedì 28 maggio 2009
Calcata: 6 e 7 giugno 2009 – Luna piena in Gemelli nella valle del Treja, al Circolo Vegetariano VV.TT. una due giorni neolitica
Purtroppo è successo ancora... l'avo approfitta senza ritegno di questo blog per metterci i suoi programmi, con la scusa che Google non gli recensisce più il suo sito del Circolo Vegetariano, cosa posso farci? Sorbettatevi questo delirante comunicato del solito Paolo D'Arpini:
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Il 6 ed il 7 giugno, nell’antico calendario romano, erano giorni di giochi dedicati ad Apollo. Per una strana fatalità quest’anno il 6 ed il 7 giugno si vota per il parlamento europeo e per il rinnovo di diversi consigli comunali, fra cui quello di Calcata. Apollo saprà giocare i suoi trucchi magici e le sorprese non mancheranno… Inoltre il 7 giugno corrisponde alla luna piena in Gemelli. Castore e Polluce, uno ladro e l’altro poeta, ancora una volta inneggiano al "caleidoscopio della mente".
Mi è sembrato ottimale questo momento di giugno per compiere un percorso di psicostoria in cui immaginare e tentare di ricostruire uno stile di vita "pagano" di un ipotetico villaggio neolitico. Come sapete il Tempio della Spiritualità della Natura è un appezzamento di terreno, terrazzato, sito all’inizio della via Narcense in cui insistono diverse grotte alcune databili al periodo neolitico. Inoltre vi sono ancora recinti per animali, alcune capanne e piccoli orticelli, oltre ad una abbondanza di erbe selvatiche. Sicuramente nell’antichità questo luogo è stato lavorato e vissuto dall’uomo e quest’anno voglio riproporre un esperimento riabitativo per sperimentare e riscoprire il metodo di vita dei nostri progenitori.
L’esperimento dura due giorni dal pomeriggio del 6 sino alla sera del 7 giugno 2009. Si dormirà nelle grotte, si raccoglieranno le erbe, si lavorerà la terra, si mangerà all’aperto per cercare di riscoprire il sistema di vita dei Falisci che vissero qui migliaia di anni fa. Approfitteremo del ritiro ecologico per effettuare quelle riparazioni necessarie alle strutture del Tempio ed alla pulizia del terreno che durante l’inverno, causa maltempo, è stato soggetto a diverse piccole frane. Compiremo anche un tentativo di ricostruzione di un’antica capanna annuale di frasche com’era nelle abitudini contadine di creare un riparo provvisorio per l’estate. Potremo inoltre raccogliere la creta presente in alcune falde sotterranee (all’interno di alcune grotte) in modo da giocare alla scoperta della ceramica, che avvenne appunto in periodo neolitico. Insomma durante questi due giorni verranno rivissute diverse esperienze ivi comprese quelle del canto armonico e del vivere con la sola illuminazione naturale e del fuoco.
Nota psico-storica
Intorno a seimila anni fa si afferma la rivoluzione agricola, cioè il passaggio da un’economia di raccolta dei frutti spontanei stagionali ad un’economia basata sulla coltivazione. Nel bacino del Treja i grandi animali sono scomparsi e la caccia e pesca non danno più sicurezza per il cibo, è in questo periodo che i nostri progenitori smettono di seguire i grandi animali e da nomadi si trasformano in stanziali costruendo i primi villaggi nei luoghi più fertili. Uno di questi luoghi è la valle del Treja dove, prima di costruire i primi insediamenti urbani (come sarà Calcata), l’uomo vive a mezza costa delle forre fra il fiume ed il pianoro. Tracce di insediamenti neolitici sono ancora evidenti sulla cosiddetta via Narcense, le prime abitazioni furono le grotte successivamente arricchite da capanne antistanti costruite con tronchi d’albero, ramaglie ed argilla. A quel tempo le falde acquifere erano più superficiali, infatti in diverse grotte di mezza costa, ora asciutte, sono ancora visibili fessure da dove l’acqua sgorgava e serbatoi di raccolta del prezioso liquido. La ricchezza di creta fece sì che nello stesso periodo si sviluppò la fabbricazione di utensili ceramici: recipienti, pentole, vasi, tazze, etc. Quei primi contenitori imitavano nelle forme i più antichi utensili ricavati dal legno scavato e dalle ossa di animali.
Durante i due giorni di luna piena di giugno 2009 (il 6 ed il 7) al Circolo Vegetariano di Calcata sarà possibile emulare quei contadini e protoartigiani che civilizzarono questo angolo di paradiso che è la valle del Treja.
Paolo D’Arpini
Per partecipare alla "due giorni neolitica" è necessaria la prenotazione.
circolo.vegetariano@libero.it - Tel. 0761/587200
www.circolovegetarianocalcata.it
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