Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

sabato 31 dicembre 2022

Il Giornaletto di Saul del 1 gennaio 2023 – Finestra spazio-temporale aperta...



Care, cari, l'ultimo giorno del 2022 mi son svegliato che ci vedevo doppio, non so se l'esemio è corretto. Non riesco a mettere a fuoco le lettere. Non volevo preoccupare Caterina che asubito ha pensato di tornare a Treia ad assisrermi. Però non è necessario, forse debbo abituarmi ad una nuova visione. Luuico vero prob lema è che ho difficoltà a scrivere. Le lettere mi sfuggono. Il risultato più evidente è che non posso dilungarmi. Più di questo non potuto scrivere...


Corrispondenza - Scrive Antonella Padicelli: “Caro Paolo, per iniziare l'anno in bellezza, ho pensato di raccogliere alcune tue "citazioni" da me conservate nel corso di questi anni in cui abbiamo mantenuto un solido e vivace scambio epistolare! La ricchezza di ogni giorno si manifesta anche in tutti quei pensieri e parole che siamo in grado di offrire a tutti coloro con i quali condividiamo il momento presente, quell'attimo tangibile sussurrato dalla dimensione umana, tra Cielo e Terra! Auguri a te e a tutti i lettori del Giornaletto di Saul....


Mia rispostina - Cara Antonella, amica mia, mi piace che possiamo chiamarci confidenzialmente per nome, ricordando qualcosa del nostro vissuto. Il mome ì importante. Il nome fa parte del destino che ci portiamo appresso. Pensa che da ragazzo, quando abitavo a Verona, rifiutavo il mio nome Paolo perché pensavo che significasse "piccolo", mi facevo chiamre “Max”. Poi all'età, di 29 anni, allorchè incontra il mio Guru, fui ribattezzato Paolo... Lui mi chiamava così. Ci ho messo tanti anni a capire il vero! Tutto passa attraverso il nome è per questo che il mantra ha una così grande forza, quando si ripete OM NAMAH SHIVAYA si evoca il nome più intimo, il nome del Sé. E so che anche a te piace... - Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2022/12/finestra-spazio-temporale-aperta.html



Ultme notizie - La morte di Benedetto XVI: flash con la notizia e il ritratto del Papa emerito Ratzinger: https://www.youtube.com/watch?v=1cfUwrKnJ6E


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Pensiero poetico de dopo Giornaletto:


“Oh amico, se vuoi restare in pace non usare furbizia con il tuo maestro.” (Baba Muktananda)





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